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Hedi Slimane, lo stilista rivoluzionario che ha tolto l’accento a Celine

Hedi Slimane è il nuovo direttore creativo di Céline e, dopo aver trasformato l’immagine della Maison Saint Laurent, ha intenzione di apportare dei cambiamenti anche in questa seconda casa di moda francese. Ecco per quale motivo lo stilista può essere considerato uno dei designer più rivoluzionari al mondo.
A cura di Valeria Paglionico
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La Paris Fashion Week si avvicina, a partire dal 25 settembre fino a 3 ottobre saranno molte le Maison che lanceranno le collezioni per la stagione Primavera/Estate 2019, cercando di distinguersi per originalità. Tra i nomi più attesi c'è quello di Celine, alla cui direzione creativa debutta Hedi Slimane, ex Saint Laurent, che ha già apportato una serie di rivoluzione al brand. Lo stilista ha intenzione di modernizzare il marchio, rendendolo minimal e rock proprio come l'altra casa di moda francese con cui ha collaborato. Ecco cosa bisognerà aspettarsi dalla prima linea di abiti e accessori ideata dal noto stilista dall'animo grunge.

I successi di Hedi Slimane

Hedi Slimane è nato a Parigi nel 1968 da madre italiana e padre tunisino e viene ormai considerato uno degli stilisti più famosi al mondo. Ha avuto una formazione eclettica, si è infatti laureato prima in giornalismo, poi in Storia dell'arte presso École des arts du Louvre, lavorando come art director freelance al termine degli studi. Ha collaborato con società e redazioni che si occupavano di moda, organizzando casting, sfilate e shooting fotografici. E' stato però il lavoro con Jose Levy negli anni '90 a lanciarlo, visto che gli ha permesso di incontrare Jean-Jacques Picart, un noto scopritore di talenti del settore. E' proprio in questo modo che è stato presentato ai dirigenti della multinazionale Louis Vuitton Moet Hennessey, ricevendo un impiego nel reparto accessori. Da quel momento in poi la sua carriera è stata in continua ascesa: a 27 anni è diventato designer della linea pour homme e direttore artistico di Yves Saint Laurent per il marchio Rive Gauche, nel 1999 ha curato la linea maschile Dior, ritornando poi nel 2012 da Saint Laurent, dove ha portato delle incredibili rivoluzioni. Nel 2016 ha abbandonato ancora una volta il gruppo, diventando il nuovo direttore creativo di Céline dopo essersi preso 2 anni di pausa.

Il debutto rivoluzionario di Slimane a Saint Laurent

Hedi Slimane è entrato per la prima volta in Yves Saint Laurent a 27 anni, quando è diventato stilista della linea pour homme e direttore artistico della Maison per il marchio Rive Gauche. Veniva considerato il pupillo di Pierre Bergé, vicepresidente di YSL, ma nel 1999 ha abbandonato gli incarichi dopo che il marchio è stato acquistato dal Gruppo Gucci. E' poi tornato a capo della casa di moda nel 2012, sostituendo Stefano Pilati, che aveva ricoperto il ruolo per ben 7 anni. Fin dal primo momento Slimane ha modificato in modo radicale l'immagine del brand: non solo ha trasferito lo studio di design da Parigi a Los Angeles ma ha anche eliminato "Yves" dal nome del marchio. La cosa ha creato non poco clamore, tanto da ispirare delle ironiche e provocatorie t-shirt con la scritta "Ain’t Laurent Without Yves", messe in vendita anche nella prestigiosa boutique parigina Colette, con cui Slimane ha tagliato i ponti proprio per questo motivo. E' stato lui stesso a occuparsi della prima campagna pubblicitaria, curando ogni dettaglio, dal casting alla fotografia, e facendo scalpore per l'estetica minimale e rock, un punto di rottura rispetto agli scatti patinati e glamour realizzati dalla Maison fino a quel momento. Anche con la sua prima collezione ispirata a uno stile rock anni '70 con stampe leopardate, giacche in pelle, calze smagliate, maglie oversize, minigonne, ha contribuito a dare un'immagine più cool e moderna al brand.

Dall'addio a Saint Laurent a Celine

Slimane non ha rivoluzionato solo gli abiti prodotti dalla nota Maison francese, ha anche ridisegnato il flagship store in diverse città europee come Parigi, Milano e Londra, creando ambienti minimali di ispirazione industriale dominati dal bianco e nero, in maniera tale da promuovere la nuova estetica di Saint Laurent. Grazie al suo genio creativo, già a partire dal 2015 l'azienda ha registrato un vero e proprio boom di vendite con delle crescite superiori del 37% rispetto agli anni precedenti. E' proprio per cavalcare l'onda del successo che Slimane ha presentato una collezione Haute Couture, la prima in 13 anni della griffe. Nonostante i successi, però, lo stilista ha detto addio alla Maison nel 2016, probabilmente per alcuni disaccordi contrattuali, lasciando il posto al belga Anthony Vaccarello. Ha avuto il merito di aver rivitalizzato la casa di moda, rendendola la prima griffe di lusso a produrre abiti accessibili dal punto di vista della portabilità e dell'estetica. Prima di essere nominato direttore creativo di Céline all'inizio del 2018 è stato fermo per 2 anni, aspettando che arrivasse una buona offerta. In molti dicevano che sarebbe stato scelto da Chanel per lanciare la prima linea uomo della Maison ma è riuscito a stravolgere tutti. Nel frattempo, però, ha continuato a coltivare le sue passioni, ovvero il design, l'arte e la fotografia.

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Perché Slimane ha tolto l'accento nel logo Celine?

Lo scorso gennaio Hedi Slimane è stato nominato nuovo direttore creativo della Maison Céline, dove è andato a sostituire Phoebe Philo, che curava le collezioni dell'azienda dal 2001. Anche qui ha apportato delle grandi rivoluzioni fin dal debutto, eliminando l'accento dal nome, trasformato così semplicemente in "Celine". Il motivo per cui lo ha fatto? Si è ispirato al logo storico degli anni '60, donando ai carattere un'impronta modernista ed esprimendo il concetto di purezza grazie all'eliminazione dell'accento. Dopo aver svelato la prima borsa da lui creata facendola indossare a Lady Gaga in anteprima, ha anche realizzato la sua prima campagna mediatica per il brand. Si tratta di una serie di scatti in bianco e nero in cui ragazzi e ragazzi dall'aspetto androgino indossano un solo accessorio come un nastro, una giacca, un velo, nella parte bassa c'è poi il logo nero su uno sfondo bianco.

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Ancora una volta in designer ha rilanciato un'estetica minimalista, arricchita da un tocco rock e underground, dettaglio che gli ha permesso di spopolare negli anni in cui ha collaborato con Saint Laurent, diventato ormai il suo marchio distintivo. E' chiaro dunque che Slimane intende rielaborare l'immagine del marchio, anche se molti hanno criticato le eccessive similitudini con le campagna Saint Laurent. A questo punto, dunque, non resta che aspettare la Paris Fashion Week, dove alle 20.30 del 28 settembre presenterà la sua prima collezione realizzata per la Maison.

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