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Il gruppo Kering non rispetta la clausola, deve 13 milioni di dollari a Hedi Slimane

Il gruppo Kering è stato condannato dal tribunale commerciale di Parigi a pagare 13 milioni di dollari a Hedi Slimane. L’ex direttore artistico del suo brand Saint Laurent l’ha accusato di non aver rispettato una clausola di non concorrenza.
A cura di Valeria Paglionico
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Il gruppo Kering è stato condannato dal tribunale commerciale di Parigi a pagare 13 milioni di dollari a Hedi Slimane, ex direttore artistico del suo brand Saint Laurent, per non aver rispettato una clausola di non concorrenza. Lo scorso aprile lo stilista aveva abbandonato la Maison, nonostante ricoprisse l’importante incarico di direttore della creazione e dell’immagine, ed è stato subito sostituito dallo stilista Anthony Vaccarello.

A maggio, Hedi Slimane ha presentato una citazione in giudizio d'urgenza nei confronti di Kering. Il gruppo del lusso si è difeso affermando di aver tolto la clausola legata agli obblighi di non concorrenza d’uso alla scadenza del contratto, liberando così lo stilista da un vincolo simile e pagandogli le indennità corrispondenti che gli spettavano. Ieri, però, Kering è stato condannato a pagare 13 milioni di dollari allo stilista, difeso dall’avvocato AFP Hervé Témime, il quale ha affermato che i termini del contratto erano assolutamente chiari e che le disposizioni sarebbero dovute essere rispettate già molto tempo fa.

Il gruppo Kering non ha commentato l’accaduto ma ha presentato appello alla decisione del tribunale francese. Il provvedimento non toglie il fatto che Hedi Slimane sia stato capace di contribuire al rilancio e al successo della maison Saint Laurent. Ha eliminato il nome di battesimo del fondatore ed ha proposto degli inediti look dark e rock, contribuendo al raddoppio dei ricavi. E’ stato uno dei direttori creativi più bravi e fantasiosi della storia del brand e neppure questo ricorso legale potrà intaccare il suo merito.

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