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Ferro, calcio, magnesio e potassio: l’importanza dei sali minerali che regolano il nostro organismo

“I sali minerali sono responsabili della maggior parte delle attività metaboliche del nostro organismo e li possiamo introdurre soltanto attraverso l’alimentazione”. Il dottor Luca Di Russo, biologo e nutrizionista, spiega perché ferro, calcio, potassio, magnesio e sodio sono dei veri alleati della salute.
A cura di Francesca Parlato
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Non solo vitamine. Se con l'arrivo dell'inverno tutti sentiamo di dover fare il pieno di vitamina C, non dobbiamo dimenticare che al nostro corpo, per essere sempre in forma e in salute, è necessario garantire anche un apporto adeguato di sali minerali. Come ha spiegato a Fanpage.it il dottor Luca Di Russo, biologo e nutrizionista "I sali minerali sono indispensabili perché si trovano all'interno di tantissimi enzimi, ovvero quelle molecole responsabili della maggior parte delle attività metaboliche dell'organismo". E per garantire un apporto equilibrato di tutti i sali minerali bisogna seguire un regime alimentare corretto e soprattutto biodiverso: "I minerali non sono prodotti dal nostro organismo, l'unico modo che abbiamo per poterli assumere è proprio l'alimentazione". Chi soffre di celiachia o di problemi intestinali deve essere molto attento all'equilibrio dei sali minerali: "L'appiattimento dei villi intestinali può causare un cattivo assorbimento dei sali minerali, per questo bisogna eventualmente valutare con l'aiuto di un esperto quando è il caso di intervenire con un'integrazione".

L'importanza del ferro per il corpo umano

Il ferro è un minerale che fa parte della categoria dei microelementi (insieme allo iodio, al rame e altri), ovvero quei sali minerali presenti in quantità minore rispetto ai macroelementi (calcio, fosforo, magnesio e potassio e altri ancora) nel nostro organismo, ma non per questo è meno importante. "Il ferro è fondamentale perché si trova nell'emoglobina, la molecola che trasporta l'ossigeno nel sangue". La principale fonte di ferro è di origine animale: "Dobbiamo distinguere il ferro in due categorie, quello non eme, che si trova in alimenti di origine vegetale, e quello eme di origine animale. Ma il ferro presente nell'emoglobina è soltanto quello di tipo eme. Per questo chi segue un'alimentazione vegetariana o vegana deve fare molta attenzione a eventuali carenze e valutare con il proprio medico la necessità di un'eventuale integrazione". Anche i legumi infatti nonostante siano da sempre considerati l'alternativa vegetale per introdurre ferro nell'organismo, hanno dei limiti: "I legumi – avverte l'esperto –  sono molto ricchi di fibre e di altri elementi che possono anche rallentare l'assimilazione del ferro. E poi, per evitare problemi intestinali e gonfiori, è comunque meglio non abusarne". Stanchezza, astenia, abbassamento del tono dell'umore sono tra i sintomi principali della carenza di ferro: "Chi deve fronteggiare questo tipo di carenza con l'aiuto di un'integrazione dovrà quasi sempre assumere anche della vitamina C, un'alleata fondamentale nell'assimilazione del ferro". 

L'importanza del calcio per le ossa

Il calcio è un macroelemento ed è il minerale presente in quantità maggiore nel nostro organismo e si trova principalmente nelle ossa e nei denti. Una sua eventuale carenza può provocare osteoporosi e rachitismo nei bambini. Per gli intolleranti al lattosio non ci sono più scuse: il calcio non si trova soltanto nei latticini. "Lo troviamo anche nelle uova, nel pesce, nei legumi e nell'acqua". A giocare un ruolo di primo piano nell'assorbimento di questo minerale è la vitamina D, per questo, una sua eventuale carenza si rifletterà anche sui livelli di calcio presenti nel nostro organismo. "È  bene ricordare che i fabbisogni dei minerali cambiano, non sono sempre uguali: in particolare le donne in gravidanza o durante la fase dell'allattamento avranno bisogno di un apporto più sostanzioso di calcio e anche di magnesio".

Sodio e potassio: gli equilibratori salini dell'organismo

Il sodio è il sale minerale più demonizzato, incolpato di provocare ritenzione idrica e soprattutto di causare un innalzamento della pressione arteriosa: "Il sodio si trova all'interno delle cellule – spiega l'esperto – a differenza invece del potassio che si trova all'esterno, e trattiene i liquidi, causando tra le altre cose anche la temutissima cellulite". Oltre al sale da cucina, che costituisce la principale fonte di sodio per il nostro organismo, questo minerale è presente in grande quantità anche negli alimenti industriali e per questo rischiamo di assumerne, in maniera inconsapevole, più del necessario, andando incontro oltre che alla ritenzione idrica anche a degli innalzamenti della pressione arteriosa. Il potassio invece svolge un'azione esattamente speculare al sodio: "Elimina i liquidi in eccesso ed è importantissimo proprio perché svolge quest'azione regolatrice degli equilibri salini del nostro corpo". Una carenza di potassio può provocare dei crampi muscolari mentre un suo eccesso può causare anche un abbassamento della pressione e un senso di debolezza. A tavola lo troviamo principalmente nelle banane, negli asparagi, nelle crucifere e anche nei legumi.

Magnesio: il minerale del buon umore

Si trova in circa trecento enzimi ed è indispensabile per l'attivazione della vitamina D e per l'assorbimento del calcio. Il magnesio è un macroelemento importantissimo anche per il livello energetico del nostro organismo: "Lo troviamo principalmente nella frutta secca – spiega il dottor Di Russo – in particolare nelle mandorle, ma anche nei fagioli, nei cereali e nel cacao". Il magnesio inoltre svolge anche un ruolo importante nella regolazione del tono dell'umore, stimolando la produzione di serotonina.

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