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Kamala Harris ha fatto la storia: la prima vicepresidente degli Usa ha giurato “sulle sue bibbie”

La storia è cambiata, per gli Stati Uniti ma anche per tutti noi. Per la prima volta una donna, figlia di migranti, è diventata la prima vicepresidente degli Stati Uniti d’America. La cerimonia è stata carica di significato anche nella forma: ha giurato infatti davanti a Sonia Sotomayor, prima giudice ispanica della corte suprema ed ha scelto due bibbie. Una di Regina Shelton, stretta amica di famiglia da lei considerata la sua ‘seconda madre’, e una di Thurgood Marshall, icona dei diritti civili e primo giudice afroamericano della corte suprema, uno dei suoi ispiratori.
A cura di Giulia Torlone
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Gli occhi sono puntati su di lei: la prima vicepresidente donna degli Stati Uniti, Kamala Harris. Ha giurato fedeltà, in un vestito viola creato da uno stilista afroamericano, e la storia degli Usa è ufficialmente cambiata. Per la prima volta il Governo statunitense ha in uno dei gradini più alti del suo Governo una donna di origini per metà indiane e per metà giamaicane. Lo aveva già sottolineato nel suo discorso Amy Jean Klobuchar, deputata del Minnesota che ha introdotto la cerimonia: "Kamala Harris sta facendo la storia. È un evento portentoso, che segna definitivamente una svolta nel modo di gestire i vertici della politica".

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Kamala Harris: la prima donna vice presidente

Un giuramento carico di significato anche nella forma: l'ha fatto davanti a Sonia Sotomayor, prima giudice ispanica della corte suprema ed ex collega come procuratrice. E la sua mano era posata su due bibbie: una di Regina Shelton, stretta amica di famiglia da lei considerata la sua ‘seconda madre', e una di Thurgood Marshall, icona dei diritti civili e primo giudice afroamericano della corte suprema, uno dei suoi ispiratori. Già nel primo pomeriggio l’ex first lady e candidata alla presidenza, Hillary Clinton aveva fatto un tweet sottolineando l’importanza dell’evento: "Mi fa piacere pensare che ciò che oggi ci sembra storico e sorprendente – una donna che ha giurato alla vicepresidenza – sembrerà normale, ovvio, "ovviamente" alle nipoti di Kamala man mano che cresceranno. E avranno ragione."

Un punto di svolta anche per Hillary Clinton, che getta uno sguardo a quelle che saranno le nuove generazioni. Quello che per noi è una prima volta, diventerà una routine. E possiamo ben dire che oggi si sia fatta la storia per le minoranze, per i figli di migranti, per le donne. Per la prima volta una donna ha posato le mani sulla Bibbia ed è diventata ufficialmente Vice Presidente degli Stati Uniti d’America.

La prima volta anche per il Second Gentleman

Se Kamala Harris è la prima vicepresidente della storia Usa, suo marito Douglas Emhoff sarà così il primo second gentleman che gli Stati Uniti abbiano mai avuto. La coppia non ha figli insieme, ma Emhoff ne ha due da un precedente matrimonio. Il rapporto dei due ragazzi con Kamala Harris è così stretto che più volte la vicepresidente ha detto che sono la sua “fonte infinita di amore e pura gioia”. E l’ex moglie di Emhoff, la produttrice cinematografica Kerstin Mackin Emhoff,  ha mantenuto con la coppia un così bel rapporto che si è spesa in prima persona nella campagna elettorale di Kamala Harris.

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Trent’anni, giornalista professionista, si occupa di politica e questioni di genere tra web, carta stampata e tv. Aquilana di nascita, ha studiato Italianistica a Firenze con una tesi sul rapporto tra gli intellettuali e il potere negli anni duemila. Da tre anni è a Roma, dedicando anima e cuore al giornalismo. Naturalmente polemica e amante delle cose complicate, osserva e scrive per capirci di più, o per porsi ancora più domande. Profondamente convinta che le donne cambieranno il mondo. 
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