Pinterest contro il body shaming: vieta pubblicità di pillole dimagranti e riferimenti alle diete
Con l'arrivo dell'estate l'espressione più gettonata sui media e sui social è: prova costume. Ancora si tende a pensare che il bikini si un esame da superare, come se ci fosse qualcosa da dimostrare alla società, come se si potesse indossare un due pezzi solo se si rispecchiano determinati canoni altrimenti beh, si è rimandati al prossimo anno con obbligo di coprirsi. Ashley Graham, consapevole di quanta pressione ci sia verso i corpi, ha invitato le donne a non sentirsi in colpa verso se stesse, a non vergognarsi della propria immagine e a sentirsi libere di scoprirsi e mostrare il loro corpo con fierezza, senza nasconderlo solo perché non ci si sente abbastanza. La famigerata prova costume richiama a sua volta la cosiddetta dieta lampo: ed ecco che in rete si moltiplicano le pubblicità dei prodotti dimagranti che promuovono la perdita di peso. Pinterest ha deciso di darci un taglio e di rimuovere le pubblicità di questo tipo: "Incoraggiamo gli altri nel settore a fare lo stesso e riconosciamo, una volta per tutte, che non esiste una taglia unica".
I social e l'ossessione per la perfezione
Sui social il sentimento di inadeguatezza corre veloce, perché ci si trova di fronte a un universo dove si ostenta continuamente perfezione: pelle perfetta senza pori, glutei perfetti senza cellulite. Questi standard irrealistici possono creare vere e proprie distorsioni nella percezione della realtà e della sua differenza col virtuale, possono minare nel profondo la propria autostima. Per questo tante influencer stanno spingendo su un concetto normalizzato di bellezza, senza filtri e ritocchini vari: Clio MakeUp per esempio si è esposta in merito, preoccupata soprattutto per le generazioni più giovani, schiave della finzione online. Anche i social si stanno piano piano adeguando a questa visione. In UK è arrivato il divieto di usare filtri delle pubblicità di Instagram: ingannano sulla resa finale dei cosmetici e diffondono un messaggio sbagliato. Al coro si aggiunge anche Pinterest, che ha introdotto una novità.
Pinterest contro la perdita di peso a tutti i costi
Pinterest è un social network fotografico, basato appunto sulla condivisione di foto e immagini. Gli utenti (i Pinners) possono raccogliere i loro scatti in bacheche e categorizzarli in base a temi e idee, ma possono anche condividerli al di fuori della piattaforma. Anche su questo social sono molto gettonate le pubblicità di integratori, pillole e prodotti dimagranti di ogni genere, ma vista la crescente ondata di body positivity contro il body shaming, Pinterest ha preso una decisione storica.
Ha bandito dall'1 luglio tutte le pubblicità di questo tipo, così come quelle che fanno esplicito riferimento alla perdita di peso, alla diminuzione dell'indice di massa corporea, alla liposuzione. Bandite anche quelle che in qualche modo idealizzano certi modelli di fisicità denigrandone altri, i prima-dopo perdita di peso e tutto ciò che fa riferimento a risultati cosmetici irrealistici. Sì ad annunci che promuovono stili di vita e abitudini salutari oppure prodotti per il fitness, purché non si concentrino sulla perdita di peso. Questo cambiamento di politica è stato sviluppato con la guida e la consulenza della National Eating Disorders Association (NEDA), no profit che si occupa di sensibilizzazione sul tema della lotta ai disturbi alimentari.
La decisione arriva in vista della stagione estiva, ma anche sulla scia della grande risonanza data al tema dell'accettazione e visti i dati allarmanti della NEDA sui disturbi alimentari nei giovani, aumentati dall'inizio della pandemia. "Pinterest è il luogo in cui le persone trovano ispirazione per creare la vita che amano. È il posto a cui appartengono tutti, indipendentemente dalla forma o dalle dimensioni del corpo. Stiamo dando la possibilità ai Pinners di pianificare un'estate senza pubblicità sulla perdita di peso, così che si possano concentrare su ciò che conta di più": così si legge nella nota diffusa.