Valentina Sampaio, la prima modella trans di Victoria’s Secret: perché è stata scelta dal brand
La modella brasiliana Valentina Sampaio è destinata a entrare nella storia come la prima modella trans a posare per una campagna di Victoria's Secret. E' stata la 22enne, divenuta celebre nel 2017 dopo essere stata la prima modella trans ad apparire su Vogue Paris, a comunicare ai fan la grande novità, postando un video sul suo profilo Instagram ufficiale. Valentina ha infatti condiviso alcuni scatti e un video dal set della nuova campagna di VS Pink, seconda linea di Victoria's Sercet dedicata alla ragazze teen e lanciata nel 2002. Ad accompagnare il video su Instagram una didascalia in cui Valentina scrive "Never stop dreaming genteeee" ovvero "Non smettete mai di sognare genteee", dopo la pubblicazione sono iniziati ad apparire migliaia di commenti di utenti che hanno mostrato tutto il loro supporto e amore per la splendida modella.
Chi è Valentina Sampaio
La modella è nata uomo ad Aquiraz, un piccolo comune del Brasile nello Stato del Ceará, che fa parte parte di Fortaleza, da papà pescatore e mamma insegnante. Già all'età di 8 anni ha iniziato a sentirsi una bambina e a 10 anni si faceva chiamare Valentina. Con l'aiuto di psicologi e con il sostegno della famiglia ha pian piano iniziato la sua transizione e decide poi di intraprendere la carriera di modella. Appare per la prima volta in passerella all'età di 15 anni e raggiunge la ribalta quando nel 2017 appare sulla copertina di Vogue Paris, è la prima modella trans a conquistare una cover di tale portata, poi ci saranno le copertine per l'edizione tedesca e brasiliana di Vogue e ora arriva la nuova importante campagna per Victoria's Secret. Tra uno shooting e l'altro Valentina continua a studiare Architettura, materia che l'ha sempre appassionata, vuole infatti portare a termine gli studi senza però rinunciare alla carriera di modella che le sta dando tante soddisfazioni.
La crisi del marchio di sexy lingerie Victoria's Secret
La decisione di scegliere una modella transgender arriva in un periodo di grande crisi per Victoria's Secret, infatti il brand ha recentemente annunciato lo stop definitivo per le sfilate evento, che ogni anno venivano organizzate prima di Natale per presentare le sexy collezioni di lingerie, indosso agli splendidi angeli di Victoria, tra cui celebri top come Adriana Lima, Irina Shayk, Alessandra Ambrosio e Izabel Goulart. Il brand nell'ultimo periodo aveva anche annunciato una serie di chiusure di negozi in tutto il mondo. Il marchio è anche finito nell'occhio del ciclone dopo le dichiarazioni di Ed Razek, Chief Marketing Officer di Victoria's Secret, che aveva dichiarato: "Il nostro show è una messa in scena della fantasia e non può prevedere donne trans o curvy". La dichiarazioni contro il mondo LGBT e le donne curvy aveva scatenato una polemica inferocita e una serie di commenti negativi contro il brand che è stato costretto a scusarsi e ritrattare le affermazioni di Razek.
Cambio di rotta per il marchio che si apre alla diversità
Ora, forse anche per migliorare la propria immagine, il marchio annuncia la collaborazione con una modella trans. Del resto i valori di Victoria's Secret sono sempre più lontani dal "diversity mood" che sta invadendo il mondo della moda. Nel fashion system attuale sono moltissimi i marchi che si stanno aprendo alla diversità e soprattutto si stanno spostando verso un concetto di bellezza molto ampio e più inclusivo, un concetto di bellezza che tiene conto di razze, generi e corpi di ogni tipo. Un concetto che che supera andando oltre la bellezza standardizzata e "perfetta" a cui fin ora Victoria's Secret aveva guardato. Sono finiti i tempi in cui a padroneggiare nell'immaginario collettivo erano solo modelle perfette simili a manichini o a Barbie di plastica, del resto anche la celebre bambola dal vitino di vespa non ha più quel vitino e anche lei si è avvicinata a un concetto di bellezza più reale e sano. Il cambio di rotta di Victoria's Secret sembra dunque necessario, anche per scongiurare il totale fallimento del marchio, che potrebbe derivare dal non aver saputo comprendere i tempi. Forse questo cambiamento è arrivato un po' troppo tardi.