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Diete lampo: ecco perché un dimagrimento rapido non è salutare

Perdere peso senza troppi sacrifici e sopratutto in maniera rapida è l’obiettivo di molte persone, soprattutto a ridosso delle vacanze. Ma le diete lampo o i regimi che ruotano intorno a un unico alimento sono davvero sicure? Quali sono i rischi per la salute? A queste domande risponde la dottoressa Roberta Martinoli, medico e nutrizionista.
Intervista a Dott.ssa Roberta Martinoli
Medico e nutrizionista
A cura di Francesca Parlato
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C'è la dieta del peperone, quella dell'ananas, il regime alimentare che promette di far perdere 7 chili in 7 giorni e la dieta lampo in grado di farci scendere di due taglie senza patire neanche la fame. Diete da sogno e come ogni sogno che si rispetti, praticamente irrealizzabili. "La dieta degli slogan non è mai una buona idea – ha spiegato a Fanpage.it la dottoressa Roberta Martinoli, medico e nutrizionista – Il regime alimentare va strutturato su ogni singolo paziente, non può essere trasferito da un paziente all'altro. Ognuno merita la sua dieta personalizzata. Meglio diffidare dalle diete che si trovano su Facebook, su giornali o sponsorizzate da qualche personaggio famoso". Anche dietro regimi alimentari apparentemente sani, come quelli che prevedono di mangiare soltanto della frutta a pranzo e cena (cosa c'è di più salutare della frutta, ci si potrebbe chiedere) in realtà sono quasi sempre regimi fortemente sbilanciati e in grado di causare non poche conseguenze: uno su tutti l'effetto rebound o yoyo, ovvero un'oscillazione continua del peso.

Dieta lampo: ecco cosa succede al nostro corpo

Il meccanismo dietro ogni dieta lampo è dei più semplici: se spendi più energie di quelle che introduci otterrai un dimagrimento.  "Sappiamo che in media una donna consuma circa 1800 – 2000 calorie al giorno. Le diete lampo riducono drasticamente l'introito calorico, prevedendo l'assunzione di circa 1000 calorie giornaliere". Un gap energetico, tra fabbisogno e introito, che comporterà nell'arco di 7 giorni sicuramente una perdita di peso: "Se anziché introdurre nell'organismo 2000 calorie al giorno, ne introduco soltanto 1000, al termine della settimana, avrò speso (e quindi perso) di più di quello che ho introdotto, per un totale di circa 7000 calorie, che corrispondono praticamente a 1 chilogrammo di peso". Per quel che riguarda invece le diete che girano tutte intorno a un solo alimento il meccanismo è ancora più semplice: "Se mi obbligo a mangiare un solo alimento a un certo punto perderò la voglia di mangiare, si tratta di un effetto autolimitante. E anche in questo caso si mette in atto una restrizione calorica molto forte che non potrà non produrrà un dimagrimento". 

L'effetto yo-yo

Chi segue queste diete, perché sedotto dall'idea di perdere peso in poco tempo, quasi sicuramente andrà incontro a diversi effetti collaterali e il primo è proprio l'effetto yo-yo. Anche se inizialmente la rinuncia al cibo in funzione del dimagrimento ci apparirà piuttosto soddisfacente, a lungo andare seguire un regime alimentare troppo restrittivo può diventare psicologicamente insostenibile. "Così facendo appena interrompiamo la dieta, virando verso un eccesso di calorie con il reinserimento di vari alimenti, riprenderemo il peso perso con estrema facilità". Il nostro organismo inoltre percepisce la restrizione calorica come una sorta di carestia: "Quando l'apporto calorico è molto basso il nostro corpo attiva una sorta di modalità di risparmio energetico e anche la tiroide ad esempio inizia a lavorare diversamente. E non appena interrompiamo queste diete, come un interruttore ON OFF rimettiamo su tutto il peso perso e anche di più". 

I rischi di un dimagrimento rapido

I pericoli di questo tipo di diete sono molteplici e sono direttamente proporzionali anche alla loro  durata: "Quando vediamo una persona che perde peso troppo velocemente, avremo l'impressione di una persona non sana, deperita. Questo perché la loro alimentazione è poco varia e decisamente povera di alcuni micronutrienti essenziali come le vitamine. L'organismo andrà incontro a un invecchiamento più rapido e a differenza di quanto molte persone credono, il metabolismo anziché velocizzarsi, rallenterà, e anche il sistema immunitario ne risulterà indebolito". Il pericolo più grande riguarda la perdita di tono muscolare: "Una caratteristica comune a tutte le diete lampo è tagliare i carboidrati e i grassi. Ma azzerandoli o riducendoli ai minimi termini, corro il rischio di fare catabolismo proteico. In pratica l'organismo a corto di energia, deve trovare al suo interno degli zuccheri per sopravvivere: e allora cosa fa, smonta le proteine muscolari, per autoprodursi il suo fabbisogno. Dimagriremo sì, ma sacrificando la nostra massa muscolare. E avremo anche un aspetto piuttosto flaccido perché il sistema connettivale dei tessuti si indebolisce".

Diete monotematiche e microbiota intestinale

Di microbiota intestinale e della sua importanza ormai ne sentiamo parlare sempre più spesso. Sappiamo che la flora batterica è in grado di influire sul benessere generale del nostro organismo, ma come si comporta in caso di regimi alimentari restrittivi o monotematici? "Ogni volta che eliminiamo una categoria alimentare, stiamo condizionando la nostra flora batterica. Se per un mese mi attengo a una dieta monotematica, sto distruggendo la variabilità del mio microbiota. E perdere variabilità a livello intestinale non può non compromettere lo stato di salute. Pensiamo a tutti gli studi che sono stati fatti sui centenari: una dei tratti comuni di queste persone, particolarmente forti anche dal punto di vista metabolico, è avere un microbiota molto vario, paragonabile per ricchezza a quello di persone decisamente più giovani". 

Come perdere peso in maniera sana

L'unico regime alimentare che ci consente di perdere peso velocemente e senza compromettere il nostro organismo è la dieta chetogenica: "Questo regime alimentare, spesso chiamato impropriamente iperproteico, ci può aiutare a dimagrire in maniera rapida. Ma bisogna rigorosamente essere seguiti da un medico: assolutamente vietato il fai da te". Non esistono alimenti ‘miracolosi' che se mangiati per dieci giorni di fila sono in grado di farci entrare nei jeans di quando frequentavamo il liceo. Meglio affrontare, armandosi di pazienza, una dieta che sia il più equilibrata possibile e affiancare un po' di movimento. "Una dieta equilibrata dove tutti i nutrienti sono ben rappresentati, con un gap di 500 calorie, soprattutto se accompagnata a un'attività fisica,  produrrà un dimagrimento sano, donando anche un aspetto non deperito a chi la segue e preserverà la massa muscolare". E senza il rischio di andare incontro al temutissimo effetto yo-yo.

Le informazioni fornite su www.fanpage.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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