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Com’è cambiata la moda delle sopracciglia: dalla forma sottile al microblading

Come sono cambiate le sopracciglia negli ultimi 100 anni? La tendenza influisce anche sulla bellezza e le arcate sopracciliare sono passate dalle linee sottilissime degli anni Venti a quelle folte e ribelli degli anni Ottanta per finire ai giorni nostri con il boom del tatuaggio alle sopracciglia. Ecco come si è evoluta la moda delle sopracciglia nel corso degli anni.
A cura di Federica Ambrogio
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Quando pensiamo alle tendenze che cambiano ci concentriamo sulla moda, abbigliamento e accessori: in realtà le tendenze influenzano anche la bellezza, e nel corso dei decenni abbiamo visto cambiare anche make up, acconciature e…sopracciglia. L'arcata sopracciliare è uno dei punti fondamentali del nostro viso: incornicia lo sguardo mettendo in evidenza gli occhi, ma se parliamo di tendenze sopracciglia loro forma non è sempre stata quella che conosciamo adesso. Basta pensare che oggi siamo tutti alla ricerca della sopracciglia folta e naturale alla Cara Delevingne e chi non riesce a ottenerla ricorre al tatuaggio alle sopracciglia o al microblading sono passati solo una decina di anni da quando volevamo tutte le sopracciglia sottili e invisibili di Gwen Stefani e Christina Aguilera. Ma com'è cambiata la moda delle sopracciglia e come siamo passati dalle sopracciglia sottili degli anni '20 a quelle folte e ribelli dell'ultimo decennio, fino ad arrivare al microblading? Ecco l'evoluzione dell'arcata sopracciliare dai primi decenni del ‘900 ad oggi.

Anni Venti: sopracciglia sottili e spigolose

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Sono gli anni in cui il make up non è più solo correlato alle prostitute ma diventa un accessorio del cinema muto. In questi anni attrici come Clara Bow e Josephine Baker indossano sopracciglia sottilissime, spesso disegnate con i primi prodotti make up dedicati alle sopracciglia. La linea dell'arcata sopracciliare è spigolosa e spesso rivolta verso il basso, dando allo sguardo una connotazione triste e malinconica. Una forma che abbiamo visto ritornare nel corso dei decenni successivi, e che Rihanna ha persino sfoggiato qualche tempo fa sulla copertina di British Vogue.

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Anni Trenta: sopracciglia fini e rotonde

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Anche nel decennio successivo le sopracciglia rimangono fini e sottili, con la differenza che l'arco diventa più ampio e arrotondato. L'icona di bellezza dell'epoca fu Greta Garbo: l'arcata sopracciliare dell'attrice svedese venne completamente depilata da Max Factor, truccatore delle star ad Hollywood, che disegnò poi il celebre arco con la matita. Da quel momento in poi Greta e le sue sopracciglia divennero iconiche e copiate dalle donne degli anni Trenta.

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Anni Quaranta: sopracciglia naturali e linee morbide

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Negli anni Quaranta si abbandonano le linee sottili in favore di un'arcata sopracciliare più morbida e naturale, proprio come quella portata da Grace Kelly. Non parliamo ancora di sopracciglia folte e definite come quelle che arriveranno nel decennio successivo, ma di un'arcata più ribelle e meno artefatta, più sinuosa e armonica. Alcune celebrities come Rita Hayworth mantengono invece una linea più sottile aperta, con un accenno di ala di gabbiano che sarà la forma protagonista degli anni Cinquanta.

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Anni Cinquanta: sopracciglia ad ala di gabbiano

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A metà del secolo scorso le sopracciglia vivono un vero e proprio boom e diventano folte, definite e ad ala di gabbiano, proprio come le portavano Marilyn Monroe e Elizabeth Taylor. È l'epoca delle pin up, dove anche il trucco diventa più audace, con eye liner e labbra rosse in primo piano. Audrey Hepburn segue la tendenza, ma invece di scegliere una forma arcuata predilige un'arcata sopracciliare dritta e spessa: difficilissima da portare, ma estremamente bella sul suo viso, tanto da diventare un'icona di bellezza.

