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I rischi dell’alcol per la salute delle donne: può provocare cancro al seno e infertilità

Negli ultimi dieci anni si è registrato un aumento di quasi il 40% delle donne che consumano alcolici lontano dai pasti. Una cattiva abitudine che si sta diffondendo anche tra le giovanissime. Il professor Emanuele Scafato, direttore dell’Osservatorio Nazionale Alcol dell’ISS, spiega quali sono tutti i rischi di un consumo eccessivo di alcolici per le donne.
Intervista a Prof. Emanuele Scafato
Direttore dell'Osservatorio Nazionale Alcol dell'Istituto superiore di Sanità e Centro Oms per la ricerca sull'alcol
A cura di Francesca Parlato
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Con il sale e lo zucchero ci stiamo riuscendo. A furia di ripetere come un mantra quali sono i rischi per la nostra salute, oggi siamo molto più attente a leggere le etichette e a non eccedere quando cuciniamo. E lo stesso atteggiamento dovremmo cercare di averlo nei confronti degli alcolici. L'alcol fa male, è tossico per il nostro organismo. Ma purtroppo, nonostante le campagne di informazione, i consumi non calano affatto. Anzi, aumentano, soprattutto tra le donne. Nel 2018, secondo i risultati del rapporto Istisan "Epidemiologia e monitoraggio alcol-correlato in Italia e nelle Regioni", a cura dell'Istituto Superiore e di Sanità, 16 milioni di persone sopra gli 11 anni hanno consumato bevande alcoliche lontane dai pasti, registrando un aumento del 10,2% per gli uomini e del 38% tra le donne rispetto al 2008. "Esiste una differenza tra uomini e donne per la metabolizzazione dell'alcol – ha spiegato a Fanpage.it il professor Emanuele Scafato, direttore dell'Osservatorio Nazionale Alcol dell'Istituto superiore di Sanità e Centro Oms per la ricerca sull'alcol –  La donna ha un sistema di metabolizzazione dell'alcol molto inferiore, quasi del 50%, rispetto a quello dell'uomo. E già questo dato la espone a un maggior rischio. L'alcol infatti è tossico per il nostro organismo e quello che il nostro fegato non riesce a metabolizzare, arriva nel sangue e rischia di procurare, a lungo andare, dei danni all'organismo". 

Come agisce l'alcol nell'organismo

Quanti alcolici bevete in una settimana? Proviamo a fare un conto: aperitivo un paio di volte la settimana, due bicchieri di vino a cena il venerdì, un paio di drink a tarda sera il sabato. Per non rischiare di compromettere la nostra salute non dovremmo bere più di un'unità alcolica al giorno. "Dobbiamo ricordare che l'alcol è a tutti gli effetti un solvente. Pensiamo a come si comporta l'alcol, quello che tutti abbiamo in casa per disinfettare, con delle macchie di grasso: le scioglie. Ogni volta che beviamo degli alcolici dobbiamo tenere presente che le membrane che proteggono le nostre cellule sono fatte di fosfolipidi, grassi, che a contatto con l'alcol si ‘sciolgono'. In questo modo la cellula sarà danneggiata e rischia di morire. Più frequente è il consumo di alcol, più è elevata la concentrazione, pensiamo a chi fa binge drinking e beve fino allo stordimento (una pratica comune anche tra le giovanissime), maggiore sarà il danno per l'organismo".

Alcolici e cancro al seno

Pochissime donne lo sanno, ma un consumo eccessivo di alcolici può essere un fattore di rischio per la comparsa del cancro al seno: "È stato dimostrato – spiega il professor Scafato – che superato un bicchiere di bevanda alcolica, il rischio di cancro alla mammella aumenta dal 7 al 27%, dopo il terzo bicchiere le possibilità aumentano fino al 50%. L'alcol va a stimolare gli estrogeni, che se sono già fuori controllo possono trasformare le cellule e stimolare la rigenerazione in senso cancerogeno delle cellule stesse". Il pericolo riguarda soprattutto le giovanissime: "Abbiamo rilevato un abbassamento dell'età in cui compare il tumore al seno. Questo perché il consumo di alcol ormai inizia già durante l'adolescenza: non dobbiamo dimenticare che fino ai 18 anni l'organismo non metabolizza correttamente l'alcol, tutto quello si beve prima di quest'età arriva direttamente nel sangue". 

I rischi per la fertilità e la gravidanza

Un altro dei rischi correlati all'abuso di alcolici riguarda la fertilità: "C'è una riduzione della possibilità di avere figli. Le donne che consumano abitualmente alcolici rischiano di avere dei cicli irregolari e anovulari. Ma sono soprattutto gli uomini in questo caso a essere più esposti: il consumo abituale e eccessivo di alcol infatti riduce il numero di spermatozoi e la loro motilità". Assolutamente vietato l'alcol per le donne in gravidanza: "Se le mamma beve, l'alcol arriva nella placenta esattamente alla stessa concentrazione e si alza il rischio della sindrome fetoalcolica. Durante la gravidanza, soprattutto nel primo trimestre, assolutamente vietato l'alcol".

Un bicchiere di vino al giorno

A risentire del consumo di alcolici è sicuramente anche il fegato, sia per le donne che negli uomini: "Sono in aumento le epatiti da alcol", mette in guardia il professor Scafato. Infine l'ultimo avvertimento riguarda i più giovani e le più giovani che consumano già abitualmente alcolici (nonostante i divieti della legge): "Lo sviluppo del cervello inizia a 12 anni e termina intorno ai 24. Durante questi anni avviene una maturazione della corteccia prefrontale, la zona razionale del cervello. L'alcol inibisce la maturazione di questa zona e si rischia che la persona resti a prevalenza dei lobi laterali, quelli più emotivi. E poi l'alcol rischia di danneggiare anche l'ippocampo, la struttura del cervello deputata all'orientamento e alla memoria, riducendo, secondo gli ultimi studi, fino al 20% le capacità cognitive. Si tratta di zone del cervello che una volta danneggiate sono perse per sempre". Un consiglio per il futuro: non sottovalutare le conseguenze di un vodka tonic.

Le informazioni fornite su www.fanpage.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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