Le eroine che hanno combattuto il Covid diventano delle Barbie: sono un’ispirazione per le ragazze
La Barbie è sempre stata un regalo ambitissimo: intere generazioni sono cresciute guardando a questa bambola come a un vero e proprio oggetto del desiderio, conservandola con cura e anche un po' di gelosia. Nel tempo Barbie ha saputo adattarsi alla società, rappresentandola con sempre maggiore fedeltà. In risposta a chi accusava la Mattel di proporre un ideale di donna stereotipata, l'azienda ha risposto facendo ricoprire alla sua bambola, la più famosa del mondo, tutti i ruoli e tutti i lavori possibili. Non poteva mancare l'omaggio alle grandi donne che si sono distinte durante la pandemia.
Tante Barbie per tante donne diverse
Alla bambola vestita da principessa, magra, con gli occhi azzurri e i lunghi capelli biondi onnipresente agli inizi, si sono affiancate negli anni tipologie molto più eterogenee, ma anche molto più rappresentative. Hanno fatto la loro comparsa la bambola curvy, quella con la divisa da medico, quella astronauta, quella coi guantoni da pugile, quella col velo islamico e quella in carrozzina. Tante Barbie quante sono le donne del mondo insomma, tutte diverse tra loro ma tutte con grandi sogni e ciascuna unica e di valore a suo modo.
Barbie sostiene i sogni delle donne
Mattel, attraverso la Barbie, è da tempo impegnata per promuovere l'empowerment femminile, celebrando donne che con la loro tenacia e il loro talento si sono imposte e sono diventate un esempio, una fonte di ispirazione per intere generazioni. Sono le Role Model, quelle che non hanno mai lasciato che la loro ‘diversità' intralciasse la realizzazione dei loro sogni, tramutandola in fiera unicità. Sono state trasformate in bambole la curvy model Ashley Graham, l’atleta paralimpica Bebe Vio ed è diventata un Role Model femminile anche l’Estetista Cinica. La bambola con le sembianze di Cristina Fogazzi vuole incitare le donne a credere nel proprio potenziale e a realizzarsi senza timore, senza farsi abbattere dagli ostacoli, ma anzi amandosi e credendo in se stesse.
Le nuove Barbie sono donne di scienza
Mattel ha deciso di premiare le donne del settore scientifico che si sono distinte durante la pandemia per il loro encomiabile lavoro e la loro dedizione. Sono sei professioniste che hanno dedicato alla scienza la loro vita, ciascuna di loro ha contribuito a fare passi avanti per sostenere i malati, per sconfiggere il virus, per mettere a punto terapie o vaccini efficaci. Una di queste è la dottoressa australiana Kirby White: sua è stata l’iniziativa Gowns for Doctors, tesa a sviluppare camici lavabili e riutilizzabili velocemente, per andare incontro ai lavoratori in prima linea durante la pandemia. È stata omaggiata con una bambola a propria somiglianza anche la dottoresssa Sarah Gilbert, che ha co-sviluppato il vaccino AstraZeneca. Ci sono poi l'infermiera del pronto soccorso Amy O'Sullivan (che ha curato il primo paziente affetto da Covid-19 al Wycoff Hospital di Brooklyn), Audrey Cruz (medico in prima linea a Las Vegas), Chika Stacy Oriuwa (psichiatra canadese dell'Università di Toronto che ha combattuto il razzismo nel settore sanitario) e la ricercatrice biomedica brasiliana Jaqueline Goes de Jesus (che ha studiato il sequenziamento del genoma di una variante del virus in Brasile).
Tutte queste donne si sono distinte in un settore, quello delle STEM (discipline scientifico-tecnologiche) dove gli stereotipi sono ancora molto forti. È percepito come un mondo per soli uomini e la parità di genere è ancora lontana dall'essere raggiunta. Per questo è importante dare voce a quelle donne che, consapevoli di avere davanti un percorso pieno di ostacoli e difficoltà, hanno creduto nel loro sogno e nella loro passione. Le sei donne omaggiate da Mattel sono icone di forza e talento, sono una fonte d'ispirazione e dicono alle nuove generazioni: puoi essere chi vuoi.