Louis Vuitton chiude la Paris Fashion Week: in passerella va in scena un viaggio nel tempo
La Paris Fashion Week è stato l'evento di moda più seguito degli ultimi giorni e, al di là di alcune "assenze famose" a causa dell'emergenza Coronavirus che sta mettendo in ginocchio moltissimi paesi in tutto il mondo, il programma è rimasto invariato. Ieri la "parata" di sfilate delle collezioni per l'Autunno/Inverno 2020-21 si è conclusa, a chiudere le danze è stata Louis Vuitton, che ha mandato in passerella la nuova linea firmata dal direttore creativo Nicolas Ghesquière. Lo stilista ha pensato bene di far incontrare sul catwalk diverse epoche e personaggi famosi provenienti dalla storia, mettendo in scena un vero e proprio viaggio nel tempo.
Louis Vuitton: comparse in costumi d'epoca ai lati della passerella
La sfilata di Louis Vuitton era una delle più attese della Paris Fashion Week dedicata alla stagione Autunno/Inverno 2020-21, non a caso ha chiuso il mese dedicato alla moda, e a quanto pare non ha deluso le aspettative del pubblico. A firmare la collezione è stato ancora una volta il direttore creativo Nicolas Ghesquière, che ha fatto viaggiare nel tempo le sue modelle. La passerella è stata arricchita da una scenografia che ha rimandato al passato, per la precisione al ‘500, con comparse "umane" in costumi d'epoca. Il periodo elisabettiano è stato ripreso anche in alcuni abiti presentati sul catwalk, dalle gonne principesche gonfiate con ruches e balze in vinile, al tulle con i corpini a contrasto, fino ad arrivare alle spalline e ai gilet che ricordano le armature dei cavalieri.
Le borse metalliche ricordano gli scudi
Andando avanti nello show, si viene catapultati negli anni '70 con i completi gessati, mentre i bomber gonfi e appariscenti, le minigonne di pelle a vita alta e i maxi stivali ricordano i ruggenti Eightees. Non sono mancati gli accessori a tema, dalle clutch bag effetto metallico che ricordano dei veri e propri scudi, fino ad arrivare all'originale bowling bag in pelle marrone. Per quanto riguarda le scarpe, anche queste sono ispirate alle armature dei guerrieri: le chunky sneakers hanno la suola sagomata, le slingback la punta metallica, i camperos sono appetiti. Come si è chiusa la sfilata? Con delle giacche bolero che hanno aggiunto un tocco teatrale e drammatico all'evento. Insomma, il passato è stato rivisitato secondo i codici della contemporaneità: sebbene ricordino epoche ormai andate, i look ideati sono incredibilmente futuristici.