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Verdure cotte nella dieta dell’uomo di Neanderthal: cucinava anche cereali

L’uomo di Neanderthal già mangiava verdure cotte e cereali, non solo carne.
A cura di Ramona Granato
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uomo di neanderthal mangiava verdure

Non crediamo di aver scoperto chissà che cosa, introducendo le proprietà benefiche delle verdure nella nostra dieta quotidiana. Già i nostri antenati sapevano che verdure e cereali servono a preservare la salute del corpo e rafforzarlo dagli attacchi esterni. Un recente studio pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences ha dimostrato che già l’uomo di Neanderthal era solito cucinare verdure, cereali e carne come poi avrebbe fatto in seguito anche l'homo-sapiens di cui già si aveva notizia. Se questo studio trovasse riscontro, verrebbe a cadere la teoria secondo cui l'uomo di Neanderthal sarebbe declinato perchè la sua dieta di carne non trovava più animali, visto che questi ultimi erano stati colpiti dalla glaciazione.

La ricerca si basa sul ritrovamento in Iraq e nel nord Europa di reperti che testimonierebbero illargo consumo di vegetali e tuberi, ma dai manufatti ritrovati non ci sono ulteriori prove per ipotizzare anche la macinazione dei cereali. Se pensiamo che l'uomo di Neanderthal è vissuto per circa 170mila anni in diverse parti dell’Europa, dell’Asia centrale e del Medio Oriente, possiamo renderci conto che più o meno si cibavano delle stesse verdure a cui possiamo accedere noi oggi, anche se le condizioni climatiche erano diverse. Quando 28mila anni fa, poi, se ne persero le tracce, gli studiosi hanno pensato che si fosse estinto a causa di un morbo simile a quello della "mucca pazza" diffuso per il cannibalismo a cui si era dedicato dopo l'estinzione per glaciazione degli animali. Probabilmente, invece, era sanissimo e noi solo oggi abbiamo scoperto che una dieta vegeratiana fa bene al rene, mentre l'uomo di Neanderthal forse lo sapeva già!

L'ipotesi di cannibalismo si era diffusa quando sono stati ritrovati dei cadaveri completamente spolpati, ma questa nuova ricerca fa presupporre che i Neanderthaliani fossero persone già molto attente ad una dieta varia. Le due proposte vanno a cozzare nella costituzione delle abitudini di vita che possiamo ricostruire a tale distanza. Se fossero stati cannibali, possiamo capire bene che l'organismo si è ammalato nel corso del tempo portando all'estizione. Mentre, al contrario, se la dieta dell'uomo di Neanderthal era varia e ricca di verdure e cereali, vuol dire che si manteneva in forma dentro e fuori e quindi bisogna cercare nuove cause per l'improvvisa sparizione. Questo nuovo dato, però, offre nuovi spunti di ricerca sull'alimentazione dei nostri antenati. E chissà che non possiamo imparare qualcosa da loro!

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