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Ottobre Rosa 2020

Cancro al seno: peso forma, movimento e zero alcol per salvaguardare la salute delle donne

Non ci sono alimenti miracolosi che possono aiutare le donne nella prevenzione del cancro al seno. Ma ci sono alcuni comportamenti che se seguiti regolarmente possono diminuire le possibilità di contrarre questa malattia. Quali sono lo spiega la nutrizionista Lucilla Titta, coordinatrice di SmartFood, programma di ricerca in scienze della nutrizione dell’Istituto Europeo di Oncologia di Milano.
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Intervista a Dott.ssa Lucilla Titta
Biologa nutrizionista e coordinatrice del progetto SmartFood, programma di ricerca in scienze della nutrizione e comunicazione promosso dall’Istituto Europeo di Oncologia di Milano
A cura di Francesca Parlato
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Mettiamolo in chiaro subito: una dieta per prevenire il cancro non esiste. E non esistono neanche alimenti privilegiati o cibi vietati. Ma a contare è lo stile di vita. Alcune abitudini, alimentari e non solo, possono infatti diminuire le percentuali di comparsa del tumore al seno, la neoplasia che più colpisce le donne e alla cui prevenzione è dedicato proprio il mese di ottobre. "Le istituzioni internazionali che emettono raccomandazioni per la prevenzione dei tumori non parlano di alimenti specifici, ma indicano alcune comportamenti che se seguiti regolarmente possono diminuire il rischio di contrarre alcuni tumori, e in particolare anche il cancro al seno" ha spiegato a Fanpage.it la dottoressa Lucilla Titta, biologa nutrizionista e coordinatrice del progetto SmartFood, programma di ricerca in scienze della nutrizione e comunicazione promosso dall’Istituto Europeo di Oncologia di Milano.

1. Mantenere il peso forma

Uno dei comportamenti raccomandati per la prevenzione del tumore della mammella è mantenere un normopeso. "Vuol dire che il nostro indice di massa corporea deve trovarsi nell'intervallo tra i valori 18,5 – 24,9″. L'indice di massa corporea si calcola dividendo il peso in chilogrammi per l’altezza in metri al quadrato. Per fare un esempio se una donna alta 1,70 metri pesa tra i 55 e i 70 chili è normopeso (60kg/(1,7×1,7) = 20). "Mantenere il peso forma evitando sovrappeso e obesità, è il comportamento più salutare per le donne per difendersi dal tumore al seno – spiega la dottoressa Titta – Soprattutto nel periodo post menopausa: i chili di troppo possono essere dei fattori di rischio veramente significativi". Capiamo così che l'alimentazione gioca un ruolo importantissimo per il mantenimento del peso: "Evitare eccessi a tavola e provare a seguire la dieta mediterranea, che include alimenti del territorio, preferibilmente integrali, grassi vegetali come l'olio extravergine d'oliva e una certa frugalità, sono tutti comportamenti che rappresentano uno stile di vita protettivo per la nostra salute e che possono aiutarci a prevenire l'obesità". Non dobbiamo guardare al singolo alimento, l'importante è perseguire una dieta equilibrata: "Con il progetto Smart Food abbiamo studiato, in vitro, delle molecole di determinati alimenti che hanno un effetto sulla longevità e sull'inibizione di alcuni geni dell'invecchiamento. Non ci sono ancora risultati certi per l'uomo, ma quello che sappiamo è che un'alimentazione che sia per almeno tre quarti a base vegetale (che comprenda frutta, anche quella secca e a guscio, e verdura) grazie all'elevato apporto di fibre ci consente intanto di diminuire la presenza di altri alimenti meno sani nella nostra dieta (e quindi di non accumulare chili di troppo), e di conseguenza di prevenire l'insorgenza di tumori e altre patologie". Infine per mantenere il peso forma si consiglia anche di stare alla larga da alimenti processati, zuccheri e farine raffinate: "Lo zucchero ad esempio non è direttamente correlato all'insorgenza di tumori, ma sappiamo che può provocare sovrappeso e obesità, si tratta di un fattore di rischio indiretto. Per questo motivo si raccomanda di diminuirne il suo consumo". 

2. Fare attività fisica regolarmente

L'altra regola d'oro riguarda l'attività fisica. Camminare, correre, muoversi è indispensabile per prevenire il cancro al seno e anche altri tipi di tumori e patologie. "Basta camminare 30 minuti al giorno, non serve massacrarsi di sport – suggerisce la dottoressa – Bisogna introdurre nel proprio quotidiano il movimento perché l'importante è proprio non avere uno stile di vita sedentario o troppo statico". E poi lo sport oltre ad aiutarci nella prevenzione (oltre che per il cancro al seno anche di alcune malattie cardiovascolari) può essere anche un grande sostegno per le donne che stanno già affrontando una malattia: "È stato dimostrato proprio da studi recentissimi che per le pazienti che stanno già combattendo la malattia e attraversando un percorso di guarigione, lo sport può rivelarsi davvero prezioso". Fare attività fisica anche nel periodo in cui si sta svolgendo la chemioterapia può avere un impatto positivo per l'organismo: "Siamo abituati a pensare che durante questi trattamenti sia essenziale il riposo ma, a meno che non ci siano indicazioni specifiche dal proprio oncologo, l'attività fisica può essere svolta tranquillamente e anzi aiuta a prevenire l'astenia e la depressione. Ed è utile anche per le pazienti oncologiche che seguono una terapia ormonale perché può aiutare a combattere gli effetti collaterali come insonnia, vampate e dolori articolari". 

3. Evitare gli alcolici

L'unica raccomandazione alimentare riguarda gli alcolici. "L'alcol è l'unico ‘alimento' che ha un effetto negativo sull'organismo, aumenta il rischio di tumore al seno e anche delle recidive. Bevande alcoliche di qualsiasi tipo sono sconsigliate nella prevenzione del carcinoma mammario e ovviamente è assolutamente sconsigliato bere se si sta seguendo un trattamento per la sua cura". Il limite consentito è di un'unità alcolica al giorno e non è cumulabile, ovvero passare una settimana senza bere una birra o un bicchiere di vino non ci consente di esagerare nel weekend. "Evitare l'alcol – ribadisce la dottoressa – è l'unica azione azione per la prevenzione del cancro al seno, e di almeno altri sei tipi di tumore, che possiamo fare a tavola". 

Le informazioni fornite su www.fanpage.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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