Gli assorbenti lavabili piacciono perché non inquinano: Gucci sostiene la produzione donando i suoi tessuti
Affrontare le mestruazioni con un occhio alla sostenibilità ambientale è possibile, anche se al momento la sensibilizzazione su questo tema non è ancora altissima. Nel nostro Paese siamo indietro: solo ora, dopo anni di battaglie inascoltate, si è giunti all'abbassamento della tampon tax, che fino a questo momento era al 22%, come se gli assorbenti fossero beni di lusso. Finalmente verrà abbassata al 10%, come già fatto da altri Paesi europei seguendo il virtuoso esempio della Scozia, che questa tassa l'ha addirittura abolita (prima nazione al mondo), rendendo i prodotti per l'igiene femminile gratuiti. Il fatto che il ciclo mestruale sia ancora un tabù rende difficoltoso normalizzare l'argomento e sviscerarlo anche in un'ottica diversa, quella appunto della sostenibilità. Tamponi e assorbenti sono inquinanti, eppure tenere a bada gli sprechi è possibile, le soluzioni esistono, ma se ne parla poco.
Alternative green agli assorbenti
Essere donne costa, al portafogli e all'ambiente. Nell'arco della vita un'ingente somma di denaro viene destinata all'acquisto di prodotti per l'igiene mestruale. Questo impatto economico si traduce anche in un notevole inquinamento, che può essere contenuto adottando soluzioni alternative a quelle tradizionali, cioè i classici tamponi e assorbenti difficili da smaltire. Questi ultimi vanno acquistati periodicamente e vanno cambiati spesso durante la giornata, mentre le coppette mestruali durano in media 5-10 anni e la spesa corrisponde a circa 20 euro. Esistono in alternativa prodotti biodegradabili e compostabili in cotone organico. In commercio sono sempre più diffusi anche gli assorbenti lavabili e le mutandine mestruali, altra valida alternativa al ben più inquinante usa e getta, visto che possono durare fino a tre anni. Gucci, in collaborazione con She's Eve, sostiene proprio questa strada.
Gli assorbenti sostenibili di Gucci
She's Eve è un brand etico di assorbenti lavabili, realizzati riutilizzando e dando nuova vita a giacenza tessile di Gucci. Il brand da tempo è attentissimo ai temi del riciclo e del riuso, puntando su materiali alternativi e su nuovi modelli di produzione circolare, in nome della sostenibilità. L'azienda promuove diversi progetti in questo senso. Quello con She's Eve, nello specifico, punta da un lato a ridurre gli sprechi dell'industria fashion e dall'altro a ridurre l'impatto della plastica contenuta negli assorbenti tradizionali.
Il programma Gucci-Up, infatti, rende possibile il reimpiego di tonnellate e tonnellate di materiale di scarto, altrimenti perduto. Recuperare quei ritagli pregiati fa sì che non diventino rifiuti, ma che vengano utilizzati per un lavoro consapevole senza sprechi. È lo stesso principio del programma Take Back, per riutilizzare le scatole protettive in plastica che avvolgono gli accessori del marchio. She's Eve con le donazioni di giacenza tessile di Gucci realizza rivestimenti per assorbenti lavabili: 100% cotone, nichel free, pratici, durevoli, ecologici, non inquinanti ed esteticamente belli da vedere. Il brand (fondato da Tanya Puncuh) lavora da anni al fianco delle donne, soprattutto nelle realtà più povere e difficili, per educarle e per promuovere l'empowerment femminile, così da abbattere i tabù legati al loro corpo, in primis quello dell'igiene mestruale.