Valentino riporta la moda in strada: la sfilata P/E 2022 a Parigi, tra il mercato e i caffè
La moda che esce dall'atelier e dalle passerelle per arrivare in strada, mescolarsi tra i passanti, nel mondo reale. Con questo cambio di prospettiva Valentino torna a sfilare alla Paris Fashion Week: dopo aver presentato l'Alta Moda a Venezia, Pierpaolo Piccioli sceglie di nuovo Parigi per la collezione Primavera/Estate 2022. La grande eredità di Valentino viene reinterpretata in chiave contemporanea, adatta alla quotidianità e alla vita nelle metropoli. I modelli sfilano in strada, sotto le luci dei lampioni, tra i tavolini dei locali all'aperto che hanno fatto innamorare pittori e poeti. Qui, a sfilata conclusa, esce lo stilista a prendersi l'ultimo applauso tra i passanti, increduli e entusiasti.
La sfilata di Valentino tra le vie di Parigi
La nuova collezione disegnata da Pierpaolo Piccioli per Valentino si chiama Rendez-Vous e include sia la donna che l'uomo. Lo stilista ha pescato a piene mani dagli archivi, rileggendo alcuni capi storici disegnati da Garavani e riadattandoli per lo spirito del tempo presente: capi pensati per la strada, per la vita quotidiana, per tutti. Con questo spirito è stata organizzata la sfilata al Carreau du Temple, il grande mercato coperto di Parigi: i modelli sfilano tra due ali di pubblico seduto a immaginari tavolini da caffé per poi proseguire in strada, sotto i lampioni, sui marciapiedi. Il finale è all'aperto, tra la gente che applaude ed esulta quando esce Piccioli: segno di una moda che non mette più confini rigidi, ma si apre al mondo, al caos delle città, all'imperfezione della vita quotidiana.
La collezione Valentino Primavera/Estate 2022
La sfilata si apre con un omaggio all'abbinamento simbolo del casual: jeans e camicia bianca. Trasparente, strutturata o intarsiata al laser, la camicia è uno dei pilastri della nuova collezione, tanto da diventare abito in versione oversize. Tornano gli abiti-cappa e le silhouette a palloncino, per minidress in taffetà dai colori acidi.
Le linee sono morbide e over o per contrasto mini e aderenti: accanto ai bomber e agli abiti fluttuanti sfilano minidress disegnati sul corpo, con intarsi cut out. Le camicie hanno lavorazioni al laser e tagli che ricordano quelli di Fontana sulla tela.
Accanto al rigore del bianco e a pennellate di nero, la sfilata è all'insegna del colore: le tinte sono piene e vibranti, abbinate per contrasto. Il viola incontra il verde acido, i completi marroni rivelano camicie luminose in turchese o in magenta, il fucsia sposa il verde prato. Torna la stampa floreale, su abiti leggerissimi e fluttuanti e completi "pijama". La sera però si accende di paillettes e frange luminose.
Le modelle escono dai confini della passerella e camminano fiere sui marciapiedi, calzando sandali alla schiava o anfibi underground sotto gli abiti da sera con maxispacco. Il finale della sfilata è in strada, sotto le luci di Parigi, tra la folla che smette di applaudire solo per fotografare a più non posso. segno di una moda che esce dalla torre d'avorio e torna nel mondo reale, tra il caos e il rumore, dove è nata e dove appartiene.