La rivoluzione di Valentino: torna a Roma e fa sfilare maschere oro, tacchi scultura e colori fluo
Dopo anni di passerelle parigine, Valentino torna a Roma. Lo fa con la sua nuova collezione di Alta Moda presentata all'interno della kermesse francese, ma dalla Sala Grande della Galleria Colonna, gioiello del barocco nel cuore di Roma. La Paris Fashion Week quest'anno è interamente digitale per via della pandemia: una grave perdita per gli addetti ai lavori, ma anche l'opportunità per superare i confini fisici e di trovare nuove idee creative. Così Valentino ha potuto presentare la sua collezione da Roma, città in cui è nato l'atelier fondato da Valentino Garavani e Giancarlo Giammetti nel 1960. Parole d'ordine della collezione: essenzialità e contrasti. Capi puliti dalle linee scivolate, declinati sia al maschile che al femminile, si alternano a tute di paillettes, stivali dorati alti sopra al ginocchio e zeppe metallizzate di altezze impossibili. La palette di toni neutri si scalda con tonalità accese e fluorescenti: fucsia, arancio, turchese, verde lime.
Valentino disegna il guardaroba essenziale per lui e per lei
Nei corridoi affrescati della Galleria Colonna, tra stucchi dorati e opere d'arte, sfilano gli abiti disegnati da Pierpaolo Piccioli in un allestimento creato insieme a Robert Del Naja dei Massive Attack. Uomo e donna si alternano sulla passerella: le linee e i colori dei capi sono gli stessi, declinati in versione maschile e femminile. Le modelle ondeggiano su tacchi altissimi e zeppe vertiginose rafforzate da un altissimo plateau. Le silhouette, essenziali e morbide, richiamano gli anni Settanta in un gioco di sovrapposizioni: dolcevita in lurex portati sotto le camicie e blazer dai colori neutri, come il beige e il nocciola. La palette cromatica viene spezzata da contrasti fluo: cappotti fucsia, abiti verde evidenziatore, cappe arancio acceso, giallo saturo e turchese. E ovviamente, l'iconico rosso Valentino. All'Haute Couture generalmente si associano abiti da gran sera principeschi: Pierpaolo Piccioli stravolge tutte le regole con gonne dritte e lungo con lo spacco o voluminose in taffetà, semplicissimi abiti smanicati in crêpe di seta, bermuda da indossare con maxi stivali lucidi, cappotti traforati o lavorati con il celebre motivo di rose della Maison, uguali sia per l'uomo che per la donna.
La sfilata è un ballo in maschera iper moderno
La sfilata si intitola "Code Temporal" e gioca su capi senza tempo, che uniscono il passato rigoglioso della galleria Colonna alla contemporaneità degli abiti in passerella. L'oro, simbolo di valore senza tempo, ricorre in tutta la collezione negli stivali vertiginosi, nei tacchi e nel make up delle modelle, come una vera e propria maschera che copre il volto. Gli ultimi look a uscire sono vere e proprie opere preziose: abiti lunghi di paillettes scintillanti, gonne sontuose e guanti alti fin sopra il gomito. Un ballo in maschera senza tempo, che unisce codici estetici nuovi e antichi, materiali preziosi e lavorazioni d'avanguardia. Nulla di tutto questo sarebbe stato possibile senza la mano esperta delle sarte, che hanno creato gli abiti gioiello della collezione: il video di presentazione si chiude proprio con un omaggio del designer Pierpaolo Piccioli alla loro maestria.