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I commenti sul corpo fanno male, Demi Lovato: “Se non sapete la storia di qualcuno non fateli”

Demi Lovato nel suo passato ha sofferto di bulimia e spesso parla di disturbi alimentari sui suoi social, per sensibilizzare e per invitare chi non ha la forza di uscirne a combattere per la propria felicità. Nelle Instagram Stories ha nuovamente affrontato la questione, chiedendo di non fare commenti sul corpo altrui, soprattutto quando non si conosce la storia che c’è dietro.
A cura di Giusy Dente
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Il body shaming, in ogni sua forma, genera grande disagio e sofferenza in chi lo subisce. Inoltre mina alla base la propria autostima, la propria sicurezza, creando profondi condizionamenti nella percezione che si ha di sé e della propria immagine. Non riguarda soltanto le persone in sovrappeso, quelle che tradizionalmente pensiamo siano bersaglio di cattiverie gratuite e offese crudeli per il loro aspetto fisico non allineato agli standard di magrezza e perfezione imposti dalla società. Esiste il fat shaming, cioè la discriminazione verso le persone in sovrappeso, ma lo stesso identico odio viene riversato anche sulle persone magre: non a caso si parla di skinny shaming. La verità è che chi vuole ferire sa benissimo di poterci riuscire facendo leva sulle imperfezioni e sulle insicurezze altrui in merito alla fisicità, perché ognuno (grasso o magro) ha le proprie. Spesso nel dire certe frasi, apparentemente anche benevole, nessuno si sofferma mai a pensare alla storia di quella persona, al suo passato, ai suoi trascorsi, al suo rapporto col cibo. Ed è per questo che espressioni come "Sei dimagrito?", "Sei ingrassato?", "Ora che hai perso peso stai meglio", "Perché non ti metti a dieta?" possono fare del male. L'ossessione per l'aspetto fisico e certi standard di perfezione estetica, per lo più irraggiungibili, hanno creato una malsana sovrapposizione tra il concetto di bellezza e magrezza, a discapito però di un fattore fondamentale: la salute. Che non è solo quella fisica, ma anche quella mentale.

Demi Lovato in pace con sé e col suo corpo

Si tende a considerare un dimagrimento come qualcosa di cui complimentarsi: ma è davvero così? Demi Lovato nel suo passato ha sofferto di disturbi alimentari, una problematica che ha profondamente condizionato ogni aspetto della sua vita. Piuttosto che alla sua felicità, aveva messo davanti a tutto il giudizio altrui, il bisogno di adeguarsi all'immagine che gli altri si aspettavano. Questo ha fatto sì che impiegasse molto tempo a volersi bene e ad accettare la sua vera natura. Solo di recente ha espressamente richiesto che venga usato, nei suoi confronti, il pronome personale neutro o quello plurale. "Con orgoglio vi faccio sapere sapere che da oggi mi identifico come non binary" ha orgogliosamente fatto sapere su Instagram.

le Instagram Stories di Demi Lovato
le Instagram Stories di Demi Lovato

Dopo la bulimia, l'accettazione

L'artista adesso riesce a parlare serenamente del periodo buio della sua vita, così da essere anche d'aiuto a coloro che ancora non hanno la forza per uscirne. Il problema della bulimia lo ha affrontato in diverse interviste, nel documentario Demi Lovato: Dancing With the Devil, sui social. Qui non solo fa sensibilizzazione sul tema, ma invita le persone ad amarsi, accettarsi, combattere per la propria felicità, scoprire la propria autenticità al di là di modelli imposti e stereotipi. Di recente nelleInstagram Stories è tornata sull'argomento cibo. "Complimentarsi con qualcuno per la perdita di peso può essere dannoso quanto complimentarsi per aver preso peso" ha scritto, invitando le persone a una maggiore sensibilità d'animo quando si entra in una sfera così delicata come l'alimentazione e la fisicità. "Se non conoscete la storia di qualcuno con il cibo, per favore non commentate il loro corpo. Perché anche quando la vostra intenzione è buona, potreste lasciare quella persona sveglia fino alle 2 del mattino a pensare e ripensare a quella frase" ha sottolineato, sapendo benissimo cosa si prova a essere schiavi dell'equazione bello=magro. "Morale della favola: io sono più del guscio della mia anima che è il mio corpo e ogni giorno combatto per ricordarmelo, quindi per favore non ricordatemi che questo è tutto quello che la gente vede di me a volte": l'invito è a non soffermarsi solo sull'esteriorità, ma a scoprire l'interiorità delle persone, che sono fatte di anima e non solo di un corpo.

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