Natale a tavola: attenzione ai digiuni prima o dopo le grandi abbuffate, non sono salutari
A Natale nessuno vuole pensare alla dieta. Pranzi luculliani, cenoni e brindisi sono all’ordine del giorno. Ma va bene lasciarsi andare a tavola, far saltare tutti i freni, con l’idea che da gennaio si ricomincia con dieta e palestra? “Gli eccessi non sono mai sani” ha dichiarato a Fanpage.it la dottoressa Monica Cimino, biologa nutrizionista, specialista in Scienze dell'Alimentazione e ricercatrice presso la Seconda Università di Napoli. Pensiamoci due volte allora prima di chiedere un bis. Domandiamoci se abbiamo davvero voglia di un secondo piatto di pasta o se siamo effettivamente già sazi. Eccedere a tavola è un comportamento che rischia anche di procurarci dei sensi di colpa e di farci pensare a un digiuno come possibile soluzione."Non bisogna mai fare delle restrizioni importanti perché si è mangiato troppo oppure perché si crede che in questo modo il giorno dopo si potrà mangiare senza limiti. Se in un solo giorno, tra antipasti, primi piatti e dolci, mangio oltre 3000 calorie, questo non vuol dire che per i due giorni successivi dovrò digiunare per riequilibrarle. Niente di più sbagliato. L'alimentazione non si misura soltanto in termini numerici".
Digiuno prima del cenone? No, grazie
Controllare i propri istinti a tavola non vuol dire mettersi a dieta o sentirsi privati della libertà di una fetta di panettone. Si sbaglia quando si inizia a oscillare tra la voglia di non rinunciare all'ultimo tortellino e l'idea che il digiuno compensativo sia salutare, oltre che funzionale. "Quando digiuniamo, anche se siamo leggermente in sovrappeso – spiega la dottoressa – non andiamo a consumare soltanto i grassi, ma anche i muscoli del corpo, perché è lì che si trovano gli zuccheri necessari all'organismo. E anche se la bilancia sembra darci delle buone notizie dopo un digiuno, si tratta soltanto di un'illusione". In questi giorni di feste conviene allora non farsi trovare impreparati e avere sempre a portata di mano nel frigorifero un'insalata, una fettina di carne e anche qualche fetta di pane: "Così, al ritorno a casa dopo un pranzo pesante, possiamo fare un pasto che sia completo e allo stesso tempo leggero. Non dimentichiamo che una piccola quota di carboidrati è sempre necessaria, basta anche una patata".
Un bicchiere di vino al giorno e stop
Oltre alle maratone di cibo durante le feste non mancano mai occasioni per brindare e bere una coppa di champagne. Anche in questo caso non bisogna rinunciare del tutto al piacere di un bicchiere di vino a tavola, ma non bisogna esagerare." Lo sappiamo – spiega la dottoressa – l'alcol è tossico per il nostro corpo, ma un bicchiere di vino al giorno è assolutamente concesso. Questo però non vuol dire che se per due giorni non beviamo vino o alcolici, il terzo giorno possiamo triplicare la dose. In questo modo rischiamo di sovraccaricare il nostro fegato che, come una macchina sottoposta a un surplus di lavoro, rischierà di usurarsi prima del previsto". Che sia vino o cibo, non c'è differenza. Durante le feste, evitiamo di oscillare da un eccesso all'altro, passando da grandi abbuffate a digiuni punitivi e lasciamoci guidare dal nostro buon senso.