A Milano una mostra per gli 80 anni di Wonder Woman: essere eroine non significa essere invincibili
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Wonder Woman compie 80 anni e Milano le dedica un'esposizione per festeggiare questa figura iconica, l'eroina femminile per eccellenza. La mostra, allestita presso Palazzo Morando, resterà aperta fino al 22 marzo 2022. Non è la sola celebrazione a tema, ma fa parte di un quadro di eventi più ampio, che comprende pubblicazioni editoriali, contenuti digitali, mostre in tutto il mondo. Queste iniziative globali rientrano nella campagna #believeinwonder, lanciata in occasione della scorsa Festa delle Donne e culminata il 21 ottobre con il Wonder Woman Day. La campagna punta a dare valore all'emancipazione femminile, invita a guardare il mondo con fierezza e consapevolezza di sé: con lo stesso sguardo indomito di Wonder Woman insomma, ciascuna in riferimento alla propria storia personale e alle proprie sfide quotidiane.
Milano celebra Wonder Woman
Wonder Woman nasce nel 1941: prima le illustrazioni di Harry G. Peter, poi la serie televisiva statunitense con protagonista Lynda Carter, poi i film di successo del 2017 e del 2020, entrambi interpretati da Gal Gadot. Pur attraversando diversi media, ciò che non è mai cambiata è la natura del personaggio: donna forte, coraggiosa, che si batte in nome dell'uguaglianza, della giustizia e della verità. La mostra allestita a Milano comprende tavole e fumetti originali provenienti direttamente dall'archivio DC e da collezioni private, si snoda tra i costumi originali dei film e gli oggetti di scena (archi, frecce, scudi, spade). Presenta allo spettatore anche alcune scene tratte dal mondo della tv e del cinema, dalle prime serie ai più recenti film per il grande schermo. Ne viene fuori una figura mitica, di grande impatto ancora oggi a distanza di 80 anni. Ma oggi, chi sono le Wonder Woman?
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Wonder Woman contemporanee
Il libro Wonderful Women of the World della DC intende celebrare 23 donne che col loro lavoro si sono imposte all’attenzione mondiale, diventando modelli a cui aspirare. Quando si pensa alle eroine contemporanee si pensa a figure davvero molto eterogenee, come dimostrano i saggi del volume, che spaziano da Greta Thunberg a Beyoncé, da Malala a Serena William. Viene dato rilievo ad atlete, attiviste, donne del mondo dello spettacolo tutte diverse per età, provenienza sociale, provenienza geografica, lavoro. In comune, però, hanno tutte l'aver messo davanti a tutto il proprio orgoglio di donne competenti e fiere di sé, desiderose di mostrare al mondo il proprio valore, contro ogni forma di sessismo o maschilismo.
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Essere Wonder Woman oggi
Uno dei complimenti più gettonati e più graditi da rivolgere a una donna è darle della Wonder Woman. Si tratta di un modo per evidenziare caratteristiche certamente positive: autonomia, intraprendenza, coraggio, forza. Queste sono doti che la società quasi impone, visto che essere una donna oggi è ancora una sfida e richiede un impegno quotidiano notevole. Questo impegno, però, a volte si traduce in un'ossessione: il voler essere all'altezza a tutti i costi, il voler fare tutto da sole, il non voler chiedere aiuto, il non volere ammettere di non farcela. Dopo anni in cui ci è stato detto che il nostro posto era in secondo piano rispetto a un uomo, oggi le cose stanno cambiando. L'obiettivo è la parità di genere e questa responsabilità è a volte pesante da gestire. La trasformazione viaggia comunque a passo lento: le donne vengono ancora pagate di meno, occupano posizioni lavorative di inferiore grado e responsabilità, ancora si devono battere affinché possano decidere liberamente sul loro corpo, sono quotidianamente vittime di violenza, abusi, discriminazione.
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In questo quadro è facile immaginare quanto si possa degenerare in una continua insoddisfazione di sé e del proprio operato, anche perché i giudizi sono sempre feroci sia sul lavoro che nel privato. Si parla addirittura di sindrome di wonder woman. Essere un'eroina nella vita di tutti i giorni è impossibile, se lo si interpreta come un aspirare alla perfezione . Non è possibile essere invincibili. Esistono fragilità, esistono debolezze, esistono cedimenti e mostrarli non rende affatto meno eroici, ma più umani. E l'umanità è una dote che non andrebbe mai persa. Persino Gal Gadot si è fatta vedere col tiralatte sul set del suo film, proprio per mostrare quanta determinazione ci sia nelle donne, quanta capacità di far fronte alle molteplici incombenze quotidiane. Wonder Woman non è più solo eroina invincibile e inarrivabile: è anche mamma, è cantante, è attivista, è astronauta, è tennista, è casalinga. Siamo tutte Wonder Woman, ma i superpoteri esistono solo nei film. Quando la forza di volontà non basta, bisogna sapere che chiedere aiuto non ci rende meno eroine.