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Smagliature post parto censurate su Facebook: sono davvero così scandalose?

Qualche giorno fa su Fanpage.it avevamo parlato del coraggio di Ashley Graham, una neo-mamma che non ha avuto paura di mostrare le smagliature post-parto su Instagram. Il post, però, è stato rimosso da Facebook perché violerebbe le regole in materia di nudo o atti sessuali. I segni lasciati dalla gravidanza sul corpo femminile sono davvero tanto osceni e immorali?
A cura di Valeria Paglionico
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Diventare mamme è sempre stata definita un'esperienza magica ed emozionante, la miglior cosa che possa capitare nella vita di una donna, che al termine dei 9 mesi di gravidanza si ritrova travolta dall'amore ogni volta che abbraccia o che vede sorridere il piccolo. Se da un lato si tratta di una verità assoluta, dall'altro spesso si evita di descrivere i piccoli problemi e gli inconvenienti legati alla maternità, dalla comparsa delle smagliature e della pancetta alla necessità di utilizzare veri e propri "pannolini" durante il capoparto, fino ad arrivare ai dolori ai capezzoli provocati dall'allattamento. Il motivo di questa dimenticanza? Sono tutte esperienze che, secondo il luogo comune, devono essere nascoste per pudore o vergogna, anche se, così facendo, si alimentano i tabù e gli stereotipi legati al mondo della maternità. Ashley Graham è una delle star che provano a ribellarsi a queste convenzioni, peccato solo che, nel momento in cui si parla di lei e del suo coraggio, sui social si vada incontro a censura.

Le smagliature post-parto violano gli standard dei social in materia di nudo

Ashley Graham è una mamma rivoluzionaria e ne dà prova sul suo profilo Instagram, dove non ha paura di rivelare i "lati oscuri" della maternità, dalla pancetta post-parto alla necessità di dover utilizzare il tiralatte. Qualche giorno fa su Fanpage.it avevamo parlato di lei e del suo coraggio dopo che aveva pubblicato una foto con delle smagliature rosse sul ventre, una chiara e naturale conseguenza della gravidanza. Nelle ultime ore, dopo che l'articolo era stato pubblicato su Facebook, è arrivata la censura, il post è stato eliminato perché "Viola gli standard della community in materia di nudo o atti sessuali". Certo, la modella lasciava intravedere anche il décolleté procace oltre che la pancia all'interno dello scatto ma, proprio per evitare di dare scandalo, si copriva il seno con il braccio. Cosa c'era, dunque, di così tanto indecente in quell'immagine?

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Essere una mamma "imperfetta" è scandaloso?

Viviamo in una società in cui si vuole apparire a tutti i costi perfetti, dove non si pubblica una foto sui social prima di averla ritoccata a dovere, dove si tenta di ostentare la propria felicità tra Stories in riva al mare, selfie (truccate) in palestra e scatti che mostrano i super glamour "look of the day". Anche la maternità è stata travolta da questa mania, non a caso sono moltissime le star che fanno di tutto pur di tornare in forma a due settimane dal parto e che, se non ci riescono, scompaiono da Instagram anche per diversi mesi. La verità è che tutto questo non corrisponde alla realtà e non fa altro che alimentare tabù e stereotipi irrealistici che le neo-mamme tentano invano di inseguire. Il colmo è che una donna "normale", coraggiosa e soprattutto sincera come Ashley Graham va incontro alla censura, le sue smagliature nella loro naturalezza sarebbero immorali, indecenti, oscene, anche se non fanno altro che documentare la verità, ovvero una normale conseguenza della gravidanza. In quanti si sono sentiti realmente scandalizzati da quei segni post parto sul ventre? È davvero necessario censurarli o sarebbe arrivato il momento di smetterla di sostenere questi assurdi tabù?

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