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Sfregamento dell’interno coscia: i rimedi della dermatologa per le irritazioni

In estate tantissime donne soffrono di irritazioni da sfregamento. Si tratta di arrossamenti e bruciori causati proprio dallo sfregamento meccanico di parti del corpo, può capitare all’inguine oppure alle ascelle o anche tra le cosce. La dermatologa Federica Osti spiega come guarire e soprattutto prevenire questo problema.
Intervista a Dott.ssa Federica Osti
Dermatologa e docente presso l'Università di Ferrara
A cura di Francesca Parlato
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Estate tempo di gonne, abiti freschi a maniche corte e pantaloncini. E tempo anche di irritazioni da sfregamento. Le più magre, quelle che hanno il thigh gap, lo spazio fra le cosce, forse non hanno mai dovuto fare i conti con questo problema, ma sono tante invece le donne che con l'arrivo del caldo devono fare i conti con arrossamenti, bruciori e talvolta anche gonfiori. "Si tratta di irritazioni di tipo meccanico causate proprio da uno sfregamento o da una pressione costante – ha spiegato a Fanpage.it la dottoressa Federica Osti, dermatologa e docente presso l'Università di Ferrara – Questo trauma irritativo della pelle può presentarsi sotto forma di arrossamento, oppure con delle croste e in alcuni casi anche con sanguinamento". Questo tipo di irritazione può avvenire all'inguine, sotto le ascelle oppure anche sull'attaccatura dei capelli, pensiamo a chi va in bicicletta e indossa il casco per un'ora o più al giorno. "E in alcuni casi, proprio a causa dell'occlusione dei pori, queste irritazioni possono dare luogo anche delle follicoliti".

Sfregamento dell'interno coscia: i rimedi

Fortunatamente questo tipo di irritazione non dura che l'arco di una settimana. Basta applicarci sopra una pomata lenitiva e l'arrossamento andrà via in pochi giorni: "Possiamo utilizzare delle creme all'ossido di zinco, o quelle che si usano per le dermatiti da pannolino. Dobbiamo fare però attenzione al tipo di dermatite, se umida o secca: nel primo caso, se dopo aver applicato dell'ossido di zinco non ci sono grandi miglioramenti probabilmente siamo in presenza anche di una sovrainfezione batterica e per questo sarà meglio farsi controllare dal proprio medico. Se invece è secca per guarire basterà una crema a base di ceramidi o una crema idratante, per ripristinare la barriera cutanea". Unica avvertenza: potreste sentire un leggero bruciore (dovuto all'alcool), evitiamo allora di usarle quando abbiamo una giornata lavorativa davanti e cerchiamo di applicarle la sera prima di andare a dormire. Oltre le classiche creme anche l'aloe ci può aiutare a combattere le irritazioni: "Io suggerisco di prendere il gel di aloe vera al 100% che è fresco allieva il bruciore. Evitiamo di comprare quelli con  aggiunta di profumi che rischierebbero di irritare ulteriormente la barriera cutanea". Se nel giro di una settimana l'irritazione non sparisce è meglio recarsi dal proprio dermatologo: "Se compaiono bollicine con pus o sanguinamento meglio farsi controllare da uno specialista, potrebbe essere necessario infatti ricorrere a una crema antibiotica. E ancora più attenzione se questi arrossamenti si formano tra le pieghe, perché potremmo essere in presenza di un fungo". 

Come proteggere la pelle dalle irritazioni

No, non bisogna rinunciare a shorts, gonne e giromaniche. Se sappiamo di avere una pelle sensibile e che dovremmo stare in piedi per molte ore, basta avere delle semplici accortezze. "Abbiamo varie possibilità – spiega la dottoressa Osti – possiamo decidere di indossare dei pantaloncini aderenti e traspiranti sotto le gonne oppure dobbiamo utilizzare dei lubrificanti nei punti di contatto per far sì che la pelle possa scivolare meglio. Dalla vaselina a un semplice olio: l'importante è fare meno frizione possibile". Cerchiamo allora di scegliere creme con meno ingredienti possibili: prima di acquistarle possiamo provarle sulla mano per valutare proprio la texture e quanto ‘unte' sono. Chi fa sport invece dovrebbe stare molto attento anche nella scelta degli indumenti: "A volte scegliamo delle maglie o dei pantaloncini più larghi per stare più comodi, oppure di cotone perché ci sembrano più freschi, ma non sono delle scelte vincenti. Pensiamo ai maratoneti che magari indossano delle canottiere larghe e possono andare incontro a un'irritazione dei capezzoli, proprio a causa del continuo sfregamento sulla maglia. Meglio scegliere di indossare dei tessuti tecnici, traspiranti e anche aderenti. Sconsigliato il cotone che trattiene a lungo l'umidità". Anche l'umidità infatti può essere causa di irritazioni: "Cerchiamo di cambiarci e asciugarci spesso: evitiamo di restare con indumenti bagnati addosso. Il sudore infatti rilascia sulla pelle uno strato salino che causa attrito e bruciore".

Le informazioni fornite su www.fanpage.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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