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Come è cambiato lo shopping dopo il Covid-19: dall’intelligenza artificiale alle consulenze online

Il Coronavirus ha cambiato in modo drastico le nostre abitudini, soprattutto quando si parla di shopping. Tra impossibilità di provare gli abiti e distanziamento sociale, sono sempre di più quelli che preferiscono fare acquisti online. I brand si stanno adeguando, proponendo servizi sempre più innovativi, dalla realtà virtuale alle consulenze in videochat.
A cura di Valeria Paglionico
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Il Coronavirus ha stravolto la vita di ognuno di noi, ci ha costretti a rimanere chiusi in casa per circa 2 mesi, cambiando in modo drastico le nostre abitudini quotidiane. Ora che l'emergenza sta rientrando e che, almeno in Italia, i contagi sono in discesa, tutto sta ritornando lentamente alla normalità, anche se alcune misure di sicurezza dovranno essere rispettate ancora a lungo, ovvero fino a quando non ci sarà un vaccino che permetterà davvero di mettere fine a questo incubo. A subire gli effetti negativi della pandemia è stato soprattutto il mondo della moda e non solo perché le sfilate e gli eventi fashion sono stati tutti annullati ma anche perché i marchi di abbigliamento hanno dovuto trovare dei metodi "alternativi" per vendere in pieno lockdown. Oggi però, tra impossibilità di provare gli abiti e distanza di sicurezza, sono sempre di più le aziende fashion che stanno dando priorità allo shopping online, proponendo delle soluzioni nuove e innovative per andare incontro alle esigenze dei clienti che fanno acquisti da casa.

I consigli di un consulente tramite videochat

Diversa è invece l'iniziava proposta dal brand Motivi del gruppo Miroglio, che ha lanciato il "Live Stream Shopping". In cosa consiste? Nessuna tecnologia visionaria e innovativa, semplicemente ci sarà una persona vera collegata in video per dare consigli di shopping ai clienti. Proverà in prima persona gli abiti per mostrare come cadono e darà suggerimenti sugli abbinamenti, sarà dunque una sorta di personal shopper ma senza rischio di contagio. Alla sessione di shopping si potranno unire anche altre amiche, così da ricevere anche il loro parere in tempo reale. Alla fine l'articolo scelto potrà essere inviato a casa oppure ritirato in negozio.

Tour virtuali degli store

Usare la realtà aumentata non è una novità per il mondo della moda, già a partire dallo scorso gennaio sono state diverse le Maison di lusso che hanno permesso ai clienti di fare dei tour virtuali delle loro boutique, da Burberry a Ferragamo, fino ad arrivare a Prada e Valentino. Ad oggi sono stati creati dei veri e propri show-room digitali con tanto di camerini in 3D, così permettere a tutti di fare acquisti comodamente da casa. Tenendo sotto controllo i dati raccolti dall'intelligenza artificiale, poi, si potranno comprendere le esigenze del mercato, prevedendo i futuri trend.

ShoppinTime, l'app per prenotare lo shopping

Si chiama ShoppinTime ed è il servizio a portata di smartphone nato per fare acquisti in tutta sicurezza  in tempi di Covid-19. Evita che si vengano a creare assembramenti e situazioni di contatto, permette di risparmiare tempo e di evitare lunghe file e code di attesa. I proprietari dei negozi potranno accedere al servizio in forma gratuita da computer, smartphone e tablet senza l'utilizzo di ulteriori apparecchiature o segnaletica, mentre ai clienti basterà scaricare l'app per prenotare l'appuntamento presso lo store che ha aderito al servizio. Si riceverà un promemoria per confermare la presenza, si avrà la possibilità di effettuare una videochiamata con il negoziante, valutando così i prodotti prima di recarsi nello store. Insomma, l'esperienza dello shopping viene personalizzata e velocizzata: così facendo non si perderà più tempo tra folla e scaffali.

H&M e Zara: dopo la crisi puntano sull'e-commerce

I colossi della moda low-cost stanno pagando duramente gli effetti della crisi economica causata dal lockdown. Dopo che H&M ha annunciato la chiusura di due store di Milano, lasciando senza lavoro circa 80 dipendenti, ora anche Zara ha seguito lo stesso esempio, comunicando ufficialmente che abbasserà le saracinesche di 1200 negozi in tutto il mondo. Ora le note aziende di fast fashion, consapevoli dell'enorme potenziale dello shopping online, intendono non solo incrementare le vendite sulle piattaforme e-commerce ma anche aprire dei nuovi negozi che sfrutteranno una tecnologia di integrazione delle vendite.

Fare shopping con l'intelligenza artificiale

L'azienda Yoox Net-a-Porter è leader nel mondo dell'e-commerce e, sebbene la pandemia non abbia modificato la sua offerta, che da sempre è stata solo online, si sta evolvendo. Sul suo sito ha infatti introdotto un servizio davvero esclusivo, ovvero l’intelligenza artificiale per rendere la shopping experience personalizzata e sicura. Il presidente dell'azienda Federico Marchetti ha collaborato con AlmageLab, Centro di Ricerca dell’Università di Modena e Reggio Emilia, per sviluppare servizi di Visual Search e Virtual Try-On. In cosa consistono? Si tratta di tecnologie capaci di rispondere a domande riguardanti gli abbinamenti di colore, forme, modelli e materiali. Ai clienti verranno dati consigli e soprattutto la possibilità di immaginare un capo sul proprio corpo attraverso una sorta di "realtà virtuale".

Quando si ritornerà a fare shopping in modo tradizionale?

Il Covid-19 ha travolto il nostro paese come un vero e proprio uragano, modificando in modo drastico alcune abitudini radicate nel nostro stile di vita. Fino a qualche mese fa chi avrebbe mai pensato che provare un abito in un negozio poteva essere un rischio? Praticamente nessuno e forse è proprio per questo che la "nuova realtà" odierna ci sconvolge così tanto. Le aziende fashion, però, stanno provano a fare il possibile per reinventarsi e stanno dando sempre più spazio all'e-commerce, anche se per il momento i frutti di questa rivoluzione ancora devono dare i loro frutti. Addirittura anche i brand di make-up hanno trovato il modo per favorire le vendite online, ovvero sviluppando sistemi di realtà virtuale per simulare una prova di trucco attraverso una semplice app. Quando si ritornerà davvero alla normalità? Per il momento si dovrà ancora aspettare. Fino a quando non ci sarà un vaccino contro il Coronavirus, probabilmente il mondo non sarà più lo stesso di prima.

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