Che fine fanno gli abiti di Elisabetta II: secondo l’etichetta la regina non può riciclare i look
La regina Elisabetta II ha segnato un'epoca con i suoi completi colorati e rock e, nonostante abbia raggiunto i 93 anni, continua a essere considerata una vera e propria icona di eleganza quando si parla di stile bon-ton. Sceglie sempre colori accesi e pastello, così da essere riconoscibile tra la folla, non cambia mai il modello di borsetta, ha una collezione variopinta di ombrelli trasparenti da abbinare all'outfit e osa con dei cappellini davvero originali. La sovrana non lascia mai nulla a caso e sceglie sia gli abiti che gli accessori in base al loro significato "simbolico". Insomma, ha creato uno stile tutto suo e non teme in alcun modo la concorrenza.
La cosa particolare è che, nonostante a corte ormai vada di moda il riciclo come dimostrano Kate e Meghan, lei non ha mai sfoggiato per due volte lo stesso tailleur in tutta la sua vita. Non si tratta di una semplice passione per il lusso, secondo l'etichetta reale, chi sta alla guida del paese non può indossare un outfit "usato" e il motivo è molto semplice: gli ospiti potrebbero considerarla una mancanza di attenzione e di rispetto nei loro confronti. Anche se la regina ha un intero piano di Buckingham Palace che utilizza come armadio, viene naturale chiedersi che fine abbiano fatto tutti gli abiti che ha indossato in oltre 90 anni. La risposta l'hanno data le giornaliste Zoe Burrell e Angela Mollard nel loro podcast “Royals”: Elisabetta regala i completi alla sua stilista e all'intero team di designer, che possono decidere a proprio piacimento se indossarli o venderli. In quest'ultimo caso, però, non possono pubblicizzarli come "vestiti indossati dalla sovrana", anzi devono eliminare ogni etichetta che possa collegarli a lei. Le uniche volte in cui la regina ha riciclato? Quando i suoi tailleur sono stati modificati dalle sarte di fiducia, diventando praticamente dei completi nuovi di zecca.