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Come sanificare la casa dopo essere guariti dal Coronavirus: i consigli del virologo Pregliasco

Come sanificare e disinfettare la casa dopo essere guariti dal Covid? Lo abbiamo chiesto al virologo Fabrizio Pregliasco che avverte: “Stanza da letto, bagno e cucina sono le camere a cui prestare più attenzione” e al dottor Matteo Fadenti, specialista in tecniche della prevenzione degli ambienti.
Intervista a Prof. Fabrizio Pregliasco
Virologo dell'Università degli Studi di Milano e direttore sanitario dell'Irccs Galeazzi
A cura di Francesca Parlato
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Abbiamo letto di tutto su come disinfettarci le mani e come indossare la mascherina ma come comportarci se il virus è entrato in casa? Ipotizziamo di aver contratto il Covid e che il decorso della malattia non abbia necessitato di un ricovero in ospedale, ma una volta che il tampone si è negativizzato e possiamo riprendere la nostra vita normale, come possiamo rendere la nostra casa a prova di Coronavirus? In quale modo dobbiamo procedere alla sua pulizia per eliminarne qualsiasi traccia? Oltre a seguire le raccomandazioni dell'Istituto Superiore di Sanità sulla sanificazione abbiamo chiesto al professor Fabrizio Pregliasco, virologo dell'Università degli Studi di Milano e direttore sanitario dell'Irccs Galeazzi alcune indicazioni: "Gli ambienti a cui stare più attenti sono bagno, cucina e camera da letto. È a queste tre stanze che bisogna prestare maggiore cura nelle procedure di sanificazione".

Come lavare le lenzuola

Iniziamo dalla camera da letto. "Indispensabile – suggerisce Pregliasco – è arieggiare tutti gli ambienti, soprattutto quelli che sono stati abitati con maggiore frequenza dalla persona contagiata". Dopo aver spalancato finestre e creato correnti d'aria procediamo con la pulizia di lenzuola, coperte e anche degli asciugamani del bagno. In questo caso, come ha spiegato a Fanpage.it il dottor Matteo Fadenti, specialista in tecniche della prevenzione degli ambienti e dei luoghi di lavoro e consigliere AiFOS (Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro), la migliore alleata è ovviamente la lavatrice. "Laviamo tutto alla temperatura più alta possibile che il tessuto prevede. Sarebbe preferibile arrivare anche a 90 gradi. E utilizziamo dei prodotti disinfettanti da addizionare al normale detersivo che usiamo per i lavaggi quotidiani".

Attenzione a cuscini e materassi

È importante prestare grande attenzione ai cuscini, ma non solo alle federe (sia dei guanciali del letto che quelli del divano) che devono essere lavate seguendo le stesse regole di lenzuola e coperte, ma anche degli interni. "Imbottiture dei cuscini oppure materassi, visto che non possono essere lavati in lavatrice, devono essere messi all'aria e trattati con i prodotti spray disinfettanti appositi (li troviamo anche al supermercato). In alternativa, se possibile possiamo usare anche il vapore".

Pulizia degli ambienti

Finite le lavatrici è il momento di passare alla pulizia dei pavimenti delle varie stanze. "Per iniziare bisogna raccogliere la polvere con una scopa, con dei panni appositi oppure con l'aspirapolvere – spiega Fadenti – Successivamente bisogna procedere alla detersione, con un prodotto sgrassatore per rimuovere lo sporco più grossolano che non solo potrebbe ospitare batteri, ma potrebbe essere addirittura un protettore dei virus". Dopo questi due passaggi arriva il momento del disinfettante. "Va bene un qualsiasi prodotto purché in etichetta riporti la scritta disinfettante. Come riporta il Ministero della Salute in una delle sue circolari, può essere la candeggina, oppure un prodotto a base di alcol (al 70%) oppure un disinfettante a base di benzalconiocloruro".

Le differenze tra igienizzanti e disinfettanti

Come spiegato anche dal Ministero della Salute quando si acquistano i prodotti bisogna prestare attenzione a non confondere gli igienizzanti con disinfettanti. "I primi – spiega Fadenti – rimuovono lo sporco ma non uccidono i microorganismi e sono utili per la detersione. Mentre i disinfettanti, sono un presidio medico chirurgico, e sono in grado di eliminare i microorganismi". Se facciamo caso alle etichette infatti noteremo che su quelle dei prodotti igienizzanti non c'è scritto "Elimina germi e batteri": "Sulle etichette si parla di rimozione dei  microorganismi insieme allo sporco, ma l'unico modo per eliminarli è utilizzare un prodotto disinfettante".

Superfici: tavoli, cucina e sanitari

E poi ci sono le superfici, dal bagno a quelle della cucina. "Bisogna procedere a una pulizia molto accurata di queste stanze – avverte Pregliasco – E in particolare in cucina bisogna stare attenti anche alle stoviglie, e a tutto quello che si usa per mangiare". Le regole per la pulizia di superfici, come tavoli, piani di cottura oppure i sanitari del bagno sono le stesse che per i pavimenti: "Prima si passa un panno catturapolvere, poi un detergente (sgrassatore o igienizzante) – spiega Fadenti – E infine un disinfettante".

Come pulire gli oggetti più usati in casa

La regola l'abbiamo capita: togliere la polvere, detergere e infine disinfettare con prodotti ad hoc. Vale anche per gli oggetti di uso quotidiano, come telecomando, cordless, maniglie. "Bisogna ovviamente fare attenzione nel caso di alcuni oggetti – mette in guardia Fadenti – come telecomandi e telefoni. Meglio evitare prodotti troppo liquidi che potrebbero danneggiare le componenti elettriche. Può essere utile ricorrere a delle salviettine o dei prodotti specifici. Se abbiamo degli spray possiamo usarli ma meglio a una certa distanza". Un ultimo accorgimento riguarda gli strumenti usati per la pulizia: "È importante ricordarsi di procedere a una sanificazione di tutto quello che abbiamo usato: come scope e filtri aspirapolvere".

Le informazioni fornite su www.fanpage.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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