Le coppette mestruali? Ci fanno risparmiare denaro e salvano l’ambiente
Finalmente ci siamo liberate di quel sangue di colore blu che sporcava gli assorbenti durante gli spot pubblicitari. Stiamo imparando a smettere di nascondere i tampax per non turbare la maschile suscettibilità e stiamo combattendo per eliminare la tampon tax. Ma proprio nella giornata dedicata all'igiene mestruale è utile anche ricordare l'importanza di un'altra battaglia: quella contro la povertà mestruale.
Negli USA 1 donna su 4 deve decidere tra assorbenti e pasti
Non bisogna pensare che questo tipo di povertà sia lontana dal mondo occidentale. Secondo i dati diffusi da Intimina, azienda svedese che produce coppette mestruali, negli Stati Uniti, una donna su 4 ogni mese si ritrova a dover scegliere se optare per i dispositivi igienici per il suo ciclo mestruale o se mangiare. Nel Regno Unito invece tre ragazze su dieci hanno dichiarato di avere difficoltà ad accedere all'acquisto di ausili e prodotti per le mestruazioni.
Coppetta o non coppetta
È difficile consigliare le donne su un aspetto così intimo della propria vita. Sicuramente quello che si può dire è che in termini economici un dispositivo come la coppetta è un grande risparmio. Il suo costo si aggira intorno ai 20 euro, è garantito fino a dieci anni e, al contrario di quello che molte donne credono, si tratta di un ausilio in grado di proteggere perfettamente dalla comparsa di infezioni. A differenza di tampax e assorbenti che interagiscono con la flora e la mucosa, la coppetta si limita infatti a raccogliere il sangue, l'unica accortezza riguarda ovviamente l'igiene delle mani per la sua posizione e rimozione (ma direi che il Covid ci ha sicuramente insegnato il modo giusto per lavarci e igienizzarci le mani).
Il cambio di abitudini
Dal punto di vista culturale nell'ultimo anno c'è stata sicuramente una maggior sensibilizzazione verso questo tipo di dispositivo, motivata anche da scelte di carattere ambientalista. Utilizzare la coppetta consente un risparmio economico e anche in termini di produzione di rifiuti. Secondo un sondaggio, anche questo condotto da Intimina su 1442 partecipanti, il 58% delle intervistate ha raccontato di aver sostituito i prodotti mestruali usa e getta con le coppette proprio durante la pandemia. Un altro sondaggio rivela invece che sette donne su dieci una volta usata non l'abbandonano più. L'igiene mestruale è un diritto di tutte le donne. Accedere ai dispositivi, che siano assorbenti, coppette, tampax o soluzioni lavabili non deve essere più considerato un lusso. Eliminare l'iva su questo tipo di prodotto e lottare contro la period poverty oggi è più urgente che mai.