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Anni Sessanta: sopracciglia arcuate e definite con il trucco

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Negli anni Sessanta si assiste a un doppio cambiamento: da un lato c'è un ritorno alle sopracciglia sottili ed arcuate, come le portava per esempio Twiggy, icona del decennio. Dall'altro invece ci sono le sopracciglia disegnate con il make up, perfette, definite e tondeggianti come quelle indossate da Sophia Loren, ma tavolta anche più scure e intense, in contrasto con il colore dei capelli: è il caso per esempio delle sopracciglia sfoggiate da Anita Ekberg in uno dei film che hanno segnato gli anni Sessanta, "La dolce vita".

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Anni Settanta: sopracciglia ribelli

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Negli anni della contestazione anche le sopracciglia diventano ribelli, risentendo dello spirito libertino dell'epoca. L'arcata sopracciliare è folta e lasciata spesso incolta, a tratti persino fin troppo. Non c'è più un'attenzione maniacale al pelo fuori posto ma al contrario un'esaltazione della naturalezza estrema, come le sopracciglia nature portate da Meryl Streep, Farrah Fawcett o Ali MacGraw. C'è però chi va controcorrente e assottiglia le sopracciglia, o addirittura le eliminava del tutto: è il caso per esempio di Mina, che negli anni '70 appariva totalmente priva delle sue sopracciglia, pare depilate la prima volta per gioco e diletto. La cantante ha poi mantenuto questo look, concentrando l'attenzione sul trucco occhi.

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Anni Ottanta: sopracciglia spettinate

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Il decennio più audace ed estroso. I trucco diventa importante, metallico e fluo, i capelli sono cotonati o cortissimi, e le sopracciglia sono spettinate e spesso lasciate incolte: le arcate sopracciliari sono folte e scure, come quella di Madonna. È il periodo in cui l'arcata sopracciliare perde spesso la sua forma, che fosse ad ala di gabbiano come Marilyn oppure arcuata come Twiggy. Un'estremizzazione della naturalezza che valorizzava però ben pochi volti.

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Anni Novanta: il ritorno alle sopracciglia sottili

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Negli anni Novanta spopolano le super model e il mondo femminile comincia a dare più importanza alle sopracciglia, ma nel modo sbagliato. La bellezza inizia nuovamente a fare retromarcia verso le tendenze degli anni Sessanta: dopo trent'anni si torna ad avere sopracciglia sottili e fini con arcate minimal. Sono questi gli anni che hanno dove lo spinzettamento eccessivo per copiare i look di Kate Moss, Drew Barrymore e Pamela Anderson causa più "disastri" dando vita a un esercito di donne pentite che ai giorni nostri ricorre al microblading.

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Anni Duemila: sopracciglia invisibili

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Il decennio peggiore: non contente di aver visto le sopracciglia diventare sempre più sottili negli anni Novanta, negli anni Duemila assistiamo a un vero e proprio disastro. L'arcata sopracciliare diventa un filo sottilissimo, spesso senza una forma precisa, oppure con linee dritte o con un accenno di arco. Le icone dell'epoca spaziano da Christina Aguilera a Gwen Stefani, passando per Britney Spears. Anche in questo caso, le pentite dell'uso spregiudicato della pinzetta non sono poche.

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Anni Duemiladieci: sopracciglia naturali e folte

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Il decennio della svolta. Finalmente si prende coscienza che l'arcata sopracciliare non può essere standard per tutti i volti, perchè ogni viso richiede forme, spessori e proporzioni differenti. Dal 2010 le sopracciglia tornano ad essere folte, definite e curate: paladina della rivoluzione delle sopracciglia è stata Cara Delevingne, che ha promosso un'arcata sopracciliare nature e fintamente incolta. Ritorna anche il make up per le sopracciglia: dapprima con prodotti più marcati e intensi, mentre verso il finire del decennio (per fortuna) si scelgono tecniche più soft e meno "artificiali".

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L'era del tatuaggio

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Negli ultimi anni il tatuaggio alle sopracciglia è diventato sempre di più protagonista del mondo della bellezza: non solo per le pentite degli anni Novanta e Duemila che hanno esagerato con pinzette e cerette e si sono ritrovate senza peli, ma anche da chi, per natura, ha poche sopracciglia oppure un'arcata sopracciliare con qualche buco o asimmetrica. Le tecniche per definire le sopracciglia sono differenti e si va dalla dermopigmentazione classica al microbalding, fino all'ultima arrivata microshading. L'unica regola è affidarsi a un professionista per evitare spieacevoli incidenti che invece di valorizzare il viso, lo penalizzano.

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