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Frida Giannini lascia Gucci, non è più direttrice creativa della Maison

Dopo 12 anni Frida Gianni dice addio a Gucci. La stilista non è più Direttrice Creativa della Maison italiana appartenente al gruppo Kering. Con lei lascia anche il Ceo Patrizio di Marco.
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A cura di Marco Casola
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Shock nel mondo della moda: Frida Giannini lascia la direzione creativa di Gucci. Poche ore fa è arrivato l'annuncio ufficiale diffuso da Kering, il gruppo che detiene la proprietà del marchio. E' dunque giunta al termine la collaborazione durata 12 anni tra la stilista e la Maison italiana. Insieme alla Giannini anche Patrizio di Marco, Ceo di Gucci, dice addio all'azienda, il 1 Gennaio 2015 si conclude il suo "mandato" e da Aprile verrà sostituito da Marco Bizzarri, dal 2009 Ceo di Bottega Veneta. François-Henri Pinault, presidente e CEO di Kering, in merito alla fine del rapporto con di Marco ha affermato:

“È stato un piacere per me lavorare con Patrizio in questi anni. Le performance ottenute da Gucci durante il suo incarico avvalorano il suo successo. La sua visione strategica, la sua passione, la sua dedizione nonché il suo carisma, sono stati essenziali per portare Gucci dove si trova oggi. Desidero ringraziarlo di cuore e augurargli il meglio per i suoi progetti futuri”.

Chi sostituirà Frida Giannini da Gucci?

Nessuna notizia, invece, sul successore di Frida Giannini, per ora è certo che la designer presenterà a Febbraio 2015, durante la prossima Fashion Week di Milano, la sua ultima collezione donna Autunno/Inverno 2015-2016 creata per Gucci, poi l'addio definitivo. François-Henri Pinault ha salutato la Giannini ringraziandola:

"Desidero ringraziare Frida per la sua straordinaria passione, dedizione e per il suo contributo alla storia di Gucci. È stata l'unico direttore creativo di Gucci per quasi un decennio. Questo è un risultato davvero notevole, considerando il livello di responsabilità enorme come supervisore di tutti gli aspetti relativi al prodotto e all’immagine per un marchio così globale, durante un periodo di tempo così lungo. Le sono grato per i suoi risultati, per la sua creatività e per la passione che ha sempre trasmesso nel suo lavoro”.

L'arrivo di Frida Giannini in Gucci

Dopo l'addio di Tom Ford i vertici della Maison avevano nominato Alessandra Facchinetti Direttore Creativo della linea di Prêt-à-porter donna, John Ray Direttore Creativo del Prêt-à-porter uomo e Frida Giannini Art Director degli accessori. In breve tempo la Giannini si è distinta per il suo grande talento e per la capacità di restare legata alla storica tradizione del marchio pur riuscendo ad innovare e a creare accessori moderni. Ha riscoperto i simboli e le stampe classiche di Gucci, tra questi il celebre motivo Flora, divenuto un must grazie alla capacità della Giannini di rendere contemporanea e desiderabile un'immortale fantasia iconica appartenente al passato.

Nel 2006 Frida Giannini assume il ruolo di Direttore Creativo unico di Gucci ed inizia una lunga avventura costellata di successi. Grazie alla sua creatività Gucci vola sempre più in alto: le collezioni di Frida sono fresche e di tendenza ma mai eccentriche ed eccessive, la designer riesce a creare capi eleganti ma ma scontati, si rivolge alle donne e propone loro un gusto nuovo in cui non manca mai la praticità. In questi anni sono sempre di più le celebrities che collaborano con Gucci, da Charlotte Casiraghi a Blake Lively, testimonial per abiti e profumi del marchio, fino a James Franco che diviene il volto maschile del brand.

I motivi della rottura con Gucci

Oggi Frida Giannini dice addio a Gucci, è ufficiale. Non sono noti i motivi dell'abbandono e non è chiaro se sia stata la Giannini a dire stop o Kering a voler cambiare rotta. Sul futuro di Gucci Pinault ha affermato:

“Oggi, Gucci è uno dei marchi di lusso più iconici, meglio conosciuti e autorevoli del mondo, grazie al duro lavoro e alla dedizione di tutti i suoi dipendenti. Sono sicuro che Marco, dopo aver avviato con successo la divisione ‘Luxury – Couture & Leather Goods’ di Kering in pochi mesi, farà leva sulla straordinaria tradizione di Gucci per far sì che il marchio fiorentino di 93 anni acquisti una nuova, ulteriore brillantezza e possa scrivere un nuovo capitolo di successo della sua eccezionale storia”.

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