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Gel igienizzanti per le mani: come sceglierli e come idratare la pelle dopo l’uso

Nessuno può fare a meno di un gel disinfettante per le mani. Ne abbiamo tutti uno nella borsa o in auto. Ma come scegliere quelli veramente efficaci? E come fare per ovviare i problemi relativi a screpolature e irritazioni? Il professor Antonino Di Pietro, dermatologo, spiega come leggere le etichette e quale è la caratteristica indispensabile per eliminare tutti i virus.
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Intervista a Prof. Antonino Di Pietro
Dermatologo e direttore dell'Istituto Dermoclinico di Milano
A cura di Francesca Parlato
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Nell'era pre Coronavirus era facile prendere in giro chi portava sempre in borsa un flaconcino di gel disinfettante per le mani. Oggi invece nessuno può farne più a meno. Ci puliamo le mani prima di entrare in un negozio, appena usciti dal supermercato oppure subito dopo aver preso un caffè al bar. Ma se grazie a a questi disinfettanti possiamo riuscire a scongiurare di entrare in contatto con virus e batteri, la pelle delle nostre mani potrebbe risentirne e andare incontro a screpolature e secchezza. "È bene ricordare che la maggior parte dei virus, Coronavirus compreso, può essere ucciso semplicemente lavandosi le mani con acqua e sapone per 30/40 secondi" ha spiegato a Fanpage.it il professor Antonino Di Pietro, dermatologo e direttore dell'Istituto Dermoclinico di Milano. Certo non sempre è possibile lavarsi le mani con acqua e sapone: "Se siamo in giro e proprio non possiamo lavarci le mani, cerchiamo di essere attenti a non metterci le mani in bocca, nel naso (in particolar modo) e negli occhi". Se siamo entrati in contatto con qualcosa di infetto infatti le nostre mani possono diventare un veicolo del virus e toccando le mucose rischieremo di contrarlo.

Come scegliere il gel giusto

Durante i mesi di quarantena erano diventati un bene introvabile: i gel igienizzanti, erano andato esauriti come i biglietti di un concerto di Beyoncé. Ma affinché un disinfettante sia efficace è necessario che abbia alcune caratteristiche: in primis una percentuale di alcol superiore al 60%. "Se un gel contiene almeno il 60% di alcol può distruggere tutto. Ma è importante non essere parsimoniosi". Spalmiamone allora una generosa quantità sulle mani, avvolgiamo le dita: nessun lembo di pelle deve rimanere scoperto se vogliamo essere sicuri di eliminare il virus. Tutte le altre sostanze che possiamo leggere nell'etichetta servono semplicemente a profumare oppure a idratare la pelle. "Ai fini della igienizzazione è rilevante soltanto la quantità di alcol. Anzi i gel molto profumati, soprattutto con il caldo possono provocare delle irritazioni e non essere ben tollerati dalle pelli più sensibili".

Gel per le mani: l'allarme dagli Stati Uniti

Nei giorni scorsi è circolata sui social la notizia di un ritiro da parte dell'FDA, l'ente statunitense che si occupa di cibo e farmaci, di alcuni prodotti igienizzanti. "Sono stati ritirati una settantina di gel – chiarisce il professor Di Pietro – di diverse aziende, perché contenevano alcol metilico (detto anche metanolo), un tipo di alcol tossico e aggressivo (a differenza dell'alcol etilico) che può essere assorbito dall'organismo e dare luogo a problemi internistici". In Italia per fortuna non è stato riscontrato nessun problema di questo tipo: "La legge e i controlli sono particolarmente severi nel nostro Paese. Stiamo attenti però, magari se siamo in viaggio, a leggere bene le etichette dei prodotti che usiamo".

Come evitare le mani screpolate

Ma il principale problema a cui andiamo incontro se facciamo un uso eccessivo (e un po' paranoico) dei gel igienizzanti sono le screpolature e le irritazioni: "L'alcol disidrata la pelle, scioglie il sebo, rompe il grasso eliminandone quel velo che protegge la pelle dall'umidità. Si creano degli spazi tra una cellula e l'altra. Immaginiamo le mattonelle di un pavimento, che sono tenute insieme dal filo di cemento tra l'una e l'altra. Il gel igienizzante scioglie quel filo di cemento e la conseguenza è che le mattonelle si allontanano. Per questo motivo i disinfettanti mani fanno sì che si vengano a creare quelle piccole spaccatura attraverso cui evapora l'acqua, la pelle si disidrata e perde compattezza". L'ideale sarebbe quindi utilizzare dopo il disinfettante una crema idratante che contenga dei principi attivi che siano in grado di rigenerare la pelle. "Fospidina, glucosamina e fosfolipidi: sono queste le tre sostanze che andrebbero cercate se vogliamo utilizzare un'ottima crema che ridia compattezza, sollievo e soprattutto idratazione alle mani. Si tratta di principi attivi di nuova generazione che sono in grado di rendere la pelle capace di sopportare l'aggressione dell'alcol". Avere un disinfettante in borsa è assolutamente consigliato ma, quando possiamo, scegliamo di lavarci le mani con acqua e sapone: un metodo efficace che ci mette al riparo da irritazioni e screpolature e, ovviamente, dai virus.

Le informazioni fornite su www.fanpage.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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