Accanimento verso le neo mamme: anche dopo il parto il loro corpo è giudicato per ogni cambiamento
Ogni donna, con la gravidanza e col parto, va incontro a fisiologici cambiamenti del proprio corpo. La pancia aumenta, perché deve prepararsi ad accogliere una nuova vita e il seno cresce di volume, per provvedere all'allattamento. Vedersi diverse allo specchio, però, per alcune può essere difficile da gestire: si fa avanti il timore di non riuscire ad accettare il nuovo aspetto, di perdere la confidenza con se stesse, di non sentirsi più bene nei propri panni. Nel dilatarsi e nell'assumere sembianze nuove, il fisico si adatta all'avanzare della gravidanza e muta di pari passo col bambino che nascerà. Questo è il miracolo della vita ed è qualcosa che non andrebbe rovinato. Eppure sappiamo benissimo quanto il corpo femminile sia oggetto continuo di attenzione sempre più indiscreta, una curiosità portata all'eccesso sui social. Qui esporsi a volte diventa un rischio perché c'è chi è pronto a minare alla base l'autostima e la percezione di sé, puntando il dito e offendendo gratuitamente. Vale anche per le neo mamme e quanto si può leggere sotto ai post delle celebrities che hanno da poco partorito lo conferma: un vero e proprio mum shaming.
Il mum shaming corre veloce sui social
Chiara Ferragni il 23 marzo scorso ha dato alla luce la piccola Vittoria; il giorno 8 era invece stata Emily Ratajkowski a partorire il suo Sylvester. A un mese dal parto ha pubblicato su Instagram uno scatto in bikini che ha attirato l'attenzione, tra i tanti, anche dell'influencer italiana. Quest'ultima stupita le ha chiesto stupita: "Come fai ad avere un corpo così dopo il parto?". Difatti la modella è apparsa in una forma invidiabile: gambe toniche e pancia piatta, esattamente come prima della gravidanza.Tra donne tutta questa solidarietà e questa sana ammirazione non sono così scontate. La critica è dietro l’angolo sempre e comunque. Lo è per Emily Ratajkowski, per essere tornata in forma così velocemente e per proporre un ideale irraggiungibile per la maggior parte delle neo mamme. Lo è per Chiara Ferrigni, rea di essere andata dal parrucchiere e di essersi presa del tempo per sé, facendosi orgogliosamente vedere con la messa in piega appena fatta. Qualcuno legge esternazioni di questo tipo come un tentativo di vanto, di volersi mettere un gradino al di sopra di chi dopo il parto non può celebrare un corpo perfetto né può prendersi del tempo libero fuori casa. Tutto questo ha un nome: mum shaming. Mettere sotto la lente d'ingrandimento ogni centimetro di pelle ha un solo scopo: generare vergogna, senso di colpa e disagio.
Le critiche che le donne non meritano
Il mum shaming nell’era dei social si è fatto sempre più marcato, visto che da un lato essi danno più visibilità alle mamme e dall’altro offrono più spunti agli haters per le loro polemiche. È il corpo il grande protagonista: corpo da denigrare, da confrontare, da sminuire, da sessualizzare anche. Non a caso, le foto a seno scoperto di Emily Ratajkowski hanno scatenato commenti volgari, tutt'altro che pertinenti alla sfera della maternità che volevano palesemente richiamare. Per non parlare di quelle di Chiara Ferragni intenta ad allattare, che pure hanno mostrato quanto questo sia ancora un tabù. Insomma, ogni comportamento di una neo mamma finisce sotto la lente d’ingrandimento, soprattutto se ha a che fare col suo corpo. Ti prendi del tempo per rimetterti in forma? Allora sei sciatta e ti stai lasciando andare. Torni subito in palestra ad allenarti? Allora sei una vanitosa e una cattiva mamma troppo concentrata su di sé.
Neo mamme icone body positive
Non tutte le donne sono Emily e va bene così. In questo, fa da maestra Blake Lively, una di quelle su cui più si è visto accanimento, per il suo corpo così diverso tra il prima e il dopo le gravidanze. Lei ci ha messo tempo per ritrovare la forma fisica, si è affidata a professionisti e a un programma di allenamento, ma ci ha impiegato ben 14 mesi per rimettersi in forma. "Non è bello per le neomamme vedere che il loro corpo non si adatta alle misure che offrono i marchi. Mi sono sentita insicura, che sciocca. La moda può fare di meglio" aveva scritto, denunciando la scarsa sensibilità e inclusività della moda. La body positivity è stata scelta da anche da altre mamme famose, che hanno preferito mostrare la maternità in modo vero e autentico, compresi i suoi aspetti meno idilliaci, tra cui tutta la sfera inerente la fisicità additata come "sbagliata".
Ashley Graham ha celebrato le sue smagliature post parto per esempio. Katy Perry si è scattata un selfie con la pancia ancora gonfia e indosso un reggiseno da allattamento. Gigi Hadid ha dedicato la sua prima copertina post maternità di Vogue alle "mamme che non si spazzolano neanche i capelli da un paio di giorni". Insomma, le donne non sono tutte uguali e fare leva sulle loro insicurezze genera una malsana ossessione per il proprio corpo, guardato con odio. Il voler portare avanti un unico stereotipo di maternità, un modello univoco di mamma perfetta e donna perfetta è deleterio: è quello di cui ci si sta cercando a fatica di liberare.