La moda si mette a nudo: sulle passerelle spopolano gli abiti effetto “seconda pelle”
Capi avvolgenti, aderenti, che accarezzano il corpo e lo lasciano libero nei movimenti, seguendolo come una seconda pelle. Le sfilate milanesi e parigine hanno decretato il trionfo dei capi "second skin", uno dei trend del 2021 che ci accompagnerà anche nel 2022. Re di questa tendenza è la maglieria, magari a costine, morbida e confortevole .Il colore d'elezione è ovviamente il nude (tinta che include non solo il rosa, ma tutte le diverse sfumature dell'incarnato, fino al marrone e al nero). Forse è l'ultimo retaggio del leisurewear che ci ha accompagnato durante i mesi del lockdown, una risposta all'esigenza di contatto e di quegli abbracci che ci sono stati negati per molto tempo. Alla Milano Fashion Week moltissimi stilisti hanno giocato sull'idea di "seconda pelle", da Alessandro Vigilante a N°21, fino ad AndreAdamo. Un ritorno all'essenziale – al corpo, appunto – che pervade soprattutto le collezioni dei più giovani.
La moda "seconda pelle"
Tra le collezioni dei brand emergenti si avverte chiaramente la voglia di eliminare il superfluo e di tornare all'essenziale, cioé al corpo e alla pelle: pochi decori, colori neutri, silhouette pulite. Questa è da sempre l'idea di Andrea Adamo, lo stilista che in pieno lockdown ha fondato il brand di maglieria AndreAdamo che oggi veste anche Elodie e Dua Lipa. "Il concetto di seconda pelle ispira il mio lavoro perché è sinonimo dell'orgoglio personale – ha spiegato in un'intervista a Fanpage.it – sia per il colore della propria pelle, sia che perché i miei capi si fondono con la forma del corpo".
Cardigan, pantaloni flare e microtop sembrano fondersi con la pelle in un'idea di morbidezza e comfort. Anche Alessandro Vigilante, stilista al debutto sulle passerelle milanesi, ha disegnato una collezione che segue il corpo in movimento, a ritmo di danza: body, pantaloni aderenti come leggings e maglieria con tagli cut out. AC9 invece ha presentato una capsule collection per N°21 fatta di body e abiti rosa chiaro, in maglia a costine, avvolgenti come una seconda pelle. Anche le passerelle parigine confermano la tendenza: Saint Laurent, per esempio, ha puntato tutto su tutine aderenti come un guanto.
Il ritorno del color nudo
Il più difficile, ma anche il più gettonato sulle passerelle. Parliamo del color nudo (o nude, all'inglese), quello che una volta si chiamava "color carne" ed era tipicamente tra il rosa chiaro e il beige. Ma la pelle ha mille sfumature e le passerelle della Milano Fashion Week rielaborano il nudo in maniera inclusiva, per tutti: Sportmax gioca sulle sovrapposizioni di stoffa trasparente e corsetti destrutturati, DROMe punta sul color carne anche per le tute in pelle e per i pantaloni.
Il color nude è da sempre presente nel lavoro di Alessandro Dell'Acqua, come ha spiegato in un'intervista a Fanpage.it, e ora torna nella collezione Primavera/Estate 2022 di N°21 per completi leggerissimi, giacche e abiti che giocano con le trasparenze. Ma i toni neutri entrano anche nelle collezioni di Fendi, dal cipria al marrone cioccolato.
Le passerelle milanesi anticipano che per la prossima estate il trend sarà ancora legato al leisurewear che tanto abbiamo portato durante il lockdown, fatto di materiali morbidi e colori spenti, senza troppi decori: insomma, avremo voglia di "spogliarci" del superfluo e di lasciare che sia solo la (seconda) pelle a vestirci, seguendo le forme del corpo così come sono. Una rivoluzione gentile che racconta di una nuova sensualità.