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Kamala Harris criticata perché veste Dolce & Gabbana, brand accusato di razzismo e sessismo

Kamala Harris ha indossato un capo di abbigliamento che ha generato un certo disappunto. Si tratta di un maglione di Dolce & Gabbana. La vicepresidente si è dimostrata una sostenitrice degli stilisti emergenti neri, della moda americana. Ecco perché sfoggiare il capo di un brand italiano, tra l’altro anche accusato di razzismo e sessimo, a molti non è andato giù.
A cura di Giusy Dente
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Kamala Harris è la prima vicepresidente degli Stati Uniti e questo certamente già è abbastanza per consegnarla di diritto alla storia. Mai prima di lei una donna era giunta a quella carica. Fino a oggi ha riscosso tanti consensi, ma anche per lei è giunto il momento dello scivolone. Il suo stile è sempre stato giudicato in modo ambivalente. Da una parte c'è chi a volte l'ha trovata troppo casual per una donna nella sua posizione, ma dall'altro lato sembra che questo suo stile elegante e curato ma sobrio l'abbia avvicinata alla popolazione. Si è fatta vedere in jeans, con le scarpe da ginnastica ai piedi e anche in abbigliamento sportivo: stava facendo jogging quando ha comunicato a Joe Biden la vittoria alle elezioni. Ha sempre dimostrato grande sensibilità verso i giovani stilisti statunitensi, per i designer neri emergenti. Questa attenzione le aveva fatto guadagnare un punto, ma pare che lo abbia perso nel momento in cui si è fatta vedere con un maglione di Dolce & Gabbana.

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Kamala Harris all'Inauguration Day

All'Inauguration Day, quando ha giurato ed è ufficialmente entrata alla Casa Bianca nei panni di vicepresidente americana, Kamala Harris era vestita di viola: colore simbolo di unità. La scelta in quell'occasione era caduta su un elegante cappotto firmato dal giovane stilista afroamericano Christopher John Rogers e su un abito di un altro designer poco conosciuto, Sergio Hudson. Il cappotto color cammello sfoggiato al memoriale per le vittime del Covid-19 era invece di Kerby Jean-Raymond, designer di Pyer Moss, vincitore del CFDA Fashion Fund nel 2018 per la sua capacità di celebrare la cultura nera in America. Fino a qui tutto bene: il passo falso della vicepresidente è stato indossare un maglione Dolce & Gabbana, che oltre a non essere un brand americano è da alcuni ritenuto anche un marchio sessista e razzista.

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Kamala Harris criticata per il maglione Dolce & Gabbana

La Maison è stata in passato accusata di sessismo, razzismo e pubblicità offensiva. Il fatto, dunque, che a indossare un capo di abbigliamento di questo brand sia stata Kamala Harris ha scatenato le polemiche. Il capo in questione è un maglione a collo alto di lana indossato durante un pranzo con il presidente Joe Biden (967 euro). Questa scelta non è piaciuta, soprattutto visto il suo passato impegno nel sostenere giovani stilisti statunitensi neri e poco conosciuti. "È stata una svista da parte del suo team?" si è chiesta Vittoria Vignone, che gestisce il popolare Kamala's Closet, un sito web che traccia in modo dettagliato tutte le scelte stilistiche della Harris. Sul sito i commenti sono stati molto taglienti. Gli utenti si sono detti meravigliati per l'episodio: "Qualcuno dovrebbe seriamente informare il suo team dei problemi di Dolce & Gabbana col razzismo. Sono sbalordito che l'abbia indossato". Anche il prezzo è stato argomento di dibattito: "Non credo sia una buona idea per Kamala indossare così tanti nuovi capi costosi durante la sua prima settimana in carica. Inoltre non credo che dovrebbe indossare stilisti non americani, soprattutto quando ci sono così tanti marchi americani tra cui scegliere. Lei e il suo team dovrebbero preoccuparsi dell'impatto che hanno le sue scelte". Ora tutti aspettano la sua prossima apparizione pubblica per vedere su quale stilista cadrà la scelta.

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