Katia Follesa nel mirino degli haters perché dimagrita: «Un po’ troppo gnocca per fare la comica»
I cambiamenti fisici delle celebrities attirano sempre l'attenzione e finiscono col diventare oggetto di commenti non sempre sensati e per nulla costruttivi. L'apparizione di Adele al Saturday Night Show, con i suoi 40 kg in meno post dieta Sirt, ha meravigliato tutti: una trasformazione notevole, su cui qualcuno però ha anche avuto da ridire. In risposta a chi chiedesse come mai la scelta di condurre e di non cantare qualcuno su Twitter aveva scritto che quella capacità l'aveva persa assieme ai chili e che ormai era diventata "troppo magra". La stessa cosa è successa a Katia Follesa, che ha ricevuto molte critiche ultimamente, in seguito alla pubblicazione di alcune foto su Instagram in cui appare dimagrita. La "nuova versione" della comica non piace: qualcuno ritiene che non sia un bel messaggio il fatto che anche lei si sia adeguata agli standard di magrezza, lei che era sempre stata in pace con le sue rotondità. Qualcuno le scrive addirittura che ora che è più magra non fa più ridere. Che siano gli haters, i veri comici della situazione?
Katia Follesa, da «pienotta» a «troppo gnocca»
Il body shaming non chiama in causa soltanto le offese alle persone in sovrappeso, ma tutte coloro che si discostano da quei prototipi di perfezione fisica che è facile trovare soprattutto sui social e che vengono percepiti come giusti, come gli unici possibili. Il body shaming quindi riguarda le donne a cui viene fatta notare la cellulite, quelle di cui viene criticata l'acne o difetti vari, ma può riguardare anche le persone magre, accusate di essere "troppo magre". Per fortuna qualcosa si sta muovendo e le cose forse stanno cambiando, visto che sempre più si sta promuovendo la bellezza della normalità, difetti compresi. Agli haters però non sfugge niente, sempre pronti a puntare il dito e a scovare imperfezioni sul corpo altrui. Lo sta scoprendo a sue spese anche Katia Follesa. La comica che ha esordito su Italia 1 quasi 20 anni fa porta avanti da allora una solida carriera televisiva. Dopo aver pubblicato una foto in abito da sera ha ricevuto una serie di commenti spiacevoli da parte degli utenti. Qualcuno le scrive: «Perdonami….un po’ mi dispiace Katia che tu sia diventata così… magra (certo anche così bella!) perché eri l’esempio di come si possa essere degli ottimi professionisti e lavorare in tv pur con qualche chilo di troppo». Qualcuno va oltre: «Un po’ troppo gnocca per fare la comica» e «Quasi… quasi…non fai ridere…», come se aspetto fisico e professionalità avessero un legame indissolubile e certe professioni fossero "per i magri" e certe altre "per i grassi". Insomma, il passaggio da una forma fisica a un'altra modificherebbe di colpo anche le proprie abilità.
La risposta di Katia Follesa agli haters
In seguito a questi commenti Katia Follesa ha voluto sottolineare che non è certo il peso sulla bilancia a determinare quanto un'attrice comica faccia ridere. Non dipende dall'essere in sovrappeso e non dipende dal dimagrire. Per questo su Instagram ha chiesto ai suoi follower se realmente pensassero che la capacità di far divertire il pubblico fosse collegata all'aspetto fisico. Dai commenti ricevuti sotto alle foto sembrerebbe di sì per alcuni. E anche chi si complimenta con lei per la perdita di peso, tra le righe fa comunque insinuazioni poco piacevoli: «Come sei bella, lo eri anche più pienotta», oppure «Sempre più bella e sexy, anche se ti preferivo un po'più in carne». E poi c'è anche il maschio alfa che ci tiene a far sapere come funziona il mondo: «Le belle f. non fanno ridere di solito. Il maschio alfa si concentra su altro e ciao, ma ci piaci anche così sfinata». Fortunatamente l'attrice ha ricevuto anche il sostegno di uno schieramento opposto di follower, quelli che sanno benissimo che lei è sempre la stessa, chilo più o chilo meno: «Fai ridere con e senza kg perché è il tuo viso, i tuoi occhi, le tue espressioni e movenze che ti rendono una comica sui generis» e ancora «Tu sei sempre splendida e la tua bravura non si perde con i chili in meno».