Achille Lauro si traveste dalla Divina Marchesa Luisa Casati Stampa: è un’opera d’arte vivente
Prosegue il viaggio di stile di Achille Lauro a Sanremo 2020. Aveva ragione lo stylist del cantante Nick Cerioni quando a Fanpage.te aveva dichiarato: "non avete ancora visto niente", perché la tutina trasparente della prima serata e il completo da Ziggy Stardust, alter ego di David Bowie, della terza puntata del Festival, non erano davvero nulla rispetto al costume scelto da Lauro per la quarta serata. Sul palco Achille è apparso indossando un enorme copricapo realizzato con lunghissime piume nere e cristalli. Indosso una lunga casacca in seta nera trasparente e pantaloni collant con strass neri e stivaletti neri in pelle. Tutto è firmato Gucci. Sulle mani guanti con cartuccere dai quali spuntano rossetti che all'occorrenza il cantante tira fuori per truccare le labbra del compagno sul palco Boss Doms.
Questa volta Achille Lauro porta sul palco una nuova icona, irriverente e visionaria: "La Divina Marchesa Luisa Casati Stampa. Musa ispiratrice dei più grandi artisti della sua epoca. Grande mecenate, performer prima della performing art e opera d’arte vivente". A spiegarlo è il cantante in un post su Instagram in cui mostra tutti i dettagli dell'affascinante look con copricapo immenso e di cui il cantante rivela tutti i dettagli con un perfetto placement (in cui inserisci anche gli ultimi rossetti griffati Gucci).
Chi è la Marchesa Luisa Casati Stampa
Lo aveva annunciato Achille Lauro con un mini video su Instagram in cui mostrava quattro icone, ognuna dedicata a uno dei quattro look sanremesi, un lupo, un flash, due maschere e una corona. L'icona con le maschere preannunciava il look della quarta serata di Sanremo, quello ispirato alla Marchesa Luisa Casati Stampa: "Un personaggio iconico e mistico. Musa inarrivabile, eterea e decadente", legata al mondo dell'arte e lei stessa opera d'arte vivente. La Marchesa Luisa Casati Stampa era una nobildonna vissuta tra la fine del 1800 e l'inizio del 1900, nata in una ricca famiglia di commercianti di tessuti. Musa di grandi artisti come Filippo Tommaso Marinetti, Fortunato Depero, Giacomo Balla e Man Ray, fu una grande mecenate e protagonista della bell’epoque di Venezia, città in cui si muoveva come un vero e proprio palcoscenico. La sua vita era la sua opera d'arte, Lauro la sceglie proprio per la sua capacità di essere una performer nata, un'opera d'arte vivente. Proprio come San Francesco e David Bowie, Luisa Casati Stampa è un'icona insofferente ai dogmi della società, estranea alle convenzioni e proprio come Achille Lauro era una donna che se ne fregava.