Scomodi ma cool: perché i pantaloni con stivali incorporati piacciono così tanto alla moda?
Pantaboots, pantashoes o leggings-stivali. Chiamateli come volete, ma questo incrocio tra pantaloni e stivali è la nuova ossessione fashion della moda. Galeotto fu Balenciaga, che li lanciò nel 2017: da allora sono spuntati in diverse collezioni e quest'inverno sono stati riproposti da Prada e Saint Laurent. La paladina dei pantaboots è decisamente Kim Kardashian, che ormai indossa quasi esclusivamente le creazioni dello stilista georgiano Demna Gvasalia: indossava i pantaboots sia al Met Gala 2021, quando si è presentata sul red carpet a volto coperto, sia al Saturday Night Live, dove ha sfoggiato un look total pink. Ma perché questi collant con il tacco piacciono così tanto?
I pantashoes nascono con Balenciaga
Lo "stivale-calza" più famoso in assoluto è quello lanciato da Demna Gvasalia nel 2017 sulle passerelle di Balenciaga. Lo stilista georgiano era arrivato da poco alla direzione della casa di moda fondata da Cristobal Balenciaga e i "pantashoes" diventarono uno dei primi pezzi cult legati al suo nome. I pantashoes sono un'evoluzione estrema dei cuissardes o degli stivali-calza in Spandex o in lycra: si "infilano" come un paio di collant e coprono dalla vita ai piedi, con tacco incorporato.
Balenciaga non è stato il primo a proporli: Manolo Blahnik e Rihanna nel 2016 crearono insieme un paio di stivali così alti da essere legati alla cintura. Ma Demna Gvasalia li rese un simbolo della sua estetica tra lusso e streetwear, la cifra distintiva del brand. Affusolati, sensuali e in colori vivaci, i pantashoes uniscono suggestioni del mondo BDSM e dei leggings sportivi anni Ottanta, in un mix assolutamente inedito: nessuna sorpresa, quindi, che siano diventati un feticcio delle star, sfoggiati sui red carpet e sui social.
Il ritorno dei pantaboots: Prada e Saint Laurent
I pantashoes sono ancora un caposaldo di Balenciaga: Kim Kardashian li ha sfoggiati recentemente anche in versione total pink, per una apparizione al SNL. Ma quest'anno Demna Gvasalia è in ottima compagnia: una variante simile (ma "tagliata" alla coscia) è stata proposta da Prada nella collezione Autunno/Inverno 2021-22, con stivali-calze jacquard.
La variante più simile ai pantashoes originali però è quella firmata Saint Laurent: la casa di moda francese ha proposto nella sua collezione Autunno/Inverno 2021-22 i "pantaboots". Cambia il nome ma non la sostanza: si tratta di un pantalone (o un jeans) che anziché terminare alla caviglia "prosegue" con le scarpe e i tacchi, in un pezzo unico. Sul sito sono in vendita in versione denim, scamosciata o in pelle verniciata, per adattarsi a ogni look.
Perché la moda ama gli stivali "uniti"
Ma come si indossa questo particolare capo? Si "infilano" come i normali pantaloni e poi si "chiudono" con una pratica zip che dal tallone arriva al polpaccio. Affusolati e sensuali, il segreto del loro fascino è proprio nella loro stranezza: il mondo della moda ama tutto ciò che è fuori dagli schemi, inedito, in grado di creare "hype" sulle passerelle e sui social. Da diverse stagioni infatti impazzano le "ugly shoes", antiestetiche ma molto cool proprio perché sono inconfondibili e peculiari. vi ricordate le Yeezy Slides, le antiestetiche ciabatte da piscina indossate dalle star? O le scarpe-calza di Balenciaga? I pantaboots poi sono la stravaganza per eccellenza: ricordano le tutine dei supereroi, strizzano l'occhio al bondage e sono immediatamente riconoscibili. Scommettiamo che saranno la prossima ossessione fashion della moda?