Imprevisti in vacanza: cosa fare in caso di febbre, diarrea, cistite e altri inconvenienti
C'è chi si porta dietro una farmacia e chi parte all'avventura senza ragionare troppo su kit di pronto soccorso e medicinali da infilare nel bagaglio. Ma, scaramanzie a parte, un po' di prevenzione non guasta mai. Per questo con il dottor Carlo Gargiulo, medico di base abbiamo stilato una lista degli imprevisti più comuni che possono capitare in vacanza. dalla febbre alla cistite, passando per le punture di medusa e il mal di gola, e i rimedi per non farci trovare impreparati.
1. Febbre: paracetamolo e tampone
La febbre è il più banale e anche forse il più diffuso imprevisto. Il primo passaggio è cercare di individuare le cause. "Se siamo in vacanza, in montagna o al mare è indifferente, la causa potrebbe essere un classico colpo di sole, oppure di calore (anche se in questo caso è difficile se si è in vacanza in montagna)". La febbre può salire sia durante l'esposizione al sole che alla sera, dopo la giornata di mare. "Ovviamente c'è anche la possibilità che la febbre sia stata causata da un raffreddamento (pensiamo agli sbalzi termici causati dall'aria condizionata) oppure da un virus". Qualunque sia l'origine per decidere il da farsi intanto misuriamo la temperatura. "Se la febbre non supera i 38 gradi e non ci sono altri sintomi, possiamo anche semplicemente aspettare che passi, senza ricorrere ad alcun tipo di terapia. Se invece la temperatura supera i 38,5 e ci sono sintomi come dolori muscolari o malessere si può ricorrere al paracetamolo, 1 grammo fino a tre volte al giorno". Visto che siamo ancora in piena pandemia è consigliato, in caso di febbre, fare sempre un tampone rapido (a prescindere dal vaccino) per scongiurare il rischio di essere stati colpiti dal Covid. Nel caso che invece la febbre colpisca i bambini bisogna avere qualche accortezza in più. "I più piccoli sono facilmente soggetti a convulsioni se la temperatura supera i 39. Per questo è bene stare attenti e evitare che si arrivi a questi picchi. Anche in questo caso possiamo somministrare il paracetamolo e fare delle spugnature di acqua e alcol specialmente nella zona del cranio. Attenzione poi a non coprire i bambini con coperte o vestiti troppo pesanti: anche se lamentano i brividi, copriamoli giusto il tempo che passi la sensazione di freddo e per il resto del tempo lasciamoli scoperti, facciamoli riposare con dei vestiti leggeri in modo che il corpo possa traspirare".
2. Candida: l'importanza della protezione
La candida è un'infezione fungina che colpisce principalmente le donne. "Quasi sempre la causa risiede in un rapporto sessuale non protetto. La candida si riconosce per le secrezioni vaginali biancastre, lattiginose, dall'odore particolarmente pungente. Gli uomini, pur essendo portatori di candida, non presentano alcun sintomo, al massimo qualche chiazzetta rossa che però non dà alcun prurito". Il trattamento è a base di ovuli. "Il miconazolo è uno dei principi attivi più efficaci per la cura della candida. Per i dosaggi bisogna sempre far riferimento al bugiardino". La candida può essere favorita oltre che dai rapporti sessuali da alcune abitudini come indossare per diverse ore un costume bagnato o stare seduta sulla sabbia. "È bene, soprattutto per le bambine, che possono essere facilmente soggette a candida, evitare questo tipo di comportamenti. Nel caso invece di donne adulte è necessario avvisare il proprio partner (anche lui dovrà seguire una terapie) per evitare la trasmissione dell'infezione".
3. Gli integratori per la cistite
Insieme alla candida c'è anche un altro disturbo che affligge le donne in vacanza: la cistite. Si manifesta con bruciore, voglia continua di urinare e sensazione di peso al basso ventre e a volte anche con sangue nelle urine. "Si beve di meno, si fa meno spesso la pipì durante la giornata, le urine tendono a concentrarsi e la carica microbica aumenta – spiega Gargiulo – Se si tratta di una cistite banale, di quelle che arrivano una volta ogni due o tre anni, e che non dà particolari problemi, si può anche semplicemente aspettare che passi. L'importante è ricordarsi di bere molto e eventualmente assumere degli integratori a base di uva ursina, pilosella o glucomannano". Se invece la cistite non passa o presenta dei sintomi piuttosto importanti bisogna comportarsi diversamente. "Intanto bisogna fare un'urinocoltura per capire quale terapia è più adatta, ma mentre aspettiamo possiamo iniziare subito una terapia antibiotica empirica che eventualmente modificheremo sulla base dei risultati delle analisi". Dal punto di vista alimentare bisogna stare attenti ed evitare alcolici e cibi piccanti che potrebbero aumentare il fastidio.
