Paola Turani sulla maternità: “Mio figlio mi ha insegnato che non sono perfetta. Se ho le occhiaie pazienza”
Paola Turani il giorno del matrimonio con Riccardo Serpellini, il 5 luglio 2019, ha incantato tutti con ben tre vestiti da sposa, tutti di Atelier Emé e molto diversi tra loro: uno romantico e vaporoso, uno a sirena e uno più sbarazzino per la festa. La modella ha un legame di lunga data col brand. Era presente anche alla serata dedicata alla linea Re-Love. Fanpage.it l'ha intervistata e la modella ha ripercorso con emozione il giorno del suo matrimonio, soffermandosi su quanto la sua vita sia cambiata da allora. A stravolgere tutto, in positivo, ci ha pensato Enea, il suo primo figlio nato due mesi fa.
Paola Turani ricorda il giorno del Sì
La modella era alla presentazione di una nuova collezione di wedding dress d’archivio firmati Atelier Emé, una linea unica perché rielaborata insieme a mending for good in chiave creativa e soprattutto etica, all'insegna dell'upcycling (riutilizzo creativo). All'evento Paola Turani ha indossato un raffinato ed elegante abito in raso rosso: top con profonda scollatura a V sul seno, ampia gonna a pieghe e sensuale spacco sul davanti. Lo ha abbinato a décolleté bianche con cinturino alla caviglia e scintillanti dettagli sul piede. Sono scarpe di Jimmy Choo, quelle scelte per l'abito da sposa a sirena del suo matrimonio.
Circondata da abiti bianchi, inevitabilmente Paola Turani è tornata con la mente al 5 luglio 2019, il giorno in cui ha pronunciato il fatidico sì. A Fanpage.it ha ricordato quel momento con emozione: "È stato uno dei giorni più belli della mia vita. Ci siamo divertiti, c'erano tutti gli amici i familiari a noi più cari. Lo rivivrei subito un'altra volta, anche domani! Però di solito si fanno le feste dopo 5-10 anni quindi magari tra un po' si farà un'altra festa!".
Paola Turani mamma felice
Dal 2019 a oggi il cambiamento più importante della vita della modella è stato senza dubbio la nascita di Enea: un vero e proprio stravolgimento, ma in positivo. A Fanpage.it la Turani, col sorriso, ha confidato: "È stata l'emozione più grande della mia vita". Per nove mesi ha raccontato la gravidanza passo dopo passo e sia in quel periodo che dopo il parto ha notato di quanta attenzione fosse rivolta al suo corpo, non sempre in modo sano e costruttivo. Spesso le sono state rivolte domande in merito ai chili presi, al rimettersi in forma: "Non me lo aspettavo. Le priorità cambiano, adesso la mia priorità è lui. Il corpo non è mai stato un'ossessione, tornare subito in forma non è stato nei miei pensieri in queste settimane. Con calma, c'è tempo: anche perché ci mettiamo nove mesi per creare una vita dentro di noi. È giusto rispettare il corpo e che abbia tutto il suo tempo per tornare come prima. E se non torniamo come prima pazienza!".
E il secondo figlio, quando?
Prima che nascesse Enea, per anni Paola Turani ha sofferto per le continue domande che le venivano rivolte circa quella maternità che tardava ad arrivare. Il suo lungo sfogo su Instagram è stato quello di una donna stanca di sentirsi sbagliata, stanca di sentirsi bersagliata di domande prive di tatto, fatte da persone del tutto ignare della sua storia che la ferivano senza mettersi nei suoi panni. In tante si sono riconosciute nelle sue parole, parole che hanno acquisito un significato ancora più potente quando l'influencer ha raccontato per la prima volta dell'infertilità di coppia con cui lei e il marito hanno combattuto per anni. Adesso che c'è Enea (nato da una quasi miracolosa gravidanza naturale), non mancano però le domande sul secondo figlio che un po' ancora la destabilizzano: "Cerco di sensibilizzare le persone parlandone sui miei social, l'ho sempre fatto e lo faccio tutt'ora. Non riesco ad arrivare a tutti. Più se ne parla e più riusciamo a muovere qualcosa. Se stiamo zitti non smuoviamo niente. L'importante è parlarne e sensibilizzare le persone". Per questo ha voluto esporsi anche sul tema dell'infertilità: "È come se fosse ancora un tabù. Sono contenta nel mio piccolo di aver dato un messaggio di speranza, d'amore".
Un'influencer che racconta la vita vera
Enea ha inevitabilmente cambiato la sua quotidianità, ma anche il suo approccio alla vita: "Enea mi ha insegnato a essere molto più zen, paziente. E soprattuto che le priorità nella vita cambiano. Sicuramente c'è lui al primo posto, c'è la famiglia ancora di più: è la cosa più importante. E mi ha insegnato anche che se non siamo perfette ogni giorno va bene così. Se abbiamo un'occhiaia in più o non riusciamo a lavarci i capelli perché non c'è tempo, pazienza!".
E in effetti ciò che le sue follower e fan apprezzano di più di lei è il suo essere autentica tanto in abito da sera quanto in pigiama e pantofole, una veste in cui non ha problemi a mostrarsi sui social, proprio per testimoniare in modo sincero e genuino la sua vita, che non è fatta solo di eventi glamour, shooting e passerelle. È una donna e una mamma normale: "La perfezione non esiste, nessuno è perfetto: sul mio profilo viene dimostrato ogni giorno, facendomi vedere come sono, sia come sono oggi truccata pettinata e col mollettone. È la vita vera, chi mi segue lo fa anche per questo".