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Integratori per il sistema immunitario? No, grazie. Bastano frutta, verdura e semi

Il consumo di integratori nel 2020 è schizzato del +237% e sicuramente la causa è da ricercare nella paura del Coronavirus. Rinforzare le difese immunitarie è sicuramente importantissimo, ma davvero abbiamo bisogno di un’integrazione chimica? A questa domanda risponde la nutrizionista e ricercatrice Renata Bracale.
Intervista a Dott.ssa Renata Bracale
Nutrizionista e ricercatrice presso l'Università del Molise
A cura di Francesca Parlato
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Gli italiani sono tra i maggiori consumatori in Europa di integratori. A dirlo sono i dati raccolti per l'ultima indagine della Federsalus, che dimostrano che l'Italia con una quota pari al 27% (seconda la Germania con il 18%) è leader del mercato europeo degli integratori. E soltanto nel primo quadrimestre del 2020, causa pandemia, il mercato è cresciuto, facendo schizzare fino al 237% in più, i consumi di alcune tipologie di prodotti, come quelli a base di vitamina C, rispetto allo stesso quadrimestre del 2019. Sono migliaia le persone che ripongono la speranza che degli integratori siano in grado di rinforzare le loro difese immunitarie e che li mettano al riparo dal Coronavirus. "Quest'anno più che mai – spiega la dottoressa Renata Bracale, nutrizionista e ricercatrice presso l'Università degli Studi del Molise – dobbiamo implementare il nostro sistema immunitario per cercare di fronteggiare al meglio l’emergenza da Covid-19. Ma attenzione, dobbiamo ricorrere a un'integrazione chimica mirata soltanto quando non è possibile migliorare le nostre difese attraverso l'alimentazione, facendo delle opportune valutazioni caso per caso". In alcune persone, pensiamo agli immunodepressi o ai soggetti fragili come gli anziani affetti da patologie neurodegenerative o i pazienti oncologici, può essere effettivamente necessario ricorrere a un'integrazione per implementare il sistema immunitario: "È indispensabile però – avverte la dottoressa – fare delle analisi del sangue per capire se ci sono delle carenze: in genere bastano delle analisi ematochimiche, che ci indicano i valori della sideremia, della transferrina e della ferritina, delle vitamine come la B12 e la A e di minerali come il calcio e il potassio".

L'infiammazione cronica dell'organismo

A mettere a repentaglio la salute del nostro organismo è anche l'infiammazione cronica: "Negli ultimi anni se ne sta parlando molto: si definisce inflammaging, ovvero lo stretto rapporto tra infiammazione ed invecchiamento dell’organismo. In particolare le persone obese o sovrappeso sono particolarmente soggette all'inflammaging, poiché il loro tessuto adiposo produce un eccesso di adipochine, ovvero delle sostanze a effetto pro-infiammatorio". Indispensabile dunque per proteggerci, sia dal Coronavirus, che da altre malattie, è scongiurare questo tipo di infiammazione: "Le armi per difendersi dall’inflammaging sono il rafforzamento di alcune abitudini salutari, come l’attività fisica regolare – chiarisce la dottoressa – e rispettare il benessere del nostro microbiota, ossia l’insieme dei batteri che colonizzano il nostro intestino e che rappresentano il cuore pulsante e vivo del nostro sistema immunitario. Fondamentale è quindi, la scelta e l’utilizzo di alimenti nutraceutici antiossidanti, che riequilibrino il nostro microbiota intestinale".

Integrazione naturale

Per tenere in salute il nostro microbiota, per far sì che tutti i nutrienti necessari siano ben rappresentati nel nostro organismo non serve ricorrere a integratori. Si parla di integrazione naturale quando si riesce a introdurre, semplicemente attraverso la dieta, gli alimenti necessari al nostro fabbisogno: "Dobbiamo imparare a portare in tavola, nel nostro quotidiano, gli alimenti e le spezie che contengono specifici nutraceutici e antiossidanti e che siano in grado di spegnere l'infiammazione e aumentare le nostre difese immunitarie. Ad esempio il pesce, il tè verde e anche alcune spezie". Seguire un regime alimentare che sia il più possibile aderente alla dieta mediterranea può rivelarsi una scelta vincente: "L'obiettivo deve essere anche il raggiungimento del giusto equilibrio tra i due tipi di grassi polinsaturi: gli Omega6 e gli Omega3. I primi sono maggiormente presenti negli oli vegetali, mentre i secondi abbondano nel pesce. La frutta secca e semi oleosi, come noci, mandorle e altri semi, come quelli di chia, di sesamo e di lino sono ricchissimi di Omega3". Anche la cannella ha un forte effetto antiossidante: "Suggerisco di spolverare il caffè con la cannella: in questo modo andremo a spegnere l'acidità del caffè e otterremo a lungo andare un importante effetto antinfiammatorio. Pensiamo anche alla curcuma: se la utilizziamo per insaporire, una crema di peperoni ad esempio, può rivelarsi una preziosissima alleata della nostra salute. Lo stesso vale per il tè verde e il tè bianco: che sono entrambi ricchissimi di catechine (e contengono poca teina) delle sostanze con un grande potere antiossidante e un effetto antinfiammatorio altrettanto significativo". 

I veri superfood? La frutta e la verdura

Per evitare di ricorrere a un'integrazione chimica allora è importante seguire un regime alimentare ricco di frutta e verdura. "I veri super food sono frutta e verdura ricchissime di vitamina C, B12, zinco e selenio che rinforzano le nostre difese e aiutano la crescita cellulare. Ed ancora, l’olio extravergine di oliva è invece ricchissimo di antiossidanti e di vitamina E che contrasta le aggressioni dei radicali liberi e ci protegge efficacemente da virus e batteri". Non ci sono quantità suggerite o alimenti da pesare sulla bilancia: "Un’ alimentazione sana e varia, che non prevede eccessi di alcun tipo – spiega la dottoressa – è la giusta quantità da consigliare". E allora via libera a arance e kiwi per garantirsi un adeguato apporto i vitamina C, limone spremuto sulla carne o sugli spinaci per migliorare l'assorbimento del ferro, frutta secca per assicurarci lo zinco e il selenio per i nostri capelli, così fragili in questo periodo, e poi favorire l'integrale al posto delle farine bianche: sono tutte scelte che avranno un'influenza positiva sulla salute delle nostre difese immunitarie e del nostro microbiota. Oltre all'alimentazione è altrettanto importante per la nostra salute anche lo stile di vita: "Lo stress non è un buon alleato del nostro sistema immunitario, può infatti danneggiare il nostro organismo su molti fronti. Quindi cerchiamo di combatterlo con un’alimentazione sana e varia. Aiutiamoci evitando eccesso di zuccheri semplici, farine bianche, sale, alcol e fumo. E ricordiamo che tutto ciò che è nemico del nostro microbiota è nemico anche del nostro sistema immunitario".

Le informazioni fornite su www.fanpage.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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