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Clio MakeUp incoerente perché dimagrita? “Body positive non vuol dire essere grassi ma accettarsi”

Clio Zammatteo (per tutti Clio MakeUp) non ha mai avuto timore di mostrarsi sui social esattamente così com’è: smagliature, cellulite e chili in più compresi. Questo ha fatto di lei un’icona body positive. Ma dopo la seconda gravidanza è nato il bisogno di cambiare, di ritrovare se stessa in un corpo nuovo e soprattutto in salute. Tanti l’hanno attaccata per questo, ritenendola incoerente. Ma attenzione: body positive non vuol dire essere grassi, vuol dire accettarsi e avere il coraggio anche di cambiare per il proprio bene.
A cura di Giusy Dente
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Body positive: è la parola del momento. Ma cosa vuol dire realmente? È solo un hashtag che permette di fare qualche like in più su Instagram o chi ne parla ha realmente compreso il valore di questa espressione? Sui social è gettonatissima e l'hanno fatta propria tante influencer. Il rischio, però, in questa sovraeposizione, è che se ne perda la reale valenza e che il suo significato venga del tutto distorto. Clio MakeUp è sempre stata un'icona in questo senso: una donna normale, una donna serena, che dopo anni ha imparato a stare bene nel proprio corpo (smagliature, cellulite e chili in più compresi). Ma la seconda gravidanza ha cambiato le carte in tavola e l'ha messa dinanzi a nuove esigenze, compresa quella di perdere peso. Il dimagrimento fa di lei un'ingrata? Ha rinnegato la body positivity in questo modo?

Sui social spopola la body positivity

Dopo anni di egemonia di corpi perfetti e senza difetti esibiti sui social come se fossero gli unici "giusti", c'è stata la reazione delle donne normali. Quelle con le smagliature, quelle con la pancetta, quelle con la cellulite e l'acne: ai filtri per nascondere tutta questa normalità hanno preferito mostrarla. Niente filtri e niente ritocchi sui social, ma la verità e l'autenticità di corpi diversi, ciascuno bello a modo proprio, per quello che è. Ashley Graham è stata forse la prima a farlo. Il suo hashtag di riferimento è proprio #BeautyBeyondSize: la bellezza non ha taglia né peso né dimensione. Lei infatti della sua taglia ha fatto un punto di forza, ma anche un punto di svolta: prima di lei sembrava non ci fosse posto per le cosiddette curvy nella moda. Lei, invece, oggi è una delle modelle più famose al mondo, la prima plus size ad apparire su Vogue nel 2017. Se il settore sta diventando lentamente sempre più inclusivo lo si deve anche a lei, che anni fa ha sdoganato la bellezza della normalità in passerella.

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Ogni giorno invita le donne ad amarsi e accettarsi, normalizzando la bellezza femminile, proprio come fa la nostra Laura Brioschi. La modella curvy ci ha messo molto tempo a capire di non avere nulla di sbagliato: le chiedevano di dimagrire e lei stessa pensava che solo con dei chili in meno avrebbe fatto carriera. Fino a quando non si è resa conto che magrezza non corrisponde a bellezza e bellezza non corrisponde a felicità. Oggi si batte per rendere la moda più inclusiva e i social un posto dove non sentirsi sbagliati e giudicati. Ma quindi il body positive è legittimo solo se a farlo sono persone curvy?

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Clio è dimagrita 20 chili

Dopo tanto tempo passato a soffrire per il continuo body shaming, Clio ha raggiunto un equilibrio col proprio corpo: la makeup artist ha imparato ad amarsi e accettarsi così com'è. Questo ha fatto sì che vivesse in modo più spensierato la propria vita, piuttosto che all'insegna della vergogna. Lei si è duramente espressa contro il ritocco a tutti i costi sui social, reo di creare falsi miti e false aspettative, di inneggiare a una perfezione fittizia e irraggiungibile e di innescare malsani meccanismi di confronto. Per questo al ritocco lei ha sempre preferito la sana e vera normalità. Proprio di recente si era mostrata in costume durante una gita di famiglia, senza alcun problema con la cellulite in vista. Oggi l'influencer ha diversi chili in meno, rispetto a qualche mese fa. La seconda gravidanza, unita a un'alimentazione per sua stessa ammissione scorretta, l'avevano portata a pesare 90 chili: un peso non ottimale per la sua salute. Ha ammesso che non stava più bene in quel corpo, da qui la decisione di fare qualcosa. Ha cominciato a praticare attività fisica e ha seguito una dieta, così ha perso ben 20 chili. Sui social non ha voluto condividere dettagli in merito al piano alimentare, consapevole di quanto sia soggettivo e di quanto ci sia bisogno di farsi seguire da esperti. Lo stesso percorso lo hanno intrapreso anche Adele, Noemi e Rebel Wilson. Sicuramente ci sono pressioni sociali in merito alla fisicità e c'è ancora una logica "magro-centrica" nel mondo dello spettacolo, ma esistono anche problemi di salute innegabili che subentrano con il sovrappeso. Voler trovare la salute non significa per forza rincorrere la magrezza ed è legittimo.

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Un'icona body positive non può dimagrire?

La 38enne ci ha tenuto però a specificare di aver perso peso non per adeguarsi a standard sociali, ma per ritrovare se stessa, per stare bene nel suo corpo. La sua osservazione deve far riflettere sull'idea di body positive distorta che troppo spesso si diffonde e che infatti si riflette nei commenti che la youtuber stessa ha ricevuto. Tanti le hanno fatto pesare il dimagrimento, ritenendolo non in linea con i messaggi body positive lanciati in passato, come se fosse un'incongruenza, un'incoerenza tra fatti e parole. Ma il proprio corpo in momenti diversi della propria vita viene vissuto in modi altrettanto diversi. Ciò che andava bene prima può non andare più bene dopo. Il fatto di essere sempre stata una donna con una certa fisicità e di averla sempre mostrata con fierezza sui social, non implica che non possa emergere un'esigenza nuova nel tempo. È questo il caso di Clio. Raggiunti i 90 chili con coraggio si è messa in gioco per migliorarsi e trovare un'immagine di sé più aderente al proprio sentire, così da stare bene esattamente come lo è sempre stata, anche se in un corpo nuovo. Come ha detto lei stessa a Gazzetta dello Sport: "Body positive non vuol dire essere grassi, vuol dire accettarsi". Vuol dire anche avere il coraggio di cambiare quando non è più così, per ricominciare a volersi bene.

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