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Bucce di banana, gomme e pile: quanto tempo impiega l’ambiente per decomporre i rifiuti?

Gettare i rifiuti in strada mette a serio rischio l’ambiente poiché ci vogliono anni prima che quelle sostante vengano smaltite. Ecco quanto tempo occorre perché si decompongano totalmente.
A cura di Valeria Paglionico
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Gettare rifiuti in strada, senza rispettare la raccolta differenziata, mette a serio rischio l’ambiente. Molte delle cose che utilizziamo quotidianamente vengono prodotte con sostanze tossiche ed inquinanti che impiegano moltissimo tempo per essere smaltite. Ecco quanto tempo ci vuole per smaltire oggetti e materiali che usiamo ogni giorno.

Torsolo di mela – 15 giorni – I resti di frutta e verdura sono quelli che si decompongono in meno tempo, anche se per un semplice torsolo di mela occorrono ben 15 giorni. Naturalmente, i tempi cambiano a seconda del luogo in cui è stato gettato, del clima e della temperatura.

Buccia di banana – Un mese – Tra i resti di frutta fanno eccezione le bucce di banana. Nonostante siano vegetali, occorre un mese per decomporle, tempo che raddoppia quando vengono gettate in mare. Meglio dunque “riciclarle” ed usarle in modo alternativo.

Carta igienica – Un mese – Un rotolo di carta igienica si decompone al massimo in un mese. Questo tempo, però, diminuisce notevolmente se la carta e il cartone vengono esposte a intemperie.

T-shirt – Sei mesi – Per quanto riguarda le t-shirt, queste avranno tempi di decomposizione differenti a seconda del tessuto in cui sono realizzate. Il cotone è quello maggiormente biodegradabile, che viene smaltito in circa sei mesi, mentre per la lana occorre almeno un anno.

Contenitore per il latte e succhi di frutta – Un anno – I contenitori in tetrapack, come ad esempio quello del latte o dei succhi di frutta, vengono smaltiti dall’ambiente in 12 mesi. Meglio dunque riciclarli, riducendo così l’inquinamento.

Gomma da masticare – 5 anni – Le gomme da masticare sono di origine vegetale ma vengono facilmente attaccate da microrganismi. E’ per questo che vengono distrutte molto lentamente in circa 5 anni.

Filtro della sigaretta – 5 anni – Anche ai filtri di sigaretta occorrono almeno 5 anni per degradarsi nell’ambiente. Sono prodotti infatti con materiale chimico sintetico e resistente. Nel caso in cui la sigaretta non ha filtro, bastano 6-12 mesi.

Sacchetto di plastica – Oltre 20 anni – I sacchetti di plastica vengono smaltiti in circa 20 anni, anche se fin dai primi tempi vengono trasformati in micro porzioni non visibili. La decomposizione di questi ultimi può impiegare anche centinaia di anni, per non parlare del fatto che possono mettere a rischio la vita degli animali acquatici e dei pesci.

Collant – 50 anni – Le calze di nylon impegno 50 anni per decomporsi nell’ambiente. Questi tempi però possono anche allungarsi a secondo del materiale utilizzato, del clima e della temperatura.

Sacchetto per le patatine – 80 anni – Tra le cose più inquinanti al mondo ci sono anche i sacchetti di patatine, che impiegano circa 80 anni prima di scomparire dall’ambiente. E’ per questo che non devono essere gettati in strada.

Pila – La più inquinante – La pila contiene moltissime sostanze tossiche come piombo, cromo, cadmio, rame, zinco e mercurio ed è per questo che non deve essere mai gettata nell’ambiente. Non solo inquinerebbe ma ci metterebbe decenni prima di essere smaltita.

Perché è importante riciclare?

E' evidente dunque che la natura impiega moltissimo tempo a decomporre i rifiuti, anche se all'apparenza si tratta di materiali biodegradabili. Per evitare che i danni ambientali rovinino per sempre le condizioni del pianeta, trasformandolo in una discarica a cielo aperto, è necessario riciclare e fare la raccolta differenziata. In questo modo, vetro, carta, plastica, alluminio, vengono raccolti insieme e trasformati di nuovo in materie prime da poter riutilizzare. In alternativa, è possibile utilizzare i materiali di scarto che ci ritroviamo ogni giorno in casa per realizzare delle idee fantasiose con il riciclo creativo. Lattine di alluminio, tappi delle bottiglia, jeans vecchi o ancora t-shirt che non si usano più sono solo alcuni dei materiali che possono essere riutilizzati. L'unica regola da seguire? Mettere in moto la propria creatività.

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