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Cosa fare in casa se un convivente è positivo al Coronavirus: le 5 regole del virologo Pregliasco

Convivere con un positivo al Covid può essere complicato. Per evitare che il virus contagi uno dopo l’altro tutti i membri della famiglia, con il professor Fabrizio Pregliasco, virologo, abbiamo stilato una lista di cinque regole da seguire, che riguardano condivisione degli spazi e pulizia degli ambienti, per una quarantena sicura.
Intervista a Prof. Fabrizio Pregliasco
Virologo dell'Università degli Studi di Milano e direttore sanitario dell'Irccs Galeazzi
A cura di Francesca Parlato
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Può capitare che un convivente, marito, moglie, figlio o genitore anziano, con cui si ha un contatto stretto, risulti positivo al Covid. E allora come si fa? Come si fa a evitare che tutti i membri della famiglia che abitano nella stessa casa siano contagiati? Le regole per la vita fuori dalle quattro mura, le abbiamo imparate ormai: mascherina, distanziamento e gel disinfettante sempre a portata di mano. Ma quando il virus circola in casa ci sono regole ancora più ferree da rispettare, a partire dall'igienizzazione degli ambienti, passando per un'attenta pulizia delle stoviglie, all'importanza del ricircolo dell'aria. "È un bel guaio vivere con un contagiato in casa. Il livello di attenzione per evitare che il virus infetti tutti i membri della famiglia deve essere davvero altissimo" ha spiegato a Fanpage.it il professor Fabrizio Pregliasco, virologo dell'Università degli Studi di Milano e direttore sanitario dell'Irccs Galeazzi. In casi come questo scatta la quarantena: tutti gli abitanti della casa devono rispettare un periodo di isolamento domiciliare con il divieto di ogni spostamento. Per provare a tenere sotto controllo il virus e evitare che colpisca uno dopo l'altro tutti gli abitanti della casa, è bene seguire molto attentamente queste cinque regole di comportamento.

1. Isolamento del positivo

La prima misura da prendere è l'isolamento del positivo. La persona contagiata deve evitare il più possibile di stare a contatto con il resto delle persone che abitano in casa. "Meglio che si chiuda in una stanza e che esca da lì il meno possibile" suggerisce Pregliasco. Anche se la casa è piccola è meglio evitare che il positivo si aggiri per le stanze e che tocchi oggetti come telecomandi, radio, cordless, tablet o computer che sono usati anche dagli altri conviventi. Un piccolo sacrificio servirà a salvaguardare la salute del resto della famiglia.

2. Pulizia del bagno

L'ideale sarebbe avere due bagni. Chi ha questa fortuna può provare a dormire dei sogni leggermente più sereni. Chi invece si trova in un appartamento con soltanto un servizio dovrà stare ancora più attento. L'ideale sarebbe accedervi usando sempre e comunque guanti e mascherina. "E poi è necessario pulirlo ogni volta che viene usato, per evitare di entrare in contatto con il virus". Attenzione anche agli asciugamani che devono essere assolutamente riposti separatamente. Per quel che riguarda il lavaggio di indumenti e lenzuola, invece non ci sono particolari indicazioni, si possono lavare tutti insieme, con acqua almeno a 60 gradi, magari con un detersivo igienizzante. "Basta fare attenzione – sottolinea Pregliasco – ma separarli non serve".

3. Mangiare separati

Pranzo e cena sono due momenti ad altissimo rischio. "L'ideale è mangiare in stanze separate. Cenare o pranzare a tavola, anche se la distanza è maggiore di un metro, è comunque pericoloso" avverte Pregliasco. Quando si mangia infatti le mascherine sono abbassate e il rischio che il virus si propaghi nell'aria è troppo alto per poterci permettere un momento conviviale. Meglio che il positivo continui a restare nella sua stanza anche all'ora dei pasti. E attenzione anche al lavaggio di piatti, bicchieri e posate: "Meglio maneggiarle sempre con i guanti e con grande cautela".

4. Arieggiare la casa

Lo abbiamo imparato con l'avvento di questo virus: arieggiare gli ambienti è di fondamentale importanza. Più l'aria circola, minore è la possibilità che il virus arrivi fino a noi. "È importantissimo garantire un adeguato ricambio di aria, per evitare che il virus resti tra le quattro mura di casa" spiega il professore Pregliasco. Le linee guida internazionali suggeriscono di spalancare le finestre dalle 3 alle 6 volte all'ora, fino ad arrivare a 12 nelle stanze dove la persona infetta sta trascorrendo il suo isolamento.

5. Se il positivo ha bisogno di aiuto

C'è la possibilità che il contagiato abbia bisogno di assistenza, un aiuto per assumere un medicinale ad esempio. In questi casi allora l'unica soluzione è cercare di adottare delle misure di sicurezza quanto più simili a quelle ospedaliere. "Se si rende necessario il nostro aiuto nei confronti della persona risultata positiva al Covid, bisogna obbligatoriamente usare guanti e mascherina". Cerchiamo anche di cambiarci immediatamente i vestiti e di lavarli quanto prima. E attenzione ovviamente anche al modo in cui ci togliamo guanti e mascherine: senza toccare la parte esterna, stando ben attenti a evitare qualsiasi contatto, buttiamoli subito nella pattumiera.

Le informazioni fornite su www.fanpage.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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