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“Non ci si annulla per un figlio”. Chiara Ferragni non è una buona madre se non allatta?

Chiara Ferragni ha affermato di non allattare al seno il piccolo Leone e di non voler annullarsi per il figlio. Questa scelta personale ci dà il diritto di giudicarla o dovrebbe spingerci a credere che la fashion influencer più celebre al mondo sia una madre snaturata?
A cura di Marco Casola
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Quando si parla di come crescere un figlio, di come e per quanto tempo allattarlo, fino a quando deve portare il pannolino e se è giusto o meno che utilizzi il ciuccio, i pareri sono mille e sempre discordanti. Ognuno ha il suo pensiero, ognuno il proprio modo di vedere le cose. Persino i pediatri spesso danno consigli totalmente opposti tra loro. Purtroppo, però, quando si parla di bambini tutti si improvvisano "medici" o diventano in un attimo i massimi esperti di educazione infantile. Quando poi sei una web star, e hai deciso di condividere con il resto del mondo la tua vita privata di compagna e madre, tutti si sentono in diritto di giudicare le tue scelte. E' quello che accade Chiara Ferragni che puntualmente riceve critiche sui metodi scelti insieme al compagno Fedez (al secolo Federico Lucia) per educare il piccolo Leone, primo figlio della coppia nato lo scorso 19 marzo in una clinica di Los Angeles.

Durante la gravidanza e dopo essere diventata mamma Chiara Ferragni, in ordine sparso, è stata accusata di: scegliere abiti succinti e avere una pancia prima troppo piccola poi troppo grande; essere una madre "snaturata" per aver fatto scottare al sole il figlio durante l'ultima vacanza in Sardegna, per avergli fatto indossare occhiali da sole (secondo alcuni poco indicati per un bambino piccolo) e per aver scelto di non battezzarlo; per essere tornata a lavoro troppo presto, per aver dato in pasto ai media e al pubblico l'immagine del suo bambino e, soprattutto, di non averlo allattarlo naturalmente al seno.

In una recente intervista rilasciata a Vanity Fair, la fashion influencer più celebre al mondo ha parlato della questione allattamento. Chiara Ferragni non ci sta e alle accuse di essere una madre snaturata per aver scelto di non allattare il figlio risponde in maniera diretta.

Chiarisco una volta per tutte: io avrei voluto allattare il più lungo possibile ma, già dopo due settimane, su consiglio del medico, ho dovuto inserire il latte artificiale. Sapendo che avrei dovuto tornare presto a lavorare, in capo a due mesi ho rinunciato del tutto all’allattamento naturale. L’idea di maternità che ho io è che non ci si deve annullare per un figlio. Detto questo, io ho anche molti aiuti e sono il boss di me stessa, posso decidere quando e come organizzarmi, non per tutte è così. Ognuna faccia quello che desidera e che può. Ma se vogliono buttarmi addosso una colpa morale, io non ci sto.

Come molti sanno la Ferragni e Fedez hanno scelto di mostrare in volto il loro bambino rendendolo protagonista costante delle loro stories su Instagram, una scelta del tutto personale dovuta anche al fatto che, essendo entrambi web star e condividendo praticamente ogni momento della propria vita, sarebbe stato complicato nascondere un dettaglio che proprio un dettaglio non è. Nella sopracitata intervista, sulla questione dell'esposizione via social del figlio neonato la Ferragni spiega:

Io metto tutto quello che fa parte della mia vita, le cose che mi danno felicità e che penso possano ispirare gli altri. Non credo che non abbia riflettuto sull’opportunità di postare immagini di Leo. Ma io e Fede siamo cresciuti sui social, sarebbe stato strano e poco coerente non condividere la nostra vita da genitori.

E' chiaro che un personaggio pubblico sia ben consapevole del fatto che condividendo dettagli della propria vita privata sarà sottoposto al giudizio del pubblico e che con il web la possibilità di commentare in maniera diretta scelte e azione della celeb in questione sia diventato incredibilmente semplice. E' pur vero che, se ognuno ha la libertà di poter dare un parere (non richiesto) su una scelta personale del personaggio che ha scelto di seguire, una madre come Chiara Ferragni abbia il sacro santo diritto di scegliere autonomamente cosa fare della propria vita, come educare il proprio figlio, se e come allattarlo e non per questo debba subire le pagelle e i giudizi del pubblico su quanto sia in grado di essere o meno una madre perfetta. Commentare un look mostrando il proprio dissenso riguardo alla scelta di un paio scarpe o di una borsa è una cosa, dire a una giovane donna che è una cattiva madre perché non allatta il figlio in maniera naturale è decisamente un'altra.

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Laureato in Comunicazione, durante gli anni universitari collabora con importanti società di Organizzazione Eventi artistico-culturali. Dopo la specializzazione in Scienze dello Spettacolo e della Produzione Multimediale cura e coordina, per alcune associazioni a carattere nazionale, la gestione di saloni espositivi e mostre d’arte. La passione per il Cinema lo spinge ad entrare a far parte del team di festival cinematografici di grande rilievo. Successivamente il grande interesse e la profonda curiosità per la Moda lo inducono a frequentare un corso di specializzazione in Fashion Trend Research e a stabilirsi a Milano per intraprendere la professione di fashion editor per Fanpage.it.
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