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George e Amal Clooney contro i tabloid: “Non pubblicate foto dei nostri figli, li mettete in pericolo”

George e Amal Clooney hanno indirizzato una lettera aperta ai media internazionali, ai quali hanno chiesto di non pubblicare più le foto dei loro figli. Il motivo? Vogliono proteggerli preservando la loro privacy.
A cura di Valeria Paglionico
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George e Amal Clooney sono tra le coppie hollywoodiane più amate della storia: è da quando hanno fatto la loro prima apparizione su un red carpet internazionale che hanno incantato tutti per bellezza e dolcezza e da allora non si sono mai più lasciati. Sono diventati protagonisti di una vera e propria favola moderna con un matrimonio da sogno a Venezia e da 4 anni a questa parte sono anche genitori di due adorabili gemelli, Ella e Alexander. Trovare delle foto della famiglia al completo, però, è quasi impossibile, fatta eccezione per gli scatti paparazzati. Stanchi di dover "schivare" i fotografi curiosi ogni volta che escono di casa, i due coniugi hanno deciso di intervenire personalmente sulla questione.

George e Amal, l'appello per difendere i figli

Dopo Blake Lively e Gigi Hadid, che di recente hanno chiesto ai paparazzi di non fotografare i loro figli in strada, anche i coniugi Clooney sono intervenuti sulla questione. Hanno indirizzato una lettera aperta al DailyMail, chiedendo apertamente ai media di non pubblicare più degli scatti che vedono come protagonisti Elle e Alexander. Il motivo? Vogliono difendere la privacy dei bimbi, evitando di trasformarli in divi da copertina fin da piccolissimi o, peggio, di mettere in pericolo la loro vita. Sebbene sia George e Amal siano consapevoli di essere esposti pubblicamente, non hanno esitato a lanciare un appello per difendere i diritti umani dei gemelli.

Perché George e Amal Clooney non sono sui social

George Clooney si è rivolto personalmente ai media internazionali. Le sue parole sono state: "Dopo aver visto le foto della figlia di un anno di Billie Lourd  e il fatto che di conseguenza avete rimosso quelle foto, vi chiediamo di astenervi dal mettere le foto dei nostri bambini nella vostra pubblicazione. Il lavoro di mia moglie la vede affrontare e mettere sotto processo gruppi terroristici e prendiamo tutte le precauzioni possibili per mantenere la nostra famiglia al sicuro. Non possiamo proteggere i nostri figli se una pubblicazione mette i loro volti in copertina. Non abbiamo mai venduto una foto dei nostri ragazzi, non siamo sui social e non pubblichiamo mai foto perché farlo metterebbe a rischio la loro vita. Non un pericolo paranoico, ma problemi del mondo reale, con conseguenze del mondo reale. Ci auguriamo che siate d'accordo sul fatto che la necessità di vendere pubblicità non sia maggiore della necessità di impedire che bambini innocenti vengano presi di mira".

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