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Fare yoga sulla tavola da surf, pagaiare tra le onde e mermaiding: ecco gli sport dell’estate

Quest’estate per chi ha voglia di sperimentare nuovi sport sulla spiaggia c’è da divertirsi. Si può scegliere di provare il Mermaiding, per imparare a nuotare come una sirena, con tanto di monopinna colorata oppure si può decidere di salire sulla tavola da surf e pagaiare (SUP) oppure rilassarsi facendo SUP Yoga.
A cura di Francesca Parlato
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Dopo un anno decisamente fuori dagli schemi per riprendersi ci vuole un'estate altrettanto fuori dagli schemi. Per buttarci alle spalle la realtà di quest'inverno, tra pandemia, lockdown e Coronavirus perché non provare a tirare fuori da queste prossime vacanze qualcosa che sia davvero fuori dai canoni e che ci porti, perché no, nel mondo dei miti e delle leggende? La disciplina di tendenza di quest'estate ha un nome che è già tutto un programma "Mermaiding" da Mermaid, ovvero sirena. "Si tratta di una disciplina nata più di vent'anni fa, nel 2010 in Florida, alla Mermaid University – spiega Maya Devi, fondatrice di Sirenes mermaid lifestyle, e istruttrice di mermaiding – Si tratta di un modo nuovo e inedito di vivere il mare". Ma per fare la sirena ovviamente ci vuole la coda. "Si indossa una pinna caudale, che viene inserita in una guaina che riproduce i colori delle sirene". Le gambe vengono così strette in questa monopinna e si può provare la sensazione di essere come una delle sirene ammaliatrici raccontate da Omero nell'Odissea. "La sirena è un archetipo. Pensiamo appunto Ulisse oppure alle storie di marinai e pirati incantati dalla loro bellezza e sensualità".

Fare la sirena fa bene al fisico

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Per fare la sirena non serve essere campionesse di apnea. "È necessario però avere una buona acquaticità. Non ci sono limiti di età. Possono fare mermaiding le bambine di 7 anni e le donne di 70. Ovviamente bisogna saper galleggiare". Indossare una guaina che avvolge metà del corpo è anche un ottimo stimolo per i muscoli. "Addominali, lombari, glutei, gambe, cosce e caviglie. Il mermaiding tonifica tutto il corpo dall'ombelico in giù". Durante le lezioni si insegnano quattro stili differenti: si comincia con la respirazione, poi si inizia a prendere confidenza con la coda fuori acqua, poi si prova a nuotare in superficie (cercando di scongiurare l'effetto foca) e si può anche arrivare a fare qualche breve immersione. "Si tratta di un'apnea leggera, circa 3 o 4 metri. La guaina dà l'effetto di essere tutt'uno con il corpo e migliora la connessione con il mare e con l'acqua". 

I benefici del SUP: Stand Up Paddle

Per chi invece non ha voglia di tramutarsi in Ariel, ma sulla spiaggia senza far niente proprio non riesce a stare, l'alternativa è il SUP, l'acronimo di Stand Up Paddle, una tavola da surf su cui si sta in piedi oppure inginocchiati e si pagaia. "Si tratta di uno sport che è nato alle Hawaii, fucina della maggior parte degli sport acquatici" ha spiegato a Fanpage.it Marco Stefanini, pioniere dello Stand Up Paddle e del Wing Surf. Tutto quello che serve è una tavola e un remo, si tratta di una disciplina semplice per la quale non c'è bisogno di troppe lezioni. "Credo che non esista una persona al mondo che non sappia pagaiare. Per i principianti è consigliabile una tavola grossa e larga, più stabile per il galleggiamento". Con il SUP si arriva velocemente al largo per un tuffo più solitario e lontano dai bagnanti in spiaggia. Andare in SUP con regolarità consente inoltre di trarre diversi benefici. "Si tratta di una disciplina consigliata anche dai personal trainer per lavorare in modo sinergico su tutto il corpo. È uno sport completo e salutare". Aiuta anche chi vuole lavorare sul proprio equilibrio: "Tonifica e consente la distensione dei legamenti. È quasi una danza". E poi pagaiare aiuta anche a bruciare grassi: "È uno sport perfetto anche a livello cardiocircolatorio. Inoltre visto che si fa sotto il sole consente anche di fare il pieno di vitamina D".

Il Sup Yoga: la meditazione in acqua

Una versione più relax di questo sport è il SUP Yoga, ovvero la meditazione in acqua. Sicuramente meno dinamico ma perfetto per chi non rinuncia alle sue asana anche quando è in vacanza. Si può praticare sia in solitaria che in gruppo seguiti da un maestro. Si inizia a terra con degli esercizi di respirazione e poi si sale sulla tavola, il passaggio oltre che fisico è anche simbolico: sulla terra si lasciano pensieri, stress, ansie preoccupazione e l'"immersione" in acqua ha un valore purificatorio, di liberazione. Certo non si possono eseguire tutte le posizioni che si eseguirebbero a terra, gli spazi sono completamente diversi, ma lo sciabordio dell'acqua ha il potere di aumentare la concentrazione. "E poi è estremamente rilassante eseguire le diverse asana dondolati dalle onde del mare".

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