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Scottature solari: come si formano e i rimedi consigliati dalla dermatologa

Estate è sinonimo di abbronzatura. Ma anche se sappiamo che il sole è una fonte di energia, salute e vitamina D, bisogna stare attenti a non esagerare per non rischiare che la nostra pelle ne paghi le conseguenze. La dermatologa Chiara Bonatti ci spiega cosa sono le scotatture solari e come prevenirle.
Intervista a Dott.ssa Chiara Bonatti
Dermatologa del Centro Sant'Agostino di Milano
A cura di Francesca Parlato
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Le scottature solari sono reazioni cutanee causate da un'eccessiva e scorretta esposizione al sole. Ma ora prendiamoci un momento per fare un breve esame di coscienza. Pensiamo al nostro comportamento quando siamo al mare e rispondiamo con sincerità a queste domande: uso regolarmente la protezione solare? Evito di espormi nelle ore più calde della giornata? Chi ha risposto no rientra in quell'altissima percentuale di italiani, praticamente il 70%, che secondo un recente sondaggio della Croce Rossa è tutt'altro che ligia a quelle regole che riguardano l'esposizione al sole che ogni anno riempiono siti web, giornali e tv. È finito il tempo di abbronzature selvagge, spalmate come lucertole sui lettini, unte di oli e creme di dubbia qualità. Ovunque siamo, non importa se in vacanza al mare, in montagna oppure ancora a lavoro in città, quando le temperature si alzano e il sole comincia a scottare bisogna fare attenzione e tutelare la nostra pelle per evitare che possa essere danneggiata. "Il primo rischio sono le scottature solari" spiega a Fanpage.it la dottoressa Chiara Bonatti, dermatologa del Centro Medico Sant'Agostino. E attenzione a sottovalutarle visto che si tratta di vere e proprie ustioni. "Le scottature si distinguono in primo e secondo grado. Di primo grado sono quelle in cui si verifica solo l'arrossamento, di secondo grado presentano anche le vesciche".

Come si formano le scottature solari e i fattori di rischio

La pelle non mente. E anche se i residui di una scottatura sembrano scomparire nel giro di qualche mese, a distanza di anni potranno presentare il conto. "Magari non ce ne accorgiamo perché la pelle ci appare rinnovata anche dopo un arrossamento o dopo un'eritema, ma la scottatura è un insulto che comporta un danno permanente della pelle. Molti pazienti spesso arrivano da me dicendo di non aver mai preso il sole, ma la pelle parla. Si formano le macchie, si rompono le fibre di collagene a causa del sole e la pelle appare più rugosa e grinzosa. E purtroppo una scorretta esposizione può anche essere causa dell'insorgenza di tumori della pelle". Non bisogna dimenticare che l'abbronzatura è un'arma di difesa del nostro organismo. "Quando la pelle si trova davanti un pericolo come i raggi UV, reagisce producendo melanina. Per questo purtroppo dobbiamo ricordare che l'abbronzatura è tutt'altro che un segno di salute, ma una strategia difensiva". Il rischio poi è anche di spellarsi. "È una conseguenza dell'ustione, anche abbastanza importante". E chi si espone senza proteggersi in maniera adeguata, nelle ore più calde va più facilmente incontro a questo tipo di problemi, soprattutto nel caso di fototipi chiari, che a differenza di quelli olivastri hanno una maggiore predisposizione alla formazione di arrossamenti e scottature.

