Laura Pausini regina di scacchi: la trasformazione di stile della cantante
Il 2021 sarà un anno d'oro da ricordare per Laura Pausini. A marzo ha trionfato ai Golden Globe, poi è tornata in qualità di ospite sull'amato quanto temuto palco dell'Ariston dove tutto è iniziato e dulcis in fundo ha ottenuto una nomination agli Oscar, che ha inorgoglito l'intero Paese. La cantante romagnola era in corsa per la vittoria nella categoria Migliore canzone con il brano Io Sì/Seen, colonna sonora del film The Life Ahead – La Vita Davanti a Sé di Edoardo Ponti. Non ce l'ha fatta a portare a casa la statuetta, bissando la già notevole impresa del Golden Globe, ma restano nella storia le sue urla incontenibili di gioia una volta appresa la notizia della candidatura. Si è dovuta "accontentare" di una performance nel pre-show degli Oscar 2021. Adesso la Pausini sta lavorando assieme ad Amazon Studios per girare il suo primo film documentario, che sbarcherà direttamente su Prime Video nel 2022, un lungometraggio sulla sua vita: la vita della regina della musica italiana, che per un giorno è diventata anche regina della scacchiera.
Laura Pausini, la regina della musica italiana
Laura Pausini è la cover girl di L'Officiel. Nell'intervista ha ripercorso questo anno così speciale per lei, costellato di successi. L'Oscar non è arrivato, ma la sola nomination è stata per lei fonte di enorme gioia, perché è stata la prima cantante italiana candidata: "E sono stata la prima in generale candidata agli Oscar con una canzone scritta in italiano" ha sottolineato orgogliosa. Eppure per lei niente eguaglia l'emozione sanremese. Sarà perché quel palco ha dato avvio alla sua strepitosa e ineguagliabile carriera, ma l'Ariston resta il luogo che la agita di più: "Agli Oscar non avevo paura, ero sotto controllo, ero emozionata ma ero più felice e gasata. Invece a Sanremo… Io lì ho paura, si vede che è il posto dove sono cresciuta e nata ed è cambiata la mia vita. E lì mi sento che devo cantare meglio di sempre e alla fine, probabilmente, è troppo grande la responsabilità dentro di me e quindi non canto mai bene".
Per il servizio fotografico ha posato su una scacchiera in due versioni regali, una fiabesca e una moderna. In quest'ultima indossa blazer e pantaloni di lana abbinati a camicia di viscosa (look MSGM), con stivali alti dal tacco vertiginoso Versace. A completare il tutto una collana Stella McCartney. Nel look total black invece sembra appena uscita da un castello delle fiabe. Camicia e gonna con struttura in crinolina sono una creazione dello stilista Fausto Puglisi per Roberto Cavalli, ulteriormente arricchita dal cappello con foulard firmato Flapper, il progetto che porta avanti dal 2013 Genevieve Xhaet interamente dedicato a copricapi e turbanti. Quello per Roberto Cavalli è un amore di vecchia data: lui ha firmato interamente i suoi look per il World Tour 2011.
La moda è come la musica: è arte
Nell'intervista la cantante non ha parlato solo di musica, ma anche del suo rapporto con le Maison e la moda, dicendosi convinta che questa sia una vera e propria forma d'arte: "Gli stilisti, con una sfilata, fanno davvero quello che facciamo noi in sei mesi di tour" ha detto. Da grande sostenitrice del Made in Italy ha speso parole di grande ammirazione per Giorgio Armani e Pierpaolo Piccioli.
Del primo ha ricordato: "Lui voleva sempre il nero, qualcosa di non tanto voluminoso, non troppo morbido perché il mio corpo è morbido, mi ha spiegato che mettendomi cose più squadrate avrei aiutato il mio fisico a essere più in linea con quello che desideravo. Mi ha vestita per dieci anni praticamente sempre con la giacca nera e i pantaloni neri". Discorso leggermente diverso per Piccoli: "Mi piace come ragiona, il fatto che continui a vivere a Nettuno dove è nato. E mi piace che continui a studiare sempre, perché lui sa tante cose ma non si ferma mai, comunque ogni volta, ricerca e ricerca, che è la vera ragione per cui uno può essere identificato come artista. Ricercare è il dovere e il piacere dell’artista". E forse in questo aspetto ritrova anche una parte di sé, quella pronta a mettersi in gioco e sperimentare, per evolvere senza restare immobile, che è ciò che ha fatto in questi anni di carriera e che l'ha portata a essere l'artista italiana più amata al mondo.