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Il trucco virtuale dopo il Covid: prove make up in realtà aumentata e in negozio addio tester

La realtà aumentata entra nel mondo beauty per garantire un’esperienza d’acquisto unica nel suo genere. Dovendo rinunciare a tester e prove trucco dal vivo, molti e-commerce si sono dotati di applicazione che permettono una simulazione del make up, virtuale ma efficace, che ci permetterà di individuare anche da casa i prodotti che meglio si adattano al nostro incarnato.
A cura di Beatrice Barbato
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Che la moda e lo shopping siano profondamente cambiati con il Coronavirus è ormai noto. E se a certi aspetti ancora dobbiamo imparare ad abituarci, come non poter provare tutti i capi, a meno che non siano sanificati, o toccare gli abiti solo se muniti di guanti, è anche vero che nuove sfide ci attendono. L'ultima arriva dal mondo beauty e promette di cambiare le nostri abitudini d'acquisto. Si tratta del make up virtuale, un modo per provare online e attraverso webcam e fotocamera tutti i trucchi che desideriamo comprare. Grazie alla realtà aumentata, infatti, possiamo tranquillamente sostituire i test che, al momento, non è consigliabile utilizzare, nel rispetto delle varie norme igieniche.

La nuova frontiera del mondo beauty: il Virtual Try On

Quante volte in fase di acquisto on line abbiamo desiderato capire se quella tonalità di fondotinta o quel colore di rossetto potevano fare al caso nostro? Con il Virtual Try-On, la realtà aumentata proposta da alcuni brand, è finalmente possibile farlo anche da casa. Le nuove tecnologie permettono, infatti, di provare ombretti, rossetti, mascara, ma anche blush, illuminanti e fondotinta, sfruttando la webcam oppure caricando una nostra foto sulla piattaforma. In questo modo non dovremo scoprire solo una volta arrivato a casa, se quel trucco è in grado di rispettare l'armocromia del nostro volto.

Tutti i brand che offrono un'esperienza virtuale di makeup

Al momento sono numerosi i brand che hanno deciso di sperimentare questa nuova frontiera, abbracciando il Virtual Try-On. Lancome permette di provare tutte le sfumature del rossetto Absolu, ma aiuta anche a individuare la finitura che più fa al caso nostro, grazie a una vera e propria guida all'acquisto, con cui è possibile valutare da vicino le varie differenze tra una consistenza e l'altra. Mac Cosmetics offre l'opportunità di selezionare virtualmente sulla propria carnagione, oltre che rossetti e lucidi, anche gli ombretti. Tra le esperienze più complete ci sono quelle di l'Oreal Paris, Maybelline, NYX Professional e di YSL Beauty che offrono un Virtual Makeup per tutti i prodotti, dal fondotinta all'illuminante. Inoltre ciascuna delle varie piattaforme permette di valutare istantaneamente il prima e il dopo, una funzione che si può rivelare molto utile soprattutto se desideriamo confrontare la nostra carnagione con e senza una determinata tonalità di fondotinta. Insomma, se è vero che dovremo cambiare il nostro approccio allo shopping fisico, non è detto che quello virtuale non possa darci ugualmente gioia e soddisfazione.

Come cambia lo shopping nei negozi beauty

A essere cambiato è sicuramente lo shopping fisico nei negozi. Nonostante alcune accortezze già si seguissero prima per la prova dei prodotti e l'utilizzo dei tester, oggi l'approccio è cambiato. Gli ambienti devono essere costantemente sanificati, è necessario misurare la temperatura al di fuori del negozio e igienizzare le mani con gli appositi dispenser in dotazione. Ma a mutare è soprattutto la fase di prova. I tester in alcuni negozi sopravvivono, ma sono a uso esclusivo del personale, come accade ad esempio se si entra da Sephora: sono i responsabili a prendere i vari prodotti e a sanificarli ogni volta. Il cliente ha in dotazione dei bastoncini monouso sui quali viene applicato il prodotto che intende provare. Chi entra, poiché gli ingressi sono ridotti, ha modo di essere seguito durante tutta la fase d'acquisto. Le postazioni trucco restano al momento inutilizzate, a meno che l'assistente alla vendita non mostri su se stessa come applicare un determinato trucco. Da Kiko, invece, i tester non possono essere provati, ma restano in esposizione per essere guardati più da vicino. Da Wycon, invece, sono state intensificate le sanificazioni di prodotti in crema e in polvere con prodotti specifici, passaggio che prima del Covid avveniva tendenzialmente in chiusura. Resta comunque a discrezione del singolo brand, del negozio e soprattutto del cliente la scelta finale, ma in ogni caso è sempre consigliabile prestare attenzione e avere prudenza.

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