Kate e William preoccupati per il futuro dei principini: Charlotte e Louis dovranno lavorare
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Il lavoro nobilita l'uomo, recita un vecchio adagio, che i Duchi di Cambridge sembrano aver preso alla lettera anche per chi ha già il sangue blu. I figli minori del principe William e di Kate Middleton saranno incoraggiati a scegliere una professione e a lavorare da adulti, per non cadere nella sindrome "del mancato erede al trono". Se il piccolo George infatti ha già un destino tracciato davanti a sé (è terzo in linea di successione) per Charlotte e Louis sarà diverso: avranno incarichi e dovere reali e parteciperanno attivamente alla vita della monarchia, ma i genitori vogliono che trovino la loro strada.
Perché Louis e Charlotte dovranno lavorare
William e Kate sono genitori moderni: nonostante il loro status reale hanno cercato di dare ai figli un'infanzia quanto più normale possibile. Kate per esempio passa molto tempo insieme ai piccoli, coinvolgendoli nelle attività di cucina e nella vita all'aria aperta. Molte volte sono stati fotografati durante un pic-nic al parco o a fare compere per la scuola, come ogni famiglia normale.
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Quando cresceranno, la piccola Charlotte (6 anni) e Louis (3 anni) saranno incoraggiati a trovarsi un lavoro, come ogni adolescente. L'esperta Angela Mollard ha riferito in un programma australiano, Sunrise, che i Cambridge hanno "paura" che i piccoli soffrano la mancanza di uno scopo e di un ruolo definito, com'è stato per i principi Andrea ed Edoardo, i fratelli minori di Carlo.
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La nuova monarchia "ridotta"
Anche perché, secondo le analisi del Telegraph, la monarchia cambierà notevolmente dopo la morte di Elisabetta: non più centinaia e centinaia di eventi a cui presenziare ma un nuovo modello più snello e funzionale. Carlo ha in mente di "ridurre" il Palazzo a sette "working royals" che svolgano gli incarichi di rappresentanza e presenzino agli eventi ufficiali strettamente necessari. Tutti gli altri dovranno ingegnarsi e darsi da fare come tutti i cittadini (principini inclusi).