Cosa fare in caso di scottature solari: i rimedi

Può accadere anche ai più attenti. Si ritorna da una giornata di mare e ci sentiamo le spalle in fiamme oppure vediamo apparire sul décolleté chiazze rosse e bollicine. Cosa fare in questi casi? "Intanto bisogna fare una distinzione sulla base dell'intensità della scottatura e dell'area. Se la zona interessata è molto calda e rossa e non ci sono bollicine, siamo in presenza di un semplice arrossamento. In questo caso può far bene intanto fare una doccia fresca, per attenuare il bruciore che avvertiamo, poi possiamo utilizzare dei gel lenitivi". I gel sono preferibili rispetto alla crema proprio per la loro composizione meno grassa e più fresca. "Possiamo sceglierlo all'aloe vera oppure all'acido ialuronico. E lo stesso vale anche in caso di eritema". Se invece la situazione è più grave e vediamo apparire sul corpo delle bolle, un semplice gel non basta. "Bisogna sceglierne uno cicatrizzante che favorisca la riepitelizzazione. Oltre a lenire la sensazione di bruciore serve qualcosa che ripristini la pelle dopo l'insulto arrecato". E anche nei giorni successivi è bene seguire alcuni accorgimenti: "Per un paio di giorni sarebbe meglio non spogliarsi sulla spiaggia visto che la pelle si sta rinnovando, ed è più giovane e quindi delicata".

Come prevenire le scottature solari: l’importanza della protezione

Creme, creme, creme. Sono la prima protezione che abbiamo dalle scottature solari. "Io consiglio una crema con fattore di protezione SPF 50 – spiega Bonatti – È molto alta ma non è completamente schermante, dura di più e ci consente comunque di abbronzarci". L'altra regola essenziale ha a che fare con l'orario. "L'ideale sarebbe andare al mare dal mattino presto fino alle 11 e dalle 16 in poi, evitando quindi le ore più calde". Quando il sole scotta, nelle ore centrali della giornata, possiamo rifugiarci sotto l'ombrellone se non vogliamo rientrare in casa e sicuramente, se scegliamo di restare in spiaggia ricordare di applicare di nuovo la crema. "La protezione, è importante ribadirlo, va applicata più volte durante la giornata, in media una volta ogni due ore. Certo molto dipende dal nostro fototipo, da quanto si suda, da quanti bagni a mare si fanno (si anche se le creme sono waterproof va riapplicata!)". E quando si torna a casa è bene anche ricordarsi di usare un buon doposole. "Le loro proprietà lenitive sono utilissime per riparare il danno ricevuto dai raggi UV durante la giornata e svolgono quindi una funzione riparatrice dell'epidermide".

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Scottature solari nei bambini

Discorso a parte va fatto per i bambini. "Purtroppo numerosi studi ci dicono che c'è una relazione diretta tra le ustioni riportate in età pediatrica e la comparsa del melanoma – spiega la dermatologa – I danni prodotti dai raggi del sole sulle cellule possono portare a una modifica del DNA e siccome nei bambini la riproduzione cellulare avviene in modo molto veloce c'è il rischio che il danno si ripercuota su tutte le cellule figlie". Per questo motivo le precauzioni da adottare nei confronti dei più piccoli sono ancora più stringenti. "Intanto è opportuno che indossino sempre cappello e occhiali e poi visto che i bambini amano giocare sulla sabbia io raccomando sempre di utilizzare le magliettine solari. Sono comode e gli permettono di prendere il sole in totale sicurezza grazie alla protezione fisica. Poi ovviamente sulle parti scoperte, come le gambe, è necessario utilizzare la crema". La scelta della crema però deve essere particolarmente accurata, soprattutto se si tratta di bambini più piccoli di sei mesi. "In quel caso, per evitare irritazioni o arrossamenti, bisogna utilizzare delle creme minerali". E anche per i bambini valgono le stesse regole sugli orari. "Assolutamente vietato per loro stare al sole nelle ore più calde. L'orario giusto per loro è la mattina presto e il pomeriggio, preferibilmente dopo le 17, ovviamente poi dipende anche dal posto in cui ci troviamo". Nel caso in cui si verifichi un arrossamento o una scottatura ci sono alcuni rimedi più indicati per le loro pelli. "Possiamo utilizzare delle creme lenitive dopo sole o allo zinco oppure delle pomate cortisonlike, si tratta di creme antinfiammatorie che non contengono cortisone ma che hanno gli stessi effetti".

Le informazioni fornite su www.fanpage.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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