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Cosa fare in una situazione di pericolo: quali sono le app più efficaci per proteggere le donne

Dopo la tragica storia di Sarah Everard, uccisa brutalmente a Londra mentre rientrava a casa dopo una serata fuori, si è aperto di nuovo un dibattito sulla sicurezza delle donne. Dalla chiamata rapida all’app che invia immediatamente la nostra posizione ecco come lo smartphone diventa un dispositivo di protezione nelle situazioni di emergenza.
A cura di Francesca Parlato
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"Mandami un messaggio appena arrivi a casa".
Ce lo dicono le mamme, ce lo diciamo tra amiche se rientriamo da sole dopo una serata fuori, ce lo dice una sorella che vive in un’altra città e che ci sapeva a cena al ristorante. È una regola di sicurezza, serve a tranquillizzare chi riceve il messaggio ma anche chi lo deve inviare, perché sa che dall’altro lato qualcuno è in allerta. La storia di Sarah Everard, uccisa a Londra mentre rientrava da sola verso casa dopo una serata con gli amici, è stata uno shock per qualunque ragazza abituata a muoversi da sola a qualunque ora in qualsiasi quartiere di una città piccola o grande che sia. Il suo caso e la recente indagine di UN Women UK (l’ente delle Nazioni Unite che si occupa di uguaglianza di genere ed empowerment femminile) secondo la quale 7 donne su 10 hanno subito una molestia in un luogo pubblico, ha riacceso il dibattito in Gran Bretagna sulla sicurezza delle donne. E mentre il cambio di paradigma sulla questione della responsabilizzazione di questo tipo di violenza è ancora lontano – bisognerebbe lavorare sulla cultura che induce gli uomini a molestare le donne piuttosto che insegnare alle donne come proteggersi – alle donne viene appunto raccomandato di indossare scarpe comode per correre velocemente in caso di pericolo, avere uno spray al peperoncino a portata di mano, impugnare le chiavi di casa come se fossero armi e di evitare luoghi solitari. Un altro strumento di protezione che tutte noi abbiamo in borsa o in tasca è il nostro smartphone. Su tutti i dispositivi è infatti possibile non solo attivare chiamate di emergenza attraverso una veloce combinazione di tasti, ma anche scaricare app che immediatamente comunicano la nostra posizione e avvertono sia il 112 che numeri amici.

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SOS Emergenze su iPhone

Lo ha mostrato anche Chiara Ferragni pochi giorni fa ai suoi follower proprio parlando della storia di Sarah Everard. Chi ha un iPhone può attivare nelle impostazioni la chiamata rapida al 112. Per telefonare basterà premere contemporaneamente il tasto accensione e il tasto volume e attraverso un rapido gesto (basta scorrere il dito da sinistra a destra al centro dello schermo) oppure premendo cinque volte di seguito il tasto laterale e partirà subito la chiamata di emergenza. Inoltre attraverso l'opzione contatti d'emergenza sull'app Salute anche questi saranno avvertiti rapidamente della richiesta di aiuto e il messaggio d'emergenza includerà anche la posizione.

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Messaggi SOS su Android 

Anche sui dispositivi Android esiste una funzione analoga. Si attiva nelle impostazioni e consente di inviare un sms con la propria posizione, un audio registrato non appena parte l'avviso e due foto scattate con la fotocamera posteriore e anteriore, a dei contatti scelti. Per procedere alla richiesta di aiuto basta semplicemente premere il tasto laterale 3 o 4 volte di seguito (a seconda di come preferite). Subito dopo i messaggi partirà anche una chiamata agli stessi contatti.

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WHERE ARE U

È un'app gratuita disponibile sia per iOS che per Android. È una delle più intuitive e rapide. Una vola aperta parte immediatamente la geolocalizzazione e si può scegliere di fare una chiamata silenziosa, una chiamata vocale oppure attivare una chat insieme alla chiamata. In tutti e tre i casi si può rapidamente indicare anche quale è la necessità (ambulanza, polizia o vigili del fuoco).

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1522, l'app antiviolenza

Molto funzionale anche l'app del 1522, il numero attivo h24 dedicato proprio alle vittime di violenza e di stalking. Attraverso quest'app si può telefonare o avviare una chat con un'operatrice specializzata e azionare un dispositivo di emergenza che attiva la torcia e fa partire il suono di una sirena. In questo caso il valore aggiunto (per le donne vittime di una relazione violenta) è l'anonimato. L'identità resta segreta e tutti i messaggi vengono cancellati una volta chiusa la chat (una funzione importante per le donne il cui cellulare è controllato dal proprio partner abusante). Una sezione speciale dell'app è dedicata ai consigli da seguire per la propria sicurezza.

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S.H.A.W.

Si tratta di un'app che è in grado sia di metterci rapidamente in contatto con il 1522 che con il 112, registrando la posizione. Inoltre fornisce a chi la scarica anche una mappa dei centri anti-violenza più vicini e una panoramica su come la legge tutela le donne vittime di violenze.

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