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Pillola dei cinque giorni dopo, cade l’ultima barriera: niente obbligo di ricetta per le minorenni

È di pochi giorni fa la notizia che non esiste più l’obbligo di prescrizione per le minorenni che devono acquistare la pillola dei cinque giorni dopo. Come funziona la contraccezione d’emergenza e cosa vuol dire questo cambio di passo, soprattutto per le adolescenti, lo abbiamo chiesto alla ginecologa Manuela Farris e alla psicologa Elena Rosci.
Intervista a Dott.ssa Manuela Farris
Ginecologa e consigliere della SIC (Società Italiana di Contraccezione)
A cura di Francesca Parlato
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Il corpo è mio e decido io. Anche se sono minorenne.
Potrebbe essere questa l'evoluzione del famoso slogan delle femministe degli anni '70. A cinquant'anni di distanza da quelle piazze, arriva la notizia che anche per chi ha meno di 18 anni la pillola dei 5 giorni dopo è acquistabile in farmacia senza prescrizione medica. Una grande novità che abbatte finalmente le barriere all'uso della contraccezione d'emergenza anche per le adolescenti. A compiere questo passo è stata l'Aifa, l'Agenzia Italiana del Farmaco, che con una determina emanata lo scorso 8 ottobre ha eliminato l'obbligo di ricetta.

La contraccezione d'emergenza

Quando si parla di pillola del giorno dopo o dei cinque giorni dopo, è sempre importante sottolineare che si tratta di una contraccezione d'emergenza e non di un farmaco abortivo: "C'è un motivo semplice per cui non si può definire un farmaco abortivo – spiega la dottoressa Manuela Farris, specialista in Ginecologia e Ostetricia e consigliere della SIC (Società Italiana di Contraccezione) – e sta nel fatto che esiste la possibilità di fallimento. Anche se la percentuale di efficacia è molto alta, va dal 95 al 98% se viene assunta a poche ore dal rapporto non protetto, esiste la possibilità seppur minima che non faccia effetto". A influire sull'efficacia della pillola ellaOne è quindi anche il fattore tempo: "È sbagliato infatti chiamarla pillola dei cinque giorni dopo perché fa pensare che ci siano cinque giorni di tempo per poterla assumere. In realtà prima la si prende meglio è, perché la sua efficacia si riduce col passare delle ore". 

Come funziona la pillola ellaOne

Alla base della pillola c'è una sostanza che si chiama Ulipristal acetato: "Si tratta di un modulatore selettivo del recettore pregestinico che è in grado di spostare l'ovulazione". Dopo aver assunto la pillola il ciclo potrebbe ritardare di un paio di giorni sulla data prevista: "Potrebbe capitare che la pillola venga assunta proprio durante i giorni dell'ovulazione e questo potrebbe provocare un'interferenza e qualche perdita di sangue prima del ciclo vero e proprio, ma non bisogna spaventarsi, è assolutamente normale. Se invece le mestruazioni ritardano più di una settimana è bene fare un test per verificare se si è incinta". Per quel che riguarda gli effetti collaterali di elleOne non ci sono significative segnalazioni: "A parte questo lieve ritardo del ciclo, ci sono alcune donne che dicono di aver sofferto di nausee, ma si tratta del 3-5% dei casi (attenzione se ci fosse del vomito entro due ore dall'assunzione è necessario prendere di nuovo la pillola), qualcuna accusa dei lievi dolori come quelli mestruali o emicrania (1-2% di donne). E nessun effetto neanche sul ciclo mestruale quanto a flusso e durata". Infine c'è un importante falso mito da sfatare a proposito della contraccezione d'emergenza: "Spesso sento dire che se si assume questa pillola più di una volta si diventa sterile. Non è affatto vero, è una bufala". 

Via le barriere

Eliminare l'obbligo di ricetta è importante per almeno due motivi: il primo riguarda la privacy, in questo modo infatti una giovane ragazza che deve porre rimedio a un rapporto sessuale non protetto non dovrà per forza raccontare la sua necessità a un medico, e il secondo riguarda l'abbattimento delle tempistiche, che abbiamo visto essere fondamentali per garantire l'efficacia del farmaco. "Ipotizziamo che sia ancora valido l'obbligo di prescrizione e proviamo a immaginare che si sia avuto un rapporto non protetto intorno alle 23. Non è certo un motivo valido per andare al pronto soccorso. E allora si aspetta il mattino dopo, si prende appuntamento con il medico o con il consultorio, e passano ore prima di ottenere una ricetta, e più ore passano minore sarà l'efficacia del farmaco". E poi si tratta di un farmaco che non ha alcuna controindicazione: "Tutte le organizzazioni scientifiche – spiega la ginecologa – Sono d'accordo sul fatto che non ci sono rischi. E anche a gravidanza in corso, la pillola non causa alcuna interferenza. Paradossalmente se si soffre di gastrite prendere un'aspirina, un medicinale per cui non esiste l'obbligo di prescrizione medica, è più pericoloso che assumere la pillola". È importante tenere a mente che la ellaOne è una contraccezione d'emergenza, non può essere utilizzata abitualmente: "Anche se non ci sono controindicazioni, assumerla con troppa frequenza vorrebbe dire spostare di volta in volta l'ovulazione, lasciando così più margini di rischio per una gravidanza in caso di ulteriori rapporti non protetti. Il consiglio è quello di andare da un ginecologo per informarsi su quali sono le possibilità a disposizione per proteggersi da una gravidanza. Alle pazienti più giovani che acquistano la pillola in farmacia è consegnato anche uno foglio informativo con tutti i metodi di contraccezione". 

L'importanza dell'educazione sessuale

Se un'adolescente è costretta a ricorrere alla contraccezione d'emergenza, a meno che non ci sia stato un incidente come la rottura di un preservativo, una pillola dimenticata o peggio ancora una violenza subita, vuol dire che è mancata o è stata insufficiente l'educazione sessuale. "L'utilizzo della pillola del giorno dopo è sempre un fallimento – spiega a Fanpage.it Elena Rosci, psicologa, psicoterapeuta e docente presso l'Istituto Minotauro – A meno che non ci siano stati incidenti che ne richiedono l'utilizzo, vuol dire che agli adolescenti non è stato spiegato il modo in cui proteggersi da gravidanze indesiderate. A mio avviso l'educazione sessuale dovrebbe iniziare anche prima dell'adolescenza, prima ancora che compiano 14 anni". Un compito che molto spesso viene lasciato alle madri, quando invece sarebbe opportuno affrontare nelle giuste sedi e con i giusti strumenti: "In alcune scuole questo tipo di lavoro viene svolto in maniera assolutamente completa, in altri invece non esiste affatto l'educazione sessuale. Non dimentichiamo che avere a che fare con gli adolescenti vuol dire relazionarsi con persone che ragionano e si comportano seguendo la loro parte più impulsiva: per questo motivo gli interventi educativi devono essere fatti da esperti in materia". Il foglio informativo che l'Aifa garantisce alle adolescenti che acquistano la pillola ellaOne è sicuramente importante, ma più importante ancora è prevenire e informare le adolescenti sui metodi contraccettivi che hanno a disposizione. "Sono d'accordo sul fatto che non sia necessario l'obbligo di ricetta per le minorenni – conclude la psicologa – ma a questo provvedimento andrebbe affiancato un investimento significativo sull'educazione sessuale dei ragazzi".

Le informazioni fornite su www.fanpage.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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