4. La diarrea del viaggiatore
Quando si parte per le vacanze cambiano completamente le abitudini alimentari, si mangia più spesso fuori casa, si beve di più, e a volte i cibi non sono perfettamente lavati. "Questo può provocare quella che si definisce proprio la diarrea del viaggiatore. Io consiglio di trattarla con dei farmaci specifici antidiarroici, in particolare le argille che assorbono l'acqua rendendo le feci più solide e diminuendo il numero di scariche". Se nel giro di un paio di giorni questo tipo di terapia non fa effetto è opportuno andare su un altro tipo di farmaco. "A questo punto bisogna iniziare un antibiotico intestinale, anche in maniera autonoma, senza rivolgersi al proprio medico poiché questo tipo di antibiotico agisce a livello della mucosa, non corriamo rischi di effetti collaterali". L'importante in ogni caso è bere molta acqua. "In particolare anziani e bambini. L'acqua che perdiamo con le feci deve essere necessariamente reintegrata". Bisogna fare molta attenzione anche alla dieta. "Vietati latte e derivati, vietata la frutta e la verdura cruda e ovviamente anche i cibi grassi. Cerchiamo di mangiare pulito: petto di pollo ai ferri, sogliola lessata, patate, carote e zucchine lesse".
5. Reazioni allergiche
La reazione allergica è un inconveniente che può capitare quando si è in vacanza, magari per colpa di un alimento che non avevamo mai provato prima, oppure, se siamo in campagna un fiore o una pianta potrebbe scatenarla. "Se siamo dei soggetti allergici è bene portare nella nostra borsa da viaggio sempre un antistaminico e del cortisone. Se in passato abbiamo sofferto di allergie importanti o avuto uno shock anafilattico io consiglio sempre di portare con sé un autoiniettore di adrenalina. Si tratta di un dispositivo semplice, che non va tenuto in frigorifero e che in caso di reazione anafilattica importante (stridore laringeo, chiusura della gola, difficoltà respiratoria, edema alle labbra e sensazione di malessere progressivamente in aumento) può salvarci la vita".
6. Puntura di insetto
Calabroni, vespe, api, insetti striscianti come la processionaria, ragni (il più temibile è quello violino). In vacanza può accadere anche di avere un incontro ravvicinato e per nulla piacevole con uno di questi animali. "Intanto è bene controllare se ci sia una sola puntura, perché se ne abbiamo ricevute più di una è bene correre immediatamente al pronto soccorso. Se è solo una controlliamo se c'è ancora il pungiglione e nel caso estraiamolo con la pinzetta. Applichiamo nel punto colpito una crema antibiotica cortisonica e aspettiamo l'evoluzione". Le punture infatti tendono a evolversi nei giorni successivi. "Dobbiamo disinfettarle in maniera accurata. Nel caso di un morso del ragno violino bisogna prestare particolare attenzione perché la bolla potrebbe andare incontro a necrosi e per questo deve essere trattata in maniera adeguata per evitare che degeneri".
7. La puntura di medusa
Si tratta di uno degli eventi più comuni in spiaggia. Mentre si nuota in tranquillità arriva una medusa a disturbare il tanto agognato bagno. Basta che ci sfiori per provocare una vera e propria ustione. "È la sostanza urticante che si trova sui suoi tentacoli a provocare un'ustione da contatto. La prima cosa da fare è capire se i tentacoli sono ancora attaccati al nostro corpo. Se sì, sciacquiamoli via immediatamente con acqua dolce o salata, alcuni per rimuoverli utilizzano delle carte di credito, in modo da non toccarli e non ustionarsi ulteriormente. Poi applichiamo una pomata antibiotico cortisonica".
8. Le scottature solari
È una delle conseguenze di chi non usa affatto o lo fa in maniera scorretta le protezioni solari. Le scottature non sono altro che la reazione della pelle a un'eccessiva esposizione al sole e possono essere diverse a seconda della gravità. "Se non sono molto estese basterà applicare una semplice crema dopo sole e fare attenzione all'esposizione nei giorni successivi. Diversamente se interessano più zone del corpo o se sono più estese e se ci sono anche le bolle potrebbe essere necessario andare anche in pronto soccorso".
9. Mal di gola
Caldo per strada, sulla spiaggia, in casa. Freddo nel supermercato, in automobile e nei negozi. Il continuo sbalzo di temperatura provocato dall'aria condizionata può provocare oltre che la febbre anche il classico mal di gola. "In questo caso bisogna controllare se ci sono macchie bianche e tonsille gonfie. Se siamo soggetti a tonsillite è bene iniziare subito una terapia antibiotica. Altrimenti basterà uno spray a base di ibuprofene da spruzzare nel punto in cui sentiamo fastidio e il mal di gola passerà nel giro di un paio di giorni".
10. Colpo di calore
Debolezza, vertigini, febbre, sensazione di malessere. Dopo una giornata (o anche solo qualche ora) passata sotto il sole cocente si può accusare un colpo di calore. "La prima cosa da fare è trattare la febbre. Se il colpo di calore arriva mentre siamo ancora in spiaggia, mettiamo il soggetto al fresco, in un ambiente arieggiato. Poi se la febbre sale possiamo provare come abbiamo già spiegato a trattarla con il paracetamolo"