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In arrivo una nuova svendita online Rifle: scarpe e abbigliamento all’asta, venduti a pochi euro

Dopo il grande successo degli anni Settanta e Ottanta, per l’azienda italiana Rifle è cominciato il declino, culminato a ottobre 2020 col fallimento ufficiale dichiarato dal tribunale di Firenze. Per vendere tutta la merce rimasta ferma nei negozi e negli outlet si sta procedendo con aste telematiche. Nella prossima ci si potrà portare a casa capi d’abbigliamento pagandoli una media di 2,50 euro ciascuno.
A cura di Giusy Dente
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A ottobre 2020 si è definitivamente chiuso il cerchio e dopo tanti tentativi di ripresa il tribunale di Firenze ha dichiarato il fallimento di Rifle. Lo storico marchio di jeans Made in Italy da tempo navigava in cattive acque. L'azienda vantava una storia decennale: era stata fondata a Barberino del Mugello (vicino a Firenze) nel 1958 dai fratelli Giulio e Fiorenzo Fratini. Ma una volta toccato l'apice del successo tra gli anni Sessanta e Ottanta, era cominciata una lenta e inesorabile crisi, certamente aggravata anche dalla pandemia. Le sopraggiunte difficoltà economiche hanno costretto alla drastica decisione del fallimento e di procedere con un'eccezionale maxi svendita. Anche su questo la pandemia ha influito, perché non è stato possibile allestire il temporary store a cui si era pensato in un primo momento. Si sta invece andando avanti con delle aste telematiche per vendere tutti i capi rimasti invenduti nei negozi monomarca e negli outlet.

Dopo il fallimento, la maxi svendita Rifle

L'azienda negli anni d'oro è stata un punto di riferimento del settore, un fiore all'occhiello del Made in Italy. Le difficoltà però non sono mancate e risollevarsi è stato impossibile. A nulla sono valsi tutti i tentativi fatti per salvare l'azienda, molto rinomata e molto conosciuta. Il brand ha cercato di conquistare il mercato anche sfruttando dei brand ambassador popolari, ma non è servito. E poco risolutivo si è rivelato anche l'aiuto di un investitore esterno svizzero, la Kora Investement. Dopo l'ufficializzazione del fallimento si è cercato di portare avanti un progetto di svendita in-store, per vendere a prezzi stracciati i capi fermi nei vari punti vendita. L'idea si è poi tramutata in una serie di aste online ugualmente vantaggiose.

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All'asta un altro lotto di abbigliamento Rifle

Abbigliamento ma anche materiale d'ufficio e oggetti d'arredo: l'eccezionale svendita Rifle comprende tantissimo materiale diverso venduto a prezzi stracciati, proveniente dai negozi monomarca. L’Istituto Vendite Giudiziarie di Firenze, Prato e Pistoia (coordinato da Fabio Talente) e il curatore fallimentare hanno predisposto diversi lotti di vendita. Una nuova asta di abbigliamento si aprirà il prossimo 13 maggio, per chiudersi il 20. Stavolta si tratta di un lotto particolarmente sostanzioso, comprendente alcuni dei capi best delle varie collezioni. In totale sono 44.243 pezzi, tutti di abbigliamento: pantaloni, camicie, giacche, felpe, scarpe, gonne. Tutti sono provenienti da diversi outlet di Rifle: Arezzo, Franciacorta, Settimo Torinese, Marcianise e Castel Romano (tra gli altri). Questa merce rimasta invenduta sarà resa disponibile in un unico lotto con una base d'asta di 110 mila euro. Questo significa che ci si può portare a casa il lotto pagando una media di circa 2,50 euro ogni singolo pezzo.

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