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Cibi raffinati: gli alimenti da evitare e i pericoli per la salute

Sentiamo spesso dire che i cibi raffinati sono pericolosi o comunque da evitare: zucchero, farina 00, sale, grassi idrogenati, olio di palma. Un consumo eccessivo di questi alimenti potrebbe portare aumento della glicemia, dei livelli di colesterolo e del rischio di contrarre malattie cardiovascolari.
A cura di Redazione Donna
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Per mantenerci in buona saluta dovremmo seguire un'alimentazione sana e bilanciata, fare costante attività fisica ed evitare prodotti raffinati, che possono essere molto nocivi per la nostra salute. I cibi raffinati e trasformati sono di solito alimenti a base di farina bianca, zucchero raffinato, grassi idrogenati, sale, olio di palma: tutti prodotti che, a seguito del processo di produzione, non sono più al loro stato naturale, ma sono stati trattati con additivi e prodotti chimici, perdendo così molte delle loro caratterisitiche nutrizionali naturali. I cibi trattati o trasformati contengono, ad esempio, additivi fosfati, che donano all'alimento più sapore, oltre a prolungarne la durata. Scopriamo allora quali sono i cibi raffinati pericolosi e quali conseguenze possono avere per la nostra salute.

Zucchero raffinato: aumenta il pericolo di obesità e diabete

Lo zucchero raffinato è tra gli alimenti considerati tra i maggiori responsabili di obesità e diabete, ma anche di altre patologie, definite "malattie del benessere", come ipertensione, problemi legati al metabolismo o al fegato, oltre a malattie cardiovascolari. Lo zucchero bianco, assume questa colorazione candida grazie a un processo di raffinazione che comprende l'uso di zolfo, carbone animale e coloranti che ne eliminano il colore giallognolo. Dopo questi trattamenti lo zucchero perde molte delle sue caratteristiche nutrizionali. Anche lo zucchero di canna subisce trattamenti con lo zolfo, ma non il processo di decolorazione. Potete sostitiuire lo zucchero raffinato con altri dolcificanti naturali come la stevia, che però non dovrà essere lavorata industrialmente, il succo concentrato di uva o di mela, lo sciroppo d'acero oppure di agave o di riso.

Farina 00: indebolisce l'organismo esponendolo a malattie e tumori

La farina 00 è tra gli ingredienti più utilizzati in cucina e per le preparazioni di prodotti industriali: si tratta della farina più raffinata tra quelle che troviamo in commercio. Anche in questo caso, la farina 00, perde molte delle sue sostanze nutritive durante il processo di lavorazione: ad essere colpito particolarmente è il germe dei chicchi, che è ricco di vitamine, come vitamina E e vitamine del gruppo B, oltre a importanti sali minerali. Il consumo di farina 00 aumenta il livello di glicemia e di insulina: ciò porterebbe ad un incremento del grasso depositato e a un indebolimento generale dell'organismo. Il nostro corpo sarebbe così più esposto a malattie, inclusi i tumori. La farina 00 poò essere sostitutita con farina di tipo 2, farina integrale, che riduce l'assorbimento di grassi e colesterolo, oltre ad aumentare il senso di sazietà e favorire il transito intestinale, oppure con farine artigianali da acquistare presso mulini.

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Sale: aumenta l'insorgere di malattie cardiovascolari

Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), il consumo di sale giornaliero non dovrebbe superare i 5 grammi al giorno: in Italia il consumo giornaliero è di almeno il doppio. Ciò ci espone all'insorgere di malattie cardiovascolari e potrebbe aumentare la pressione sanguigna, soprattutto quando già si soffre di ipertensione. Importante quindi ridurne il consumo o scegliere la tipologia di sale adatta. Potete sostituire il sale da cucina con il sale integrale o con il sale rosa dell'Himalaya, ricchi di cloruro di sodio e importanti sali minerali come calcio, potassio, magnesio, iodio e rame. Inoltre è consigliabile evitare o ridurre il consumo di prodotti confezionati, che contengono elevate quantità di sodio.

Olio di palma: l'olio vegetale che mette a rischio il cuore

Tra gli ingredienti raffinati pericolosi per la salute, troviamo anche l'olio di palma, presente in molti alimenti confezionati, dolci o salati e che potrebbe nascondersi anche sotto la dicitura "olio vegetale". L'olio di palma è considerato dannoso per il nostro organismo in quanto ricco di grassi saturi: che possono arrivare anche all'80% nel caso dell'olio palmisto, cioè quello ricavato dai semi. Consumare cibi che contengono un'elevata quantità di grassi saturi aumenta il rischio di problemi per il cuore. Per evitarlo controllate gli ingredienti dei prodotti: attualmente sono molte aziende che hanno deciso di eliminarlo dagli ingredienti, proprio da quando l'olio di palma è stato messo sotto accusa. Leggete però sempre attentamente l'etichetta ed evitate di consumare cibi pronti, snack o creme spalmabili.

Grassi idrogenati: aumentano i livelli di colesterolo cattivo (LDL)

I grassi idrogenati sono presenti in prodotti di largo consumo come merendine alla crema, margarina, piatti pronti conditi, surgelati e prodotti da forno. I grassi idrogenati si ottengono attraverso la lavorazione di oli insaturi per ottenere grassi differenti utili alle produzioni industriali, cioè i grassi insaturi. Anche in questo caso è importante leggere l'etichetta: la presenza di questi grassi è infatti sempre riportata tra gli ingredienti. I grassi idrogenati contribuiscono all'aumento di colesterolo cattivo (LDL) nel sangue, diminuendo invece il colesterolo buono (HDL), inoltre rendono i vasi sanguigni più rigidi e ciò influirebbe negativamente sulla pressione sanguigna. Questi grassi, che vengono definiti anche "grassi trans", possono quindi favorire la comparsa di arteriosclerosi, ictus e malattie cardiovascolari